Foto di scena: L’estasi della lotta © LAC Lugano © Luca Del Pia - Milano, Teatro Fontana, 11 e 12 febbraio 2025
Foto di scena: L’estasi della lotta © LAC Lugano © Luca Del Pia - Milano, Teatro Fontana, 11 e 12 febbraio 2025
Foto di scena: L’estasi della lotta © LAC Lugano © Luca Del Pia

11, 12 febbraio 2025

progetto di e con Carlotta Viscovo
drammaturgia Angela Demattè
supervisione dei movimenti  Alessandra Cristiani
dramaturg Alice Sinigaglia
lighting designer  Luigi Biondi
musiche e progetto sonoro Marco Mantovani
supervisione ai costumi Margherita Baldoni
installazione scenografica/scultorea Ettore Greco
assistente allo scultore Anna Velludo
video artist Ivonne Capece
archivio video biografico Lorenzo Ponte e Margherita Orsini
organizzazione Daniele Filosi

Una co-produzione
LAC Lugano Arte Cultura| TrentoSpettacoli | Elsinor Centro di Produzione Teatrale
con il sostegno di Qui e Ora Residenza Teatrale
Campsirago Residenza – Festival Il Giardino delle Esperidi

Scritto da Angela Dematté, L’estasi della lotta è un progetto molto intimo e personale di Carlotta Viscovo, attrice torinese per anni portavoce dei lavoratori e delle lavoratrici dello spettacolo, la cui vita risuona di quella della scultrice francese Camille Claudel. Due artiste che non sanno tenere insieme le cose: l’ambizione legata alla propria arte e l’ansia di verità e di giustizia. In scena c’è un corpo che si fa scultura e che dialoga con la scultura.
Dietro e insieme a questo, le parole e le immagini concrete e quotidiane, logiche e forti di una vita presente e passata, quella di Carlotta e delle sue lotte sindacali.
Un personaggio che attraversa Carlotta e Camille. Un personaggio che indaga qual è il rapporto tra corpo e protesta, tra la dimensione intima e il ruolo politico dell’artista, tra l’arte e il mercato, l’ambizione e l’autosabotaggio.
La parola come strumento di lotta non basta, occorre tornare al corpo, farlo vibrare nella sua potenza, per raggiungere l’estasi.

Lo spettacolo è parte della sezione ITACA. Occhio al futuro! la rassegna dedicata alle nuove drammaturgie teatrali creata per ripensare, ricostruire, ridefinire il teatro e le arti performative. 

Note sul progetto
Non so trovare le ragioni adeguate della mia compenetrazione con l’artista Camille Claudel. Abita in me dal 2004, da quando ho visto le sue opere a Parigi. Ho desiderato da allora raccontarla per toglierle il suo ruolo di vittima paranoica e amante abbandonata, rendendo onore alla sua opera. Appena cercavo di lavorarci, però, sentivo di perdere lucidità, ne soffrivo e non riuscivo a proseguire. Intanto mi restava dentro, mi accompagnava silente, mi contaminavo di lei.
Sono stata per quattro anni e mezzo coordinatrice nazionale della sezione attori della SLC CGIL (Sindacato Lavoratori della Comunicazione). Ho accettato questo incarico perché sentivo l’esigenza di fare qualcosa in difesa del mio lavoro, esponendomi pubblicamente. La conseguenza concreta è stata la sensazione di esclusione, isolamento, persecuzione. La scelta di prestare il mio nome a quel ruolo mi ha identificata completamente con esso, facendomi sentire ingabbiata in qualcosa di ossessivo da cui mi sembrava impossibile liberarmi. Lorenzo Ponte e Margherita Orsini, due giovani registi, hanno raccolto ore ed ore della mia vita quotidiana, nei momenti in cui stavo abbandonando il mio ruolo di coordinatrice del sindacato. Questo è tutto il materiale da cui siamo partite, Angela ed io.
Sentivamo dei rimandi, tra la mia vita e quella di Claudel. Indagando quelle riprese, tentando di sovrapporle alla scultura, ai luoghi della vita di Camille, al corpo mio che vibra e tenta di rinnovare un senso, abbiamo costruito la drammaturgia. Esploriamo il rapporto tra corpo e protesta, tra dimensione intima e ruolo politico dell’artista, tra arte e mercato, ambizione e autosabotaggio.
La strada formale sarà quella di fare in scena scultura del mio corpo. Insieme a questo, le parole e le immagini concrete, logiche e forti di una vita presente e passata, la mia e quella tumultuosa di lei, che si alternano nel video e nel testo.
Camille e Carlotta non sanno tenere insieme le cose: la loro espressione creativa, l’ambizione di emergere e l’ansia di giustizia, di verità.
L’errore è stato pensare fosse giusto separare la mia protesta dal palcoscenico, invece occorre mettere in Arte la protesta, incarnandola.
Carlotta Viscovo

EXTRAPALCO:
11 febbraio post-spettacolo

AL CUORE
Dialoghi-lampo
Su L’estasi della lotta. PROCESSO AL LAVORO
Talk post-spettacolo coordinato da Oliviero Ponte di Pino
Con Carlotta Viscovo, Angela Demattè e Ivonne Capece da godersi nel tempo di una birra.
12 febbraio 14.30-18.30

M*RDA
Buone pratiche per farla finita col lavoro teatrale
Tavolo odi orientamento pratico per giovani artisti dello spettacolo su contratto nazionale, tutele sindacali e stato dell’arte.
A cura di Associazione Teatrale Ateatro e Teatro Fontana

INFORMAZIONI:
Data e orario
Martedì-mercoledì ore 20.30

PREZZI:
Intero 22 €
Under30 15 €
Over 65 / Under 14 12 €
Convenzioni 20 €
Scuole di teatro 12 €
Prevendita e prenotazione 1 €
Info e prenotazioni
+39 0269015733 biglietteria@teatrofontana.it
www.vivaticket.com

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