Si sono appena conclusi gli undicesimi mondiali di nuoto in vasca corta ad Istanbul, in Turchia (12-16 Dicembre 2012), e la spedizione azzurra se ne ritorna a casa con un trionfante bottino di quattro medaglie, di cui ben due d’oro, dopo la terribile debacle dei giochi Olimpici di Londra. La straordinaria prova degli atleti di casa nostra risalta ancor di più se consideriamo che mai abbiamo ottenuto l’oro in questa manifestazione nelle prove individuali, quando in Turchia ne sono arrivate ben due. Merito del ranista Fabio Scozzoli, vincitore nella prova sui 100 m, e della bravissima Ilaria Bianchi, ormai non più solo un talento acerbo, nei 100 m a farfalla. Qualcuno potrà obiettare che ad Istanbul ci sono state defezioni di atleti importanti, non ultima quella di Michael Phelphs (ritiratosi dall’attività in via definitiva, Ndr). Ma vincere non è mai facile, basta considerare che ai precedenti mondiali in Dubai del 2010 portammo a casa un misero bottino di sole due medaglie, un argento con Scozzoli e solo un bronzo con l’allora (quasi) imbattibile Pellegrini; per non parlare delle zero medaglie dei Giochi di Londra. In Turchia, oltre ai due storici ori di Scozzoli e della Bianchi, abbiamo centrato anche due argenti, rispettivamente con la staffetta maschile 4 per 100 sl (Magnini, Dotto, Orsi e Santucci) e il fondista Gregorio Paltrinieri nei 1500 sl. Loss of sleep called insomnia because of the involvement of the viagra prices brain. Men, who viagra online buy are unable to attain sufficient erection to satisfy your female in bed. Smoking should be avoided while trying to cialis best buy conceive. The levitra generic early diagnosis of childhood hearing loss can either be congenital or acquired. Medaglie che peraltro avrebbero potuto essere anche di più, se lo stesso Scozzoli non fosse stato stoppato dall’influenza prima della gara sui 50 m rana, e se la Pellegrini, oltre alle staffette, avesse partecipato pure alle gare individuali. Per non parlare della medaglia “di legno” di Dotto, che ha mancato il podio per soli tre centesimi e il secondo posto per soli quattro.
Ma al di la delle medaglie – per usare le parole del dt Cesare Butini – “il bilancio è molto positivo anche perché i giovani hanno continuato a crescere” (fonte: “Il Sole 24 ore”). Basti considerare l’età dell’emiliana Bianchi, solo 22 anni, e ancor di più dell’altro emiliano Paltrinieri, classe 1994. Più una serie di volti nuovi e di potenziali campioni, dalla farfallista Silvia Di Pietro al diciassettenne Andrea Mitchell D’Arrigo, di cui sentiremo ancora parlare. E cosa da non sottovalutare – racconta sempre Butini – “il gruppo ha dimostrato di essere unito e solidale”.
E visti gli intrighi da soap opera sviluppatisi ai recenti Giochi londinesi, non è certo cosa di poco conto.