Le Belle Bandiere hanno una caratteristica: quella di riprendere i classici nel loro testo tradizionale e riproporlo con qualche chiave di lettura contemporaneistica o dettata da originalità interpretativa. Nel caso de La Locandiera, il capolavoro goldoniano che l’anno prossimo compirà duecentosessant’anni anche se non li dimostra affatto, la novità consterebbe nell’uso di un italiano con inflessioni dialettali da parte del Marchese di Forlipopoli e il Conte d’Albafiorita, nell’utilizzo spregiudicato di alcune musiche, nel gioco di marionette e nella caratterizzazione di altri personaggi. Unico problema: la pièce non funziona.
L’ouverture musicale, oltre ad essere eccessivamente lunga, è troppo cupa per la commedia che intende presentare, così come Conte e Marchese sembrano fuori parte e quasi impacciati nel loro patois linguistico. Anche Elena Bucci, d’indubitabile bravura, qui appare troppo “asciutta” per il ruolo di una Mirandolina che dovrebbe sprizzare pori di carnevalesca allegria da ogni poro e soprattutto sensualità nei confronti del Cavaliere di Ripafratta. Anche se lo spettacolo sale di ritmo verso la fine della prima parte, nel gran finale perde di consistenza e appare gettato nell’archivio di vecchi copioni estinti come spazzatura da palcoscenico. A order prescription viagra professional healthcare provider may suggest you the best way to purchase steroids for people who live in countries with tough customs like Australia and New Zeland. It slowly aggravates as you grow older. https://unica-web.com/archive/costs2001.htm viagra online österreich ED patients usually get this sexual disorder due to the improper blood circulation in the penis. cialis viagra Our shop These coupons hold a validity of six days usually and helps the holder of the coupons unica-web.com cialis samples to receive various discounts on any purchase made. La stessa soluzione d’individuare nel Conte e nel Marchese due marionette, è irriconoscibile nella prima parte – il rumore del legno incrinato sembra più quello di una nave alla deriva, che non di burattini senza fili – per essere di colpo esasperato nella gestualità nel corso della seconda parte. Uniche note positive, il personaggio di Fabrizio, che appare più convincente della stessa Mirandolina, e delle due attrici/finte dame, caratterizzate come fumetti e comunque perfettamente in parte. Ma del resto, si sa, anche un orologio fermo come questo spettacolo segna due volte al giorno l’ora esatta.
Niente a che vedere dunque con il super premiato Smanie per la villeggiatura, coerente disegno interpretativo per ritmo, ironia ed attualizzazione dei contenuti. In pratica, tutto da rivedere per La Locandiera, e trattandosi di una compagnia di questo calibro, risulta al momento una vera aspettativa mancata.
Giudizio: *
CTB – Teatro Stabile di Brescia
LE BELLE BANDIERE
Un progetto di Elena Bucci e Marco Sgrosso
La Locandiera di Carlo Goldoni
Con Elena Bucci, Marco Sgrosso, Daniela Alfonso, Maurizio Cardillo, Gaetano Coltella, Nicoletta Fabbri, Roberto Marinelli
Regia di Elena Bucci
Disegno luci: Maurizio Viani
Atore luci: Matteo Nanni
Suono: Raffaele Bassetti
Direttore di scena: Giovanni Macis
Costumi: Marta Benini
Parrucche: Denia Donati
Assistenti all’allestimento: Alessandro Sanmartin, Filippo Fagotto, Giovanna Randi
Organizzazione: Paola Batoli
Distribuzione: Emilio Vita per Argante
Milano, Teatro Carcano, Corso di Porta Romana 63
Dal 24 febbraio al 7 marzo 2010