Con questo titolo si è aperto il bellissimo e applauditissimo concerto della stagione all’Auditorium Giuseppe Verdi di Milano, con l’Orchestra laVerdi e il trombone solista Giuliano Rizzotto. A dirigere JosepVicent
Il titolo di questo concerto già introduce alla magia della musica che verrà.
Tutti e tre i pezzi musicali che verranno suonati trasporteranno infatti -quasi in un percorso iniziatico- dall’ombra alla luce; e mai come adesso non ci sarà bisogno di parole.
Basterà lasciarsi condurre dalle note, in un crescendo continuo fino al trionfo luminoso.
In apertura, Una notte sul Monte Calvo di Modest Petrovič Musorgskij (orchestrazione Rimskij – Korsakov), opera della quale esistono cinque versioni.
Tutto nacque dall’intenzione del compositore di elaborare un’opera in tre atti tratta dal racconto “La notte di San Giovanni” di Gogol’, di cui peraltronon resta nulla. Ma c’era in lui anche il desiderio di volgersi al tema del soprannaturale, con un dramma dal titolo “Ved’ma” (la Strega)…ma anche di questo non rimane nulla.
Dopo molti tentativi e prove, si arriva alla versione orchestrata da Rimskij – Korsakov, nella forma di “fantasia per orchestra”. Ed eccola qui, con suoni terrificanti, apparizione degli spiriti, sabba di streghe, voci ultraterrene…
Siamo nel mondo delle tenebre, con suoni che paiono clamori; fino al dolce suono della campana di una chiesa, che riporta serenità e pace.
Nel Concerto per trombone e Orchestra di Michael Nyman, ancora stridore di suoni che paiono rumori: si tratta della cosidetta rough music, ovverossia una forte cacofonia, usata dalla charivari (corteo sonoro attorno a un cittadino colpevole, col fine di umiliarlo).
Questa pratica fu in voga sin dal Medioevo fino all’Ottocento in molti Paesi europei.
Qui la parte del reietto, che cerca di sopravvivere, fino ad emergere, la fa il trombone solista, contrapposto all’insieme dell’orchestra. Ed è tutta una successione di frenetico ritmo, un autentico frastuono, che sale, che sale; ma al culmine risuonano le note della “Marcia per il funerale della regina Maria” di Purcell; citazione che ha la funzione di ristabilire la pace.
Infine è riprodotto il ritmo di un coro da stadio, che risale al 1994-95.
E dà nuovamente voce al trombone.
L’Uccello di fuoco (Suite) di Igor’ Stravinskij chiudecon la sua aura fiabesca la serata.
Questo animale mitologico è presente nel folklore slavo e nelle fiabe russe; è simbolo del bene e del regno magico.
In quest’opera gli si contrappongono, come appartenenti al regno terrestre, il principe Ivan e le principesse rapite.
Se il khorovod (tema di ballo popolare russo) è riservato agli esseri mortali, vi si contrappone il dispiegarsi degli armonici degli archi, con ritmi via via più accellerati, per gli esseri soprannaturali.
La direzione di Josep Vicent risulta straordinariamente empatica: più che dirigere, pare che suoni.
Trionfo anche per Giuliano Rizzotto, primo trombone solista dell’ Orchestra laVerdi.
AUDITORIUM di MILANO, LARGO MAHLER
STAGIONE SINFONICA 2019 -2020
Programma n.6
Dall’ombra alla luce
MUSORGSKIJ: “Una notte sul Monte Calvo”
NYMAN: “Concerto per trombone e orchestra”
STRAVINSKIJ: “Uccello di Fuoco” Suite (versione 1945)
ORCHESTRA SINFONICA di MILANO GIUSEPPE VERDI
GIULIANO RIZZOTTO: Trombone
JOSEP VICENT: Direttore
Giovedì 7 novembre, venerdì 8 novembre e domenica 10 novembre 2019
www.laverdi.org