Foto: Plaza Santa Ana, Gran Canaria
Foto: Plaza Santa Ana, Gran Canaria
Foto: Plaza Santa Ana, Gran Canaria

Le otto isole spagnole sono un crogiuolo di stili e culture. Le dominazioni passate, il continuo passaggio di persone per traffici commerciali e le emigrazioni dall’Europa alle Americhe hanno reso questi territori un tesoro architettonico

Il panorama urbano delle Canarie iniziò a delinearsi nel XV secolo, sotto la Corona di Castiglia, quando l’arcipelago divenne parte del territorio spagnolo. Nacque così un nuovo stile che si sovrappose alle costruzioni delle popolazioni aborigene. Da quel momento, il continuo approdo sulle isole di persone di diversa provenienza generò una serie di influenze castigliane, fiamminghe, portoghesi e arabe. Queste influenze divennero visibili nel mondo dell’architettura e dell’arte, lasciando un’impronta sugli edifici religiosi, civili e militari, influenze che poi furono esportate anche oltreoceano.

Primi stili architettonici di origine spagnola
Alcuni edifici sono ancora testimoni di quel tempo. La Casa del Corregidor a La Laguna (Tenerife), simbolo del potere politico, fu completata nel 1545. Di quell’antica costruzione rimane la facciata in pietra rossa che rappresenta il più antico esempio di arte “plateresca”, lo stile artistico fiorito nelle regioni spagnole tra il XV e nel XVI secolo. Lo stesso vale per la Casa Regental, uno degli edifici nobiliari in Plaza de Santa Ana a Las Palmas de Gran Canaria, destinata a residenza dei presidenti dell’Audiencia de Canarias risalente all’istituzione di questa corte nel XVI secolo. Cadde vittima di un incendio nel 1842 e oggi mostra una sovrapposizione di stili diversi. La Casa de Colón a Las Palmas, costruita nel XV secolo, è stata restaurata più volte. La sua facciata principale è in stile gotico.
Dal punto di vista religioso, la Cattedrale di Santa Ana, sempre a Las Palmas de Gran Canaria, costruita per ordine dei Re Cattolici nel 1487, dopo la conquista dell’isola, è attualmente considerata il monumento più importante dell’architettura delle Canarie. Combina stili distinti come il tardo gotico dei suoi interni e il neoclassico della sua facciata. Degne di nota sono anche la chiesa parrocchiale di Nuestra Señora de la Concepción a La Laguna e la Chiesa di La Concepción a Santa Cruz de Tenerife, entrambe della fine del XV secolo, costruite in pietra e coronate da un campanile in stile toscano, due chiari esempi di architettura religiosa antica, così come l’eremo di San Telmo a Puerto de la Cruz,  uno dei templi più antichi di Tenerife, costruito dalla comunità di pescatori locali e risalente al XVI secolo.

Torri, castelli e abitazioni tipiche
Il rinnovamento urbanistico e architettonico che ebbe luogo nella seconda metà del XVI secolo a Santa Cruz de La Palma, l’unica isola a mantenere il privilegio di commerciare con le Indie, portò alla costruzione di importanti edifici civili. D’altra parte, la facciata principale della chiesa di San Juan Bautista a Telde (Gran Canaria), costituisce la manifestazione più significativa della simbiosi tra il gotico e lo stile arabeggiante, il mudéjar.
Dal punto di vista militare, spicca la cosiddetta Torre del Conde nella Villa de San Sebastián, sull’isola di La Gomera. È l’unica torre medievale conservata nell’arcipelago e fu ordinata tra il 1447 e il 1450. Si tratta di una fortificazione militare in stile gotico, con pianta quadrata e forma prismatica. Il Castillo de La Luz è uno dei monumenti più emblematici di Las Palmas de Gran Canaria. Fu costruito nel XV secolo in pietra bugnata e ha una forma pentagonale. Oggi ospita il Museo di Storia della città. D’altra parte, la torretta difensiva di San Juan Bautista, chiamata anche Castello Nero, costruita in pietra basaltica, era il secondo edificio militare costiero più importante nella difesa di Santa Cruz de Tenerife. La sua costruzione risale al 1644 ed è il castello meglio conservato dell’isola.
Allo stesso modo, nell’architettura privata del XVI secolo si passa delle costruzioni solenni situate in luoghi privilegiati dei centri urbani, con stemmi nobiliari inseriti nelle loro facciate, alle abitazioni popolari delle Canarie, costituite da un unico piano, semplici e funzionali, caratterizzate da pareti bianche, legni marroni, pietre grigie o gialle e tetti rosso scuro.
In generale, questo è il panorama dell’architettura canaria del XVI secolo che persistette fino alla seconda metà del XVIII secolo, solo leggermente alterato con l’introduzione di soluzioni spaziali innovative di tipo barocco. È il caso del Palacio de Nava a La Laguna, che combina elementi barocchi, neoclassici e manieristi.

L’influsso del Modernismo nel panorama delle Canarie
Due fattori hanno influenzato in maniera decisiva l’architettura contemporanea: lo sviluppo della borghesia (fine Ottocento) e il turismo. Si può dire che sia iniziato nel corso del XIX secolo con il progressivo passaggio al Neoclassicismo. Gli edifici furono principalmente di natura religiosa, come nel caso della Cattedrale di Las Palmas o della Chiesa di Santiago de Los Caballeros de Gáldar a Gran Canaria. All’interno di una linea classica influenzata da elementi romantici, furono costruiti edifici civili, come il Teatro Guimerá o la Casa dei Marchesi di Arucas a Las Palmas.
Dal 1903, il Modernismo appare alle Canarie. Esempi di questo stile sono edifici come il Gabinete Literario a Las Palmas, il Teatro Leal a La Laguna, le ex fabbriche di tabacco La Lucha e El Águila a Santa Cruz de Tenerife, dell’architetto di questo movimento.
Sebbene si sia manifestato negli anni ’20 come segno di avanguardia, il razionalismo iniziò a prevalere nelle isole verso il 1931 come movimento che sosteneva la funzionalità. Tra gli edifici più rappresentativi ci sono il Consiglio Insulare e la Casa dei Bambini a Las Palmas de Gran Canaria, o l’Hogar Escuela a Santa Cruz de Tenerife.
Dopo la guerra civile spagnola, emerge un’architettura che tenta di riaffermare l’ideologia trionfalistica del nuovo regime. Si tratta di edifici di grandi dimensioni che denotano potere e ostentazione. Chiari esempi di questa tendenza si trovano negli edifici dell’Università di La Laguna, del Consiglio Insulare di Tenerife e del Governo Civile, oltre che nella Basilica di Nostra Signora della Candelaria.

I grandi architetti contemporanei
Negli anni ’50, l’arrivo del turismo ha portato profondi cambiamenti nell’architettura, che si sono intensificati negli anni ’60, dando vita a un nuovo stile la cui base e fondamento sono l’applicazione di nuovi elementi tecnici e funzionali. In questo capitolo, l’artista di Lanzarote César Manrique si distingue con opere come El Mirador del Río e Los Jameos del Agua, sull’isola dei vulcani, o il complesso Martiánez a Puerto de la Cruz, Tenerife.
I punti di riferimento dell’architettura più recente non sono legati ai movimenti ma ai nomi di grandi architetti, creatori di edifici emblematici.
L’Auditorio Alfredo Kraus di Las Palmas de Gran Canaria, progettato da Óscar Tusquets, è una delle costruzioni più singolari e rappresentative. Si tratta di un edificio colorato e monumentale, costruito su una base di roccia vulcanica.
L’architetto Santiago Calatrava ha progettato l’Auditorio de Tenerife Adán Martín, un edificio composto da piattaforme successive da cui spicca il grande volume curvo della Sala Sinfonica, il tutto avvolto dall’imponente ala a sbalzo sospesa a circa 50 metri di altezza. Lo stesso architetto ha progettato il Centro del Commercio Internazionale e dei Congressi di Tenerife, che si distingue per il suo audace design in acciaio e vetro.
Sempre a Santa Cruz de Tenerife si trova il Tenerife Espacio de las Artes (TEA), un complesso architettonico progettato dallo studio di architettura Herzog & de Meuron, concepito come un edificio che combina modernità e funzionalità con l’uso del vetro e del cemento.
Il Magma Arte & Congresos, situato nel comune di Adeje e progettato dall’architetto Fernando Menis, ricorda le formazioni vulcaniche dell’isola. Questo centro è un capolavoro dell’architettura contemporanea e funge da spazio per un gran numero di attività culturali e mostre.

 

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