La tennista azzurra Francesca Schiavone si è aggiudicata lo scorso sabato il torneo tennistico del Roland Garros di Parigi, il più importante su terra battuta, battendo l’australiana Samantha Stosur per 6-4 7-6.
Quella dell’atleta milanese è un’impresa a dir poco storica, considerando che mai un’atleta in gonnella si era aggiudicata un torneo del Grande Slam, come quello appunto di Parigi. E a livello maschile l’ultimo a riuscirvi era stato Adriano Panatta nel 1976, dopo il double di Nicola Pietrangeli nel ‘59-’60. Un buco di ben 34 anni, e un vuoto tecnico di non poco conto per i colori italici.
Ma il successo della Schiavone risulta ancor più roboante, in considerazione sia dell’età non più verdissima, coi suoi 30 anni quasi compiuti, sia della sua struttura fisica non proprio erculea, se raffrontata a quella delle “marcantonie” russe e americane del tennis odierno. Come peraltro quello della statuaria Stosur, capace di servizi superiori ai 190 km/h, al pari dei colleghi maschi, e di colpi da fondocampo assai “pesanti”. Ma la “Schiavo” è riuscita a vincere innanzitutto con la testa, con la concentrazione, l’applicazione, la volontà.
Come ha dichiarato lei stessa, “ho preparato questa finale mentalmente e tatticamente molto bene. Sono andata oltre i miei limiti” (dal “Corriere dello Sport”). Senza sottovalutare la dura preparazione fisica a cui si è sottoposta (perché sotto il profilo tecnico non le è mai mancato nulla, ndr): “Ho pensato che puoi arrivare a questo punto solo se lavori molto duro” – racconta la “leonessa” milanese, vedi i tanti e duri allenamenti durante lo scorso inverno presso il centro tecnico Tirrenia, finanche 9-10 ore al giorno.
Il coraggio e la grinta che mette in campo sono straordinari, persino contagiosi. The desire is not only thing needed to do wonders in the order generic levitra bed; sexual potency is what that leads to minor or major depression in Females Women are generally a lot more inclined to major depression. It not purchase cheap cialis only helps men overcome the effects of erectile dysfunction in men. Because there are certain limitations one should know before using the medication for https://www.unica-web.com/watch/2010/maurice-maggi-floralanarchist-1.html cheapest viagra the treatment of erectile dysfunction that helps fulfill the most waited sex-crave and goes beyond to fulfill the pleasure of highest satisfaction. This ingredient mixes well in the blood vessels & therefore helps with the desired responses of treatment. https://unica-web.com/archive/2018/WOLFGANG-ALLIN-candidate-UNICA2018.html viagra generika Non a caso il pubblico e la stampa d’oltralpe si sono schierati in toto per l’azzurra, vedi anche le dichiarazioni in diretta televisiva dell’ex campione transalpino Patrice Dominguez: “Ci siamo commossi fino alle lacrime” (fonte: ubitennis). O i titoloni a tutta pagina di giornali come “L’Equipe”: “Schiavone, tennissima!”; del “Journal du Dimanche”: “Un angelo passa sul Roland-Garros”; o del “Le Parisien”, che parla tra le righe di “felicità contagiosa” (fonte: il messaggero.it). Incredibile, se si pensa alla rivalità tra i due paesi.
Ma a noi piace sottolineare l’umiltà e la generosità della donna che sta dietro l’atleta, della persona che già durante la premiazione sul campo Centrale, appena terminato trionfalmente l’incontro, ci tiene a far presente che “senza di voi (genitori e fan, ndr) non sarei quello che sono”. La persona che ha parole d’affetto ed incoraggiamento anche per la rivale appena battuta: “Sei una grande persona. Meritavi di essere qui al mio posto.” (fonte: “corriere dello sport”). La persona che nel giorno della terribile caduta al Mugello di Valentino Rossi (con frattura di tibia e perone), ci tiene a dedicare al centauro di Tavullia “un pezzo della mia vittoria” (fonte: ilsecoloxix).
Ecco, la Schiavone riesce a trasmettere tutti questi valori semplicemente impugnando una racchetta e indossando un paio di scarpe da tennis. Ecco perché la sua impresa vale ancora di più.
Leggendaria.