Il capolavoro del più celebre drammaturgo francese in una produzione di Marche Teatro, Teatro dell’Elfo e Teatro Stabile di Napoli al Teatro Elfo Puccini di Milano fino a domenica 10 marzo
La scuola delle mogli è forse l’opera del Molière maturo più intensa, unitamente a Il Misantropo, un quadro rivelatore delle relazioni drammatiche tra generi in un contesto in cui la donna può essere sottoposta alla volontà di un padrino padrone, già tradito dalla prima consorte, e “allevata” da futura moglie in una gabbia dorata dove conduce un’esistenza completamente avulsa dalla vita reale.
Il personaggio di Arnolfo, interpretato dallo stesso regista Arturo Cirillo, è la maschera atipica del “cornuto” carnefice, ovvero di colui che, dopo aver subito un torto, è subito pronto alla ricomposizione della propria immagine a discapito di un’innocente figura come Agnese, qui impersonata con un’adeguata vis comica da Valentina Picello.
Il protagonista è un uomo cinico, crudele, che si fregia di un doppio nome per meglio nascondere il suo profilo di fagocitatore nei confronti della vittima Agnese, sordo ai consigli dell’amico Crisaldo (un magistrale Rosario Giglio, che copre anche il ruolo di servitore di Arnolfo), ma, quel che è peggio, insensibile e addirittura vendicativo nei confronti di Orazio (il bravissimo Giacomo Vigentini), figlio dell’altro suo amico Oronte, che si affida a lui come a un padre e gli confida il suo amore nei confronti della ragazza prigioniera. Una serie di situazioni paradossali, tra le quali una fuga fallita dei due giovani e il tentativo del dispotico aguzzino di sposare subito la ragazza, portano a svelare l’inganno di Arnolfo e il lieto compimento dell’unione tra Orazio e Agnese.
Uno spettacolo divertente, ricco di colpi di scena, che si avvale di una scenografia efficace, costituita da una casa ruotante costituita all’interno da una scala di ferro, la soffitta con la stanza/cella di Agnese e un giardino quale frontiera impenetrabile verso l’esterno, e un valido cast che vede oltre ai già citati anche la brillante presenza di Marta Pizzigallo nei panni della serva di casa. I validi costumi, contemporanei con richiami al barocco, ben accompagnano la riflessione sul presente della pièce. Il linguaggio e i comportamenti sottolineano la tragica ironia dell’autore, nella cornice di una società dove ancora oggi i destini dei più deboli sono dettati dagli abusi e le manipolazioni di potenziali orchi, spesso mitigati dalle tranquille mura domestiche e una complice ingenuità.
Giudizio: ***
Produzione MARCHE TEATRO, TEATRO DELL’ELFO, TEATRO STABILE DI NAPOLI
La scuola delle mogli di Molière
Traduzione di Cesare Garboli
Con Arturo Cirillo, Valentina Picello, Rosario Giglio, Marta Pizzigallo, Giacomo Vigentini
Regia di Arturo Cirillo
Scene: Dario Gessati
Costumi: Gianluca Falaschi
Luci: Camilla Piccioni
Musiche: Francesco De Melis
Milano, Teatro Elfo Puccini, Corso Buenos Aires 33
Dal 26 febbraio al 10 marzo 2019
www.elfo.org