Foto: Pablo Picasso, Ragazza in camicia, 1904-05, olio su tela, cm 72,7 x 60, Londra, Tate. Lascito di C. Frank Stoop, 1933, in esposizione al Palazzo dei Diamanti di Ferrara fino a domenica 19 luglio 2015 nella mostra La rosa di fuoco. La Barcellona di Picasso e Gaudí
Foto: Pablo Picasso, Ragazza in camicia, 1904-05, olio su tela, cm 72,7 x 60, Londra, Tate. Lascito di C. Frank Stoop, 1933, in esposizione al Palazzo dei Diamanti di Ferrara fino a domenica 19 luglio 2015 nella mostra La rosa di fuoco. La Barcellona di Picasso e Gaudí
Foto: Pablo Picasso, Ragazza in camicia, 1904-05, olio su tela, cm 72,7 x 60, Londra, Tate. Lascito di C. Frank Stoop, 1933

Sino al 19 luglio Palazzo dei Diamanti di Ferrara ospita La rosa di fuoco. La Barcellona di Picasso e Gaudí , una mostra curata da Tomàs Llorens e Boye Llorens ed organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e dalla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara. Un allestimento con cui la città estense rende omaggio al capoluogo catalano ed alla vivacità artistica che l’animava negli anni tra l’Esposizione Universale accolta nel 1888 ed il primo decennio del ‘900 (culminato nella cosiddetta “settimana tragica”, scenario di scontri tra classe operaia – affiancata da anarchici, comunisti e repubblicani – ed esercito).

“La rosa de foc”- questo era il nome in codice con cui la chiamavano gli anarchici alludendo proprio alle contraddizioni e tensioni che l’animavano dovute all’industrializzazione e al conseguenze acuirsi di squilibri sociali sempre più evidenti- viveva, nonostante tutto, quello stesso clima di euforia e desiderio di rinnovamento che investiva la vicina e tanto ispirante Parigi con la sua Art Nouveau.

Nella Barcellona modernista vissero ed operarono Gaudí, geniale architetto e designer Liberty (in mostra è possibile ammirare un modello realizzato per la Colònia Güell con l’utilizzo non del disegno ma dell’estrosa tecnica delle catenelle e dello specchio), un giovanissimo e promettente Picasso, ed altri abili artisti quali Lluìs Masriera, Julio González , Miquel Blay, Ramon Casas, Santiago Rusiñol, Joaquim Mir, Hermen Anglada Camarasa, Isidre Nonell, celebrati in questo percorso espositivo attraverso quadri, sculture, gioielli, fotografie e cartelloni pubblicitari.

13 le opere presenti di Picasso selezionate dai curatori, tra cui spiccano l’autoritratto a carboncino su carta eseguito nel celebre caffè El Quatre Gats – raduno dell’epoca di intellettuali e creativi- i quadri d’influenza Toulouse-Lautrechiana Donna a teatro e Ritratto di Gustave Coquiot, e quelli appartenenti al “periodo blu”, uno tra tutti La ragazza in camicia di una straordinaria bellezza rarefatta ed interiorizzata.

Tra i 123 lavori esposti ricordiamo gli smaterializzanti dipinti di Anglada Camarasa (Il pavone bianco e La dama con il marabù) in cui la figura femminile emerge da nuvole evanescenti in un affascinante lirismo impressionista, i ritratti del tempo di Casas (delizioso la ragazza alla moda sfinita sul divano verde Dopo il ballo ed intenso quello ispirato ad un fatto di cronaca dal titolo La garrota raffigurante l’esecuzione dell’anarchico Salvador colpevole di aver buttato una bomba nella platea del teatro Liceu durante “Il Gugliemo Tell” di Rossini); inquietante la Morfinomane di Rusiñol immortalata sul letto stordita dagli oppiacei in voga negli ambienti dell’alta società del tempo, magiche le colorate vedute paesaggistiche di Mir con pennellate quasi anticipatrici dell’Astrattismo, dolenti le tele blu di Nonell e del già citato Picasso, raffiguranti i i diseredati del tempo ed attraversate da quel sentimento di pessimismo e disperazione presente anche nella poesia del contemporaneo Rilke.

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Visitare la mostra è un’occasione per calarsi ed approfondire l’atmosfera culturale della Barcellona di quel periodo così creativa ed irrequieta, pasionaria e visionaria, in fermento perpetuo e scoprire, perché no, artisti ed aspetti meno noti.

La rosa di fuoco. La Barcellona di Picasso e Gaudí
Ferrara, Palazzo dei Diamanti, Corso Ercole I d’Este 21
Dal 19 aprile al 19 luglio 2015
INFO: www.palazzodiamanti.it