Settore Musei Civici Bologna | Museo internazionale e biblioteca della musica
La musica che gira intorno
Esperienze d’ascolto, storie di musicisti e mondi musicali
24 marzo – 10 giugno 2023
Il Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna promuove una nuova rassegna dal titolo La musica che gira intorno. Esperienze d’ascolto, storie di musicisti e mondi musicali ideata per dare spazio ai migliori musicteller (© Federico Sacchi) attualmente in circolazione.
Ma chi è in realtà un narratore musicale?
E cosa fa di diverso da un normale conferenziere?
Per una classica “lezione musicale” sappiamo che bastano un microfono, uno schermo, due casse (possibilmente non ronzanti) e la conoscenza di un tema musicale.
Ma per trascorrere insieme un’ora e mezza ascoltando e parlando di musica in maniera coinvolgente e appassionante, bisogna essere in grado di accompagnare il pubblico in una dimensione diversa, dove competenza, divulgazione e selezione degli ascolti si fondono nella condivisione di un racconto e di un punto di vista particolare, “alto” e “altro” ma accessibile a tutti (anche a chi non ha un background musicale).
E questa è una vera e propria arte che in pochi – sia tra i musicisti che tra gli studiosi – conoscono e padroneggiano.
La rassegna prende il via venerdì 24 marzo con la prima delle quattro narrazioni alla scoperta del jazz curate da Stefano Zenni, docente di Storia del jazz e direttore artistico di Torino Jazz Festival.
Il venerdì successivo, 31 marzo, l’appuntamento è con Federico Sacchi, che si può considerare il vero e proprio inventore di questo genere. La vita e le parole di Martin Luther King saranno intrecciate con i brani e i dischi degli artisti che sono stati ispirati dal suo messaggio rivoluzionario.
Si prosegue con Legature, con cui prende il via la partnership con la Sala della Musica, il percorso espositivo permanente (ospitato negli spazi al secondo piano di Salaborsa) dedicato alla storia della popular music di Bologna dagli anni Quaranta a oggi.
Il racconto di Piero Mioli è incentrato invece sul genio di Maria Callas, la “divina” più “diabolica” della storia dell’opera a 100 anni dalla nascita, mentre Carlo Centemeri farà riscoprire l’esperienza entusiasmante dell’ascolto collettivo della musica su vinile.
Il mese di maggio sarà il momento di Copioni, il mini-ciclo ideato e condotto dal giornalista Francesco Locane su omaggi, citazioni e vere e proprie ruberie nel mondo della musica, e a seguire il focus dedicato ai nuovi sguardi su folklore e musica popolare, che vedrà protagonisti Nico Staiti e la storia della ricostruzione dei due clarinetti Buttafuoco della nostra collezione, e l’incredibile indagine performativa sulle usanze sonore nella cultura rurale romagnola da parte del sound researcher e percussionista Enrico Malatesta.
La rassegna si conclude a giugno con la presentazione del volume di Luca Ciammarughi, che indaga il rapporto tra musica classica e mondo queer e con l’esperimento “oltre i perimetri“ dei generi e degli stili musicali di Particolari Universali.
18 appuntamenti per un modo nuovo, immersivo, accessibile, spettacolare, coinvolgente di narrare e vivere la musica (o meglio – tutte – le musiche).
L’ingresso a tutti gli appuntamenti è gratuito fino a esaurimento posti disponibili.
PROGRAMMA:
Venerdì 24 marzo ore 18.00
Tra classica e jazz
La Rhapsody in Blue di George Gershwin
narrazione musicale con Stefano Zenni
Era il 12 febbraio 1924 quando la Rhapsody in Blue venne presentata a New York.
Da quel momento il capolavoro di Gershwin ha conquistato un pubblico sempre più vasto, imponendosi come una delle opere più popolari, influenti e imitate della musica contemporanea. Partendo dalla genesi dell’opera, viaggeremo nota per nota tra i ritmi, le melodie e le forme per ricomporre quell’affresco immortale che fonde la frenesia urbana con la malinconia blues.
Venerdì 31 marzo ore 18.00
Inspired by The King
La colonna sonora del sogno di Martin Luther King
esperienza d’ascolto con Federico Sacchi
in collaborazione con Fondazione Entroterre e Circolo dei Lettori di Torino
La vita e le parole di Martin Luther King Jr. sono state fonte di ispirazione per generazioni di musicisti. Ovviamente tutte le forme di Black Music sono rappresentate: dal gospel al blues, dal soul al funk, passando per il Jazz, il Reggae e l’Hip-Hop. Ci sono brani di folk, pop, country, beat, rock e easy listening. Sulla figura di King hanno scritto sinfonie, musical e suite orchestrali, addirittura canzoni di Dance, Techno, Punk ed Heavy Metal.
Brani più o meno noti che negli anni hanno contribuito a rendere il Dr. King un’icona pop, facendolo conoscere alle nuove generazioni e moltiplicando così in modo esponenziale la portata del suo messaggio. Perché la strada da percorrere per realizzare completamente quel sogno è ancora molto lunga…
Sabato 1° aprile ore 15.00 – Sala della musica (Sala Borsa, II piano)
Legature | It-a-ca
La letteratura nelle canzoni bolognesi
narrazione musicale con Riccardo Negrelli
I testi musicali sono una delle forme espressive della poesia, ormai universalmente riconosciuti nella loro profondità introspettiva, che esplora ogni ambito della condizione umana. Ma quali libri hanno suggerito canzoni e quali versi hanno guidato l’ispirazione musicale degli autori bolognesi? Omero, Ungaretti, Pasolini, Roversi sono solo alcuni riferimenti di cui parlerà Riccardo Negrelli nel primo incontro alla Sala della Musica, in un orizzonte dolce e burrascoso, istintivo e consapevole e potenzialmente infinito.
Sabato 1° aprile ore 17.30
Divina o Diabolica?
Maria Callas nel centenario della nascita
narrazione musicale con Piero Mioli
Greca nata a New York ma italiana di musicalità, Maria Anna Cecilia Sofia Kalogheropoulou – in arte Maria Callas – col suo canto ha segnato un’epoca: per una (scarsa) ventina d’anni ha eseguito tutti i repertori possibili, da Gluck a Wagner, dal soprano leggero al drammatico, dal Romanticismo di Bellini al Verismo di Giordano.
E come mai, a 100 anni dalla nascita, l’arte di Maria Callas gode ancora di una vastissima e crescente fortuna? Attraverso la vita, il repertorio, la colleganza (maschile e femminile), le registrazioni e la sua eredità andremo alla ricerca dell’essenzialità di Maria. Quella per cui è stata definita “divina” una cantante d’opera specialista di personaggi come la Medea di Euripide/Cherubini/Pasolini, ma anche Norma, Lucia, Violetta, Gioconda, Tosca, fino alla sua incredibile Sonnambula: svantaggiata da un colore di voce inadatto, è diventata e rimasta la migliore. Questi i pilastri della folgorante carriera, amata e odiata, così come quasi tutti i suoi personaggi: drammaticissimi, quasi borderline, “diabolici” appunto.
Mercoledì 5 aprile ore 18.00
Quel certo swing
Come e perché il jazz ci fa danzare e dondolare
narrazione musicale con Stefano Zenni
Il jazz fa ballare, battere i piedi, oscillare i corpi. I musicisti esprimono un peculiare modo di stare sul tempo e trattare il ritmo, e quando il ritmo funziona, siamo eccitati, rilassati e proviamo un piacere speciale.
Ma lo swing solleva molte domande: come funziona esattamente? Ha origine in altre culture e musiche? Ne esiste un solo tipo? E come si fraseggia il jazz?
Per fortuna Stefano Zenni ha le risposte a queste e molte altre domande, per cui mettetevi comodi per un viaggio rilassato tra stili musicali, antropologia e neuroscienze.
Mercoledì 19 aprile ore 18.00
Dischi volanti
Un secolo in vinile
esperienza d’ascolto con Carlo Centemeri
Carlo Centemeri smetterà per qualche giorno i suoi panni di “voce della musica classica” di Radio Marconi e, nel primo dei suoi due appuntamenti, ci porterà in giro per il Novecento tramite una serie di ascolti paralleli condotti rigorosamente da dischi in vinile: da Britten a Bob Dylan, da Schoenberg agli Inti Illimani, dai Dead Kennedys a Šostakovič per ripensare i momenti più salienti degli ultimi cento anni e nel contempo rivivere l’esperienza entusiasmante nell’ascolto collettivo della musica su vinile.
Sabato 22 aprile ore 15.00 – Sala della musica (Sala Borsa, II piano)
Legature | Il timbro
La nuova dimensione d’ascolto del ‘900
narrazione musicale con Riccardo Negrelli
Ha rivoluzionato il concetto di arrangiamento, contribuito a scavare il solco tra punk e new wave, fatto evolvere l’orchestrazione nell’immaginario etereo di un synth.
Ma il timbro è l’oggetto musicale più difficile da definire: plasmando il suono oltre l’altezza e la durata, permette ad una nota, melodia o accordo di offrire sfumature sempre nuove, determinanti per il messaggio, lo stile e l’interpretazione musicale.
E per questo è il parametro musicale che forse più ha contribuito all’evoluzione musicale del ‘900.
Venerdì 28 aprile ore 18.00
Dischi da museo
Alla scoperta della collezione discografica del Museo della Musica
esperienza d’ascolto con Carlo Centemeri
Il Museo della Musica ha una ricca ma misconosciuta collezione discografica. In attesa di terminarne l’inventariazione, abbiamo messo le oltre 7.500 lacche e vinili a disposizione di Carlo Centemeri, che ci guiderà all’ascolto delle incisioni originali di Stravinskij e Honegger che dirigono se stessi, di Chopin suonato da Cortot, del Parsifal di Furtwängler e ancora Toscanini con la New York Philarmonic Orchestra, il “giovanetto” (sic!) Yehudi Mehunin e Rachmaninov dal vivo, fino agli inediti master respighiani (con dedica alla moglie Elsa).
Venerdì 5 maggio ore 18.00
Il jazz e la guerra
L’incredibile storia dei V- Disc
narrazione musicale con Stefano Zenni
La seconda guerra mondiale ha segnato una profonda trasformazione del nostro tempo, e il jazz non ne è stato immune. Tutta una serie di forze storiche e sociali hanno plasmato i contenuti della musica: dagli scioperi discografici al razionamento di materie prime, dal reclutamento dei soldati/musicisti alla propaganda.
La storia dei V-Disc, che ha interessato soprattutto l’Europa, ne è la sintesi più affascinante e sorprendente e permette di ascoltare splendida musica in tempo di guerra.
Sabato 6 maggio ore 15.00 – Sala della musica (Sala Borsa, II piano)
Legature | La radio a Bologna
Breve storia delle radio libere
narrazione musicale con Riccardo Negrelli
Non tutti sanno che la radio libera ha emesso le prime frequenze in Italia il 23 novembre 1974, diffuse da una roulotte piazzata sul Colle dell’Osservanza.
Ma quasi subito la prima provocazione si trasforma in un laboratorio comunicativo fatto di microfoni, giradischi e mixer che dissolvono i confini, creano confronti, sperimentazioni e sogni. Tra i suoi protagonisti dietro le quinte ci sono tantissimi artisti, con storie inedite, a volte rocambolesche, ma assolutamente da riscoprire, per costruire una storia ampia ed eterogenea degli “intrecci di onde” degli anni 70.
Venerdì 19 maggio ore 18.00
Legature | Buttafuoco (?)
Come si “ricostruisce” la musica
esperienza d’ascolto con Nico Staiti
live Rosario Altadonna e Giuseppe Roberto (flauti pastorali e zampogne)
in collaborazione con La Soffitta
I nostri due doppi clarinetti (sinora denominati Buttafuoco e mai esposti) sono strumenti di difficile datazione apparentati ad altri strumenti bicalami attestati nelle tradizioni pastorali italiane.
Da poco ricostruiti dal costruttore di zampogne messinese Rosario Altadonna, saranno illustrati dall’etnomusicologo Nico Staiti e le loro sonorità verranno sperimentate dal vivo da parte dello stesso Altadonna e di Giuseppe Roberto, che eseguiranno anche repertori tradizionali per sordellina, zampogna a paro e doppi flauti.
Sabato 20 maggio ore 15.00 – Sala della musica (Sala Borsa, II piano)
Legature | Dal Museo alla Sala della Musica
narrazione musicale con Riccardo Negrelli
Quali sono le connessioni tra due riferimenti così importanti per la narrazione della musica in città? Quale continuità lega la popular music al proprio passato?
Una suggestiva passeggiata a partire dalla Sala della Musica in Sala Borsa fino al museo in strada Maggiore per indagare se è possibile tracciare un filo di continuità e dialogo attraverso il tempo tra due luoghi che raccontano diverse sfumature della storia musicale in città.
Sabato 20 maggio ore 17.30
Copioni #1
Omaggi, citazioni e vere e proprie ruberie nel mondo della musica “classica”
narrazione musicale con Francesco Locane
La storia della musica è colma di ricorrenze, assonanze e talvolta copiature vere e proprie. Più che indignarci nel cogliere i compositori con le mani nel sacco, cercheremo di considerare la musica come un flusso senza soluzioni di continuità tra periodi e stili anche lontanissimi tra loro. Nel primo appuntamento, grazie ad ascolti e proiezioni, passeremo dalla musica antica al ‘900, dalla sinfonia all’opera lirica, scoprendo alcuni lati poco noti di pagine più o meno famose di giganti come Mozart, Beethoven e Puccini.
Venerdì 26 maggio ore 18.00
E Sôna
Folklore, memoria e musica contemporanea
esperienza d’ascolto con Enrico Malatesta
in collaborazione con MET – Museo Etnografico degli Usi e Costumi della Gente di Romagna
E Sôna (“lui suona” in dialetto romagnolo) è il nuovo progetto performativo del percussionista e sound researcher Enrico Malatesta, che – utilizzando i linguaggi delle performing arts e della sperimentazione – cerca di restituire vitalità alla memoria popolare e al potenziale delle usanze sonore nel contesto contemporaneo.
La ricerca è basata sulla “Cavéja dagli anëll”, strumento/arnese sonoro a scuotimento, dotato di anelli di metallo intonati, utilizzato nel lavoro agricolo e in pratiche polifunzionali rituali, e sul brontide (in inglese skyquake), fenomeno acustico inspiegato, simile al rumore di una frana o di un’esplosione in cielo, di cui si è persa memoria.
Sabato 27 maggio ore 17.30
Copioni #2
Omaggi, citazioni e vere e proprie ruberie tra classica e pop
narrazione musicale con Francesco Locane
In questo secondo appuntamento il giornalista Francesco Locane si sposta sui rapporti tra musica colta e popolare, trovando nuovi collegamenti tra personaggi e lavori apparentemente distanti tra loro, passando dalla lirica al singolo da classifica.
Attraverso una selezione di brani e di immagini, tra ricorrenze, assonanze e talvolta copiature vere e proprie, si scoprirà il fil rouge che lega personaggi quali Muzio Clementi e Ivan Graziani, Giuseppe Verdi e Keith Emerson, Sting e Sergej Prokof’ev.
Mercoledì 31 maggio ore 18.00
Niger Mambo
Le molte Afriche del jazz
narrazione musicale con Stefano Zenni
Gli sguardi del jazz sull’Africa sono molteplici, e la presenza del jazz in Africa è un realtà complessa e multiforme. Dal continente immaginato a quello reale, dalle influenze transatlantiche in entrambi i sensi alle storie di esilio, dalle sperimentazioni alla tradizione, esistono molte Afriche legate al jazz.
L’ultima narrazione musicale di Stefano Zenni è un vero e proprio viaggio tra le due sponde dell’oceano che ci farà scoprire la varietà e la bellezza di queste musiche.
Sabato 3 giugno ore 17.30
Non tocchiamo questo tasto
Musica classica e mondo queer
narrazione musicale con Luca Ciammarughi (pianoforte)
in collaborazione con Various Voices 2023
Perché dovrebbero interessarmi i gusti sessuali di un compositore?
Ecco quale potrebbe essere la prima reazione di fronte a uno studio che affronta il tema LGBTQ dal punto di vista della musica classica.
Questo libro sfida decenni di divulgazione eteronormativa, getta una luce sugli aspetti censurati o edulcorati di compositori e compositrici, che oggi potremmo annoverare nell’ambito queer, secondo l’ipotesi critica che conoscerli più a fondo sia indispensabile per comprendere meglio la loro arte.
Dalle antiche tracce del periodo barocco al ‘900 “liberato” di John Cage e Leonard Bernstein, passando per le tempeste romantiche e i turbamenti fin de siècle: una appassionante galleria di personaggi, squarci di vita e atmosfere che, senza cedere al gossip, offrono al lettore prospettive inedite sulla storia culturale dell’Occidente e, al musicofilo, strumenti nuovi per un’esperienza di ascolto più consapevole.
Sabato 10 giugno ore 17.30
Legature | Particolari universali
Musica oltre i perimetri
esperienza d’ascolto con Riccardo Negrelli
live Valentina Mattarozzi (voce) Fabio Galliani (ocarina e flauti globulari) Gabriele Scopa (batteria)
La musica è un linguaggio universale oppure è specchio del tempo, delle culture, dei territori e delle contraddizioni umane, sfuggendo a qualsiasi definizione assoluta?
A cercare un’impossibile risposta ad un quesito tanto ancestrale quanto abusato, la narrazione condotta da Riccardo Negrelli, in cui i musicisti coinvolti, lontanissimi tra loro per estrazione, età, disciplina ed impegno artistico, daranno corpo ad un’esperienza d’ascolto unica: un labirinto performativo in cui esplorare le possibilità di contaminazione stilistica, linguistica, espressiva e produttiva tra blues, avanguardia e contemporanea.
Ingresso
gratuito fino a esaurimento posti disponibili
Prenotazioni
È possibile prenotare l’ingresso gratuito:
presso il bookshop del Museo della Musica nei giorni e orari di apertura
on line
Le prenotazioni sono valide fino all’orario di inizio dell’evento, gli ingressi non ritirati verranno messi nuovamente a disposizione del pubblico
Nel caso in cui non sia possibile partecipare, si richiede cortesemente di annullare la prenotazione:
direttamente online
scrivendo a questo indirizzo
telefonando al numero 051 2757711 nei giorni e orari di apertura.
Museo internazionale e biblioteca della musica
Strada Maggiore 34 | 40125 Bologna
Tel. +39 051 2757711
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Orari di apertura
martedì, mercoledì, giovedì h 11.00-13.30 / 14.30-18.30
venerdì h 10.00-13.30 / 14.30-19.00
sabato, domenica, festivi h 10.00-19.00
lunedì chiuso