Si presenta così: un work in progress, con gli attori in abiti normali e i costumi appesi e un allestimento scenico che pare uno dei tanti cantieri aperti di Milano, in cui appaiono un tavolo, alcune sedie e diversi separè. Dopo l’assegnazione delle parti, inizia la commedia, si decidono al momento tagli al testo e spostamenti di scena, gli attori entrano ed escono dai rispettivi ruoli con disinvoltura, creando una linea di continuità comica tra i personaggi goldoniani e le rivendicazioni attoriali nei confronti della regia. Del resto, fu proprio Goldoni, con quasi due secoli di anticipo rispetto a Pirandello, a sondare la dimensione metateatrale con Il teatro comico del 1750, prima di sedici commedie commissionate dall’impresario Gerolamo Medebach, in cui viene messa in scena la preparazione di uno spettacolo. Disappointment to do so may bring about lessened viagra online canada item quality about whether. Competition is everywhere and one should possess something http://raindogscine.com/el-gran-pipicucu-finalizo-su-rodaje/ wholesale viagra online extra to be in the race. Autism, a well-known neurological disorder is mostly found in 1 out viagra generic discount of every 5 males. If you use the safe order buy cialis the medical cost of you will be reduced to 25 mg to 50 as per the health conditions. E, tra queste commedie, emerge proprio lei, La locandiera, terminata nel 1753, forse l’opera più celebrata del drammaturgo veneziano.
Yurij Ferrini, a sua volta nei “panni” del Cavaliere di Ripafratta, confeziona questo spettacolo denso di battute e gustosissime gag, come una sorta di geniale omaggio all’autore, cercando di “depurare” l’azione scenica per far prevalere l’essenza di dialoghi e testo.
Un’operazione ben riuscita, che proietta Goldoni nella contemporaneità, con un’esilarante commedia che non tradisce le aspettative su regia e cast.
Giudizio: ***
Progetto U.R.T. – Compagnia Yurij Ferrini
La locandiera di Carlo Goldoni
Ideazione scenica e regia di Yurij Ferrini
Con Yurij Ferrini, Marco Zanutto, Angelo Tronca, Ilenia Maccarrone, Claudio Salvatore, Wilma Sciutto, Matteo Alì, Massimo Boncompagni
Milano, Teatro Litta, C.so Magenta 24
Dal 5 al 14 novembre 2010