Foto di scena: La gioia, Pippo Delbono, al Piccolo Teatro Strehler di Milano dal 4 al 9 giugno 2019
Foto di scena: La gioia, Pippo Delbono, al Piccolo Teatro Strehler di Milano dal 4 al 9 giugno 2019
Foto di scena: La gioia, Pippo Delbono © Luca Del Pia

Al Teatro Strehler di Milano Pippo Delbono e la sua Compagnia con un viaggio metaforico e poetico verso il raggiungimento della gioia

La gioia: un’emozione tra le più belle, un desiderio, uno stato d’animo che ci appaga e ci libera, che ci espande.
Ma dove è la gioia? E come la si trova?
Pippo Delbono prova a cercarla e parte e ci conduce in una personalissima ricerca che ha per traguardo finale l’incontro con essa.

Il suo, è un cammino di Santiago, fatto passo dopo passo; una costellazione di figure, immagini, movimenti di danza, musica, parole; ma, soprattutto, di colori.
Sono i colori del pianto, del dolore, della paura; e, infine, naturalmente, della gioia.
La sua partenza inizia dal punto dove forse tutti siamo: costretti in una sorta di lucida (o incosciente follia), dove ci attraversano la tristezza, l’inquietudine, l’ansia, l’esaltazione e sprazzi, forse, di felicità.

Ma la vita ci riserva anche l’esperienza della perdita. Delbono decide che, ora, questa volta, non parlerà di sua madre; ricorda, invece, con struggimento, Bobò, al secolo Vincenzo Cannavacciuolo, suo compagno di scena dal 1995, quell’omino stralunato, sordomuto e analfabeta, (come ci precisa lo stesso Delbono con affetto), che aveva “liberato”e portato con sé, dopo averlo incontrato nel manicomio di Aversa, dove sembrava attenderlo da sempre.

La voce registrata di Bobò si diffonde per la sala del teatro ed è commozione generale: è un susseguirsi di suoni inarticolati, che ci dicono lo sforzo e la volontà di esprimersi, diventando così un verso di poesia o un tentativo di canto primitivo, che ci prende alla gola.
Si muovono attorno alla parola narrante di Delbono personaggi figure, in abiti/costumi di gusto barocco – circense: simboli, estratti dal ricordo: onirici e surreali.

Sul palco del Teatro Strehler di Milano ci sono molti fiori.
In apertura, sopra una verde aiuola, crescono fiori, che un attore finge di inaffiare. (Si tratta della ricerca inesausta della gioia o della sua cura, affinchè non muoia?)
Il finale è un tripudio di fiori: è la fioritura, l’espansione, la brillantezza della gioia: la vittoria finale, il traguardo raggiunto.

Giudizio: ***


Produzione EMILIA ROMAGNA TEATRO FONDAZIONE
Coproduzione Théâtre de Liège, Le Manège Maubeuge – Scène Nationale

La gioia
Uno spettacolo di Pippo Delbono
Con Dolly Albertin, Gianluca Ballarè, Margherita Clemente, Pippo Delbono,
Ilaria Distante,  Simone Goggiano, Mario Intruglio, Nelson Lariccia, Gianni Parenti, Pepe Robledo, Zakria Safi, Grazia Spinella
e con la voce di Bobò

Composizioni floreali: Thierry Boutemy
Musiche: Pippo Delbono, Antoine Bataille, Nicola Toscano e autori vari
Luci: Orlando Bolognesi
Suono: Pietro  Tirella
Costumi: Elena Giampaoli
Elettricista: Alejandro Zamora
Capo macchinista e attrezzeria: Gianluca Bolla
Responsabile di produzione: Alessandra Vinanti
Organizzazione: Silvia Cassanelli
Direttore tecnico: Fabio Sajiz

Milano, Piccolo Teatro Strehler, Largo Greppi 1
Dal 4 al 9 giugno 2019
www.piccoloteatro.org