In scena fino a domenica 6 dicembre una satira sulla corruzione firmata da Natalino Balasso
Il potere è l’infestante dell’anima. Lo dice Jupiter Benetti, sfortunato antagonista politico di Toni Sartana; una frase che rappresenta la cifra di questa moderna piéce, scritta diretta e interpretata da Natalino Balasso, con Francesca Botti, Marta Dalla Via, Andrea Pennacchi e Stefano Scandaletti, tutti grandissimi interpreti che catturano l’attenzione del pubblico per oltre due ore, senza un attimo di tregua e senza sbavature.
La sete di potere fine a se stesso muove tutti i personaggi del testo, che Natalino Balasso, noto al grande pubblico per programmi comici televisivi trasmessi sulle principali reti nazionali, nonché autore, capocomico e attore di prosa, ha scritto come prima commedia di una trilogia sul tema delle contraddizioni e le corruzioni sociali, politiche ed economiche del Veneto.
La Cativissima (evidente eco alla Serenissima ) è una farsa che narra l’ascesa e il declino di Toni Sartana, ‘’personaggetto’’ politico veneto, sindaco di una località di fantasia, che per smania e desiderio di rivalsa personale, spinto dall’avidità della moglie Lea, novella Lady Macbeth, decide di diventare l’assessore ‘’ai schei’’ della regione Serenissima, perseguendo lo scopo con tutti i mezzi illegali possibili, assassinii inclusi. Si avvale dell’appoggio di un losco soggetto, il Bordin, noto nella zona come capo degli ultrà di una squadra sportiva di Rovigo, che con i suoi ‘’sgheri’’ (romeni professionisti della malavita) esegue crimini su commissione in cambio di cifre a cinque zeri.
In un turbine di scambi illeciti, sparatorie, ricatti, tradimenti di coppia e doppi giochi (tutti si vendono al miglior offerente senza esitazioni… l’anima non c’è…) Toni diventato assessore cade la vittima del suo stesso modo di agire e dell’incapacità sua e della moglie di accontentarsi.
L’argomento attualissimo è affrontato con sferzante ironia e con numerosissimi rimandi storici, culturali, di costume e malcostume, dalla marcia su Roma al Macbeth sino al recentissimo precursore cinematografico Cetto La Qualunque. I dialoghi magistralmente costruiti e intensamente recitati, in costante concitazione, come se rincorressero l’evolversi dei fatti, sono arricchiti di locuzioni dialettali che li rendono anco più vivi ed efficaci e comici, nonostante la situazione sia di per sé tragica.
Natalino Balasso con questa opera fa teatro di denuncia che con toni fortemente ironici ci mostra un mondo corrotto, nel quale siamo immersi e al quale nostro malgrado, siamo assuefatti.
Giudizio: ***1/2
Produzione TEATRO STABILE DEL VENETO – TEATRO NAZIONALE
La cativissima. Epopea di Toni Sartana di Natalino Balasso
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prima milanese
Con Natalino Balasso, Francesca Botti, Marta Dalla Via, Andrea Pennacchi
Silvia Piovan, Stefano Scandaletti
Regia di Natalino Balasso
Scene: Alberto Nonnato
Costumi: Lauretta Salvagnin
Luci: Paolo Pollo Rodighiero
Musiche originali de L’Orchestrina di Molto Agevole
Milano, Teatro Menotti, via Ciro Menotti 11
Dal 26 novembre al 6 dicembre 2015
www.teatromenotti.org