Foto di scena © Teatro Manzoni MilanoTratto dal romanzo di Avery Corman, questa pièce ripropone la storia vista nell’omonimo film del ’79 interpretato da Dustin Hoffman e Maryl Streep, in cui una donna frustrata abbandona marito e figlio per ritrovare sé stessa, salvo poi, una volta ristabiliti nuovi equilibri tra genitore e bambino, ritornare per avocare a sé la tutela del piccolo. Medesimo plot, ma si tratta quindi di un prodotto originale, parallelo e non derivato dal film, benché da quest’ultimo alcune suggestioni restino non tanto nella recitazione degli attori quanto nella percezione del pubblico. Lo spettacolo, rispetto alla pellicola, oltre a chiarire un po’ meglio il punto di vista femminile di Joanna, ha il pregio di scegliere da che parte stare, quella del padre abbandonato Ted. A meno che non si vada a teatro cercando il puro intrattenimento (ma non dovrebbe essere proprio questo il caso), a causa di una tematica piuttosto dolorosa e a quanto riferiscono le cronache mai sopita, l’impatto della rappresentazione è comunque forte, in particolare nelle scene cui appare il piccolo Billy Kramer. But ED icks.org buy cialis overnight is a simple problem which can be classified as either physical or psychological. It functions as find address viagra generika a blood vessel dilator which blocks DHT and likewise has anti-androgen properties effectively making this product so affective. It appears that these are likely involved in the potential levitra prescription online for individuals aged over 50 years of age. Also cost viagra do not make it a habit to have these pills. Un merito è l’avere evitato di pescare nello strappalacrime, che senza il necessario equilibrio un testo del genere avrebbe potuto indurre facilmente a fare in svariati passaggi. Un limite forse è quello di una scenografia nel suo complesso interessante, soprattutto nelle scene nel parco, con l’ausilio di un tendone, ma nell’insieme un po’ penalizzante nelle parti cosiddette in interno, a causa dell’eccessiva essenzialità.

Buona l’interpretazione di tutto il cast, originale per i due primi attori Daniele Pecci e Federica di Martino, che intelligentemente evitano la scorciatoia di rifarsi all’interpretazione rispettivamente di Hoffman e Streep. Aggiungiamo che la parte iniziale, quella che pone le premesse di tutta la narrazione, con l’insopportabile insoddisfazione della donna e la latitanza lavorativa del marito incapace di comprendere l’evidenza sino all’irreparabile, per quanto meno veloce del resto, permette di comprendere appieno il senso dell’insieme.

Giudizio:***

TEATRO E SOCIETÀ DIRETTA DA PIETRO MEZZASOMA presenta:

Kramer contro Kramer di Avery Corman

Tratto dal suo romanzo, traduzione di Masolino D’Amico

Con Daniele Pecci, Federica Di Martino, Fulvio Falzarano, Francesca Romana Succi, Raffaele Latagliata, Adriano Evangelisti, Francesco Borgese, Osvaldo Brigante, Tommaso Monaco

Regia di Patrick Rossi Gastaldi

Scene e costumi: Marta Crisolini Malatesta

Musiche originali: Patrizio Maria D’Artista

Milano, Teatro Manzoni, via Alessandro Manzoni 42

Fino al 4 novembre 2012

www.teatromanzoni.it