Un gatto nero attraversa la strada sotto ad una pioggia fitta, bidoni di metallo bruciano in uno spiazzo di una squallida periferia. Nel cuore della notte, un ragazzo bussa all’impazzata alla porta di un prefabbricato mentre un cane alla catena ringhia impazzito. Una donna gli apre svestita, brontolando qualcosa. Il ragazzo le urla contro di tutto e le dice di chiamargli il padre. Fumano, bevono birra, ognuno impreca contro l’altro mentre un divano più che malconcio fa loro da degna scenografia. Il ragazzo dice al padre di seguirlo fuori, nello spiazzo delle altre bidonville per parlare d’affari: ha un brutto debito, gli servono soldi, soldi che il padre non ha. Gli propone dunque di uccidere la madre e riscuotere la sua polizza sulla vita. Sleep: cheap online levitra Get a minimum of 7 hours of sleep every day. In case you happen to consume alcohol, drugs or cigarettes on a daily basis, then your chances of suffering from cute-n-tiny.com cialis generic mastercard a significant increase. It is important for safety aspect. http://cute-n-tiny.com/cute-animals/wombat-in-a-hat/ ordering viagra from india and how? Since it is erection-boosting medicine, therefore it helps men achieve robust and durable erections so that they can serve you for a long time. By not avoiding the guidance, you can enjoy http://cute-n-tiny.com/tag/rabbit-rabbit/page/2/ generic sildenafil viagra long-lasting pleasure of being in bed with your lovable partner. Per fare questo però nel migliore dei modi dovranno affidarsi ad un killer professionista. E’ così che si apre il nuovo film di Friedkin che risente dell’origine teatrale della sceneggiatura che dà valore aggiunto alla pellicola senza mai toglierle il ritmo. Un ritmo sincopato, continuo e che si mantiene tale sino al finale a sorpresa del film. Un noir folle, a volte divertente, assolutamente amorale, perverso, crudele, pieno di colpi di scena dove viene tratteggiata un’umanità disumana disperata, pronta a tutto per un pugno di dollari. Al centro di tanta brutalità c’è la famiglia e la giustizia. Una pellicola che ricorda un po’ il cinema dei Coen e che ipnotizza: Friedkin spinge lo spettatore sempre più in basso in un inferno morale e degradato che appesta come una brutta malattia dinanzi al quale non si può sottrarre. Il regista di Chicago bilancia perfettamente il ritratto psicologico dei personaggi con l’azione, dirigendo sapientemente gli attori con risultati notevoli. Cast veramente in stato di grazia.
Killer Joe di William Friedkin, commedia, 103’ ,USA 2011
Con Emile Hirsch, Juno Temple, Gina Gershon, Thomas Haden Church, Matthew McConaughey