A cura del Comitato per la Liberazione di Julian Assange
Il 20 e 21 febbraio si terrà presso l’Alta Corte del Regno Unito l’udienza finale sulla richiesta di estradizione di Julian Assange negli USA. Se estradato, il fondatore di WikiLeaks rischia una condanna a 175 anni di carcere per aver svelato i crimini di guerra commessi dagli Stati Uniti in Afghanistan e Iraq.
Per aver svolto il mestiere di giornalista ha già trascorso 7 anni da rifugiato politico e gli ultimi 5 da prigioniero a Belmarsh, conosciuta come la Guantanamo britannica, subendo una costante tortura psicofisica come riconosciuto da Nils Melzer, Relatore Speciale dell’ONU sulla tortura.
Lui che ha rivelato i crimini di guerra viene perseguitato, coloro che li hanno commessi sono a piede libero. Ricorda ciò che avviene in Palestina dove oltre 100 giornalisti sono stati uccisi dall’indisturbato governo israeliano nel massacro in atto a Gaza.
Lui che ha rivelato i crimini di guerra viene perseguitato, coloro che li hanno commessi sono a piede libero. Ricorda ciò che avviene in Palestina dove oltre 100 giornalisti sono stati uccisi dall’indisturbato governo israeliano nel massacro in atto a Gaza.
Colpire Assange non significa soltanto distruggere l’uomo, ma lanciare un messaggio intimidatorio a tutti coloro che fanno del vero giornalismo, libero ed indipendente, di cui ciascuno di noi ha un gran bisogno per comprendere la realtà che ci circonda. Per queste ragioni, in coordinamento con la campagna globale promossa dalla moglie Stella Assange, partecipiamo alla manifestazione del GIORNO X:
MARTEDì 20 FEBBRAIO DALLE ORE 17.00
DAVANTI AL CONSOLATO BRITANNICO
IN PIAZZA DEL LIBERTY A MILANO
È in corso la raccolta adesioni scrivendo alla email comitatoassange@libero.it
Punto e Linea Magazine aderisce all’iniziativa
Altri presidi presenti in Italia:
ROMA – Raduno davanti all’Ambasciata Britannica, dalle ore 17,00
NAPOLI – Raduno davanti al Consolato Usa, dalle ore 17,00
CATANIA: Raduno davanti alla Prefettura, dalle ore 17,00