In passato mi chiedevo come mai il linguaggio scientifico emergesse solo in parte nei miei testi. Poi maturando la mia esperienza umana e professionale, si evolveva anche la mia esperienza poetico linguistica. Lo scambio tra sapere medico – scientifico e la poesia si è fatto più intenso, si è fatto dialogo e ricerca di verità, conoscenza, sentimento, senso di stare al mondo. Margherita Rimi
Quale è la verità del nostro corpo, l’ultima possibile? Che distanza c’è fra di essa e la verità della nostra mente? Coincidono davvero senza inciampare mai? La poesia può essere il mezzo per colmare questa distanza: può inventare per tutti noi un’eternità oltre la finitezza cui siamo destinati, oltre la nostra imperfezione, e divenire la più alta forma di cura della nostra persona e della nostra vita. Un medico/scrittore alle prese con i suoi pazienti e un’artista si misurano con queste preziose domande in un fitto dialogo fra arte e parola, realtà e racconto, immagine e musica.
In passato mi chiedevo come mai il linguaggio scientifico emergesse solo in parte nei miei testi. Poi maturando la mia esperienza umana e professionale, si evolveva anche la mia esperienza poetico linguistica. Lo scambio tra sapere medico – scientifico e la poesia si è fatto più intenso, si è fatto dialogo e ricerca di verità, conoscenza, sentimento, senso di stare al mondo.
(Margherita Rimi)
INFO: www.pacta.org