Corrado d’Elia prosegue il percorso onirico già iniziato con Don Chisciotte, celebrando la vita e le opere dell’ultimo esponente del classicismo musicale viennese, nonché il primo vero compositore romantico della storia.
Nato nel 1770 a Bonn da famiglia di umili origini fiamminghe, Ludwig van Beethoven mostrò fin da bambino un virtuoso talento suonando con convinzione ed energia il clavicembalo, al punto da spingere il padre, un uomo rude e dedito all’alcol, ma anch’egli musicista al pari del nonno, a imporlo come virtuoso in un giro di concerti. Il suo primo maestro fu l’organista di corte Christian Gottlob Neefe, con il quale compose le sue prime suonatine, e successivamente, grazie al mecenatismo dell’arciduca Maximilian Franz d’Asburgo, iniziò ad approfondire gli studi musicali, al punto da recarsi a Vienna, dopo essere stato notato dal conte Ferdinand von Waldstein.
Il monologo Io, Ludwig Van Beethoven di D’Elia parte dall’infanzia del compositore, affronta i suoi primi grandi successi che lo portarono ad affermarsi, le prime difficoltà dovute soprattutto alla frivolezza della corte viennese e l’impatto con il “gusto” italiano, fino però all’esplosione, che lo consacrarono soprattutto in Prussia e in Inghilterra, con la Nona Sinfonia ispirata al poema An die Freude (Inno alla Gioia) di Schiller, eseguita per la prima volta il 7 maggio 1824 davanti a un pubblico in delirio, quando Beethoven era ormai praticamente sordo, tre anni prima della morte. Partendo dalla linea seguita già dalla Quinta Sinfonia, quest’opera vide per la prima volta la presenza del coro, per fondersi in un trionfo di voci e suoni. Una festosità paradisiaca sottolineata nello spettacolo di D’Elia dall’esplosione di una luce bianca, che sembra voler accendere lo spazio scenico allestito semplicemente con uno sgabello, pannelli alle pareti e alcuni pendenti. Un lavoro ben riuscito, che, oltre a invitare all’ascolto delle opere di Beethoven, rappresenta un altro importante tassello nella ricerca teatrale del suo ideatore.
Giudizio: ***
PRODUZIONE TEATRO LIBERO
Io, Ludwig van Beethoven
Progetto e regia di Corrado d’Elia
Con Corrado d’Elia
Assistente alla regia: Andrea Finizio
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Scene: Giovanna Angeli e Luca Ligato
Luci: Alessandro Tinelli
Fonica: Giulio Fassina
Costumi:Stefania Di Martino
Consulenza e scelte musicali:Andrea Finizio e Monica Serafini
Foto di scena: Angelo Redaelli
Si ringraziano Alessandro Sgamma, Viviana Carniti
Milano, Teatro Libero, via Savona 10
Dal 6 al 21 aprile 2013
www.teatripossibili.it