“Sinistra” era un tempo sinonimo di ricerca della giustizia e della sicurezza sociale, di resistenza, di rivolta contro la classe medio-alta e di impegno a favore di coloro che non erano nati in una famiglia agiata e dovevano mantenersi con lavori duri e spesso poco stimolanti. Essere di sinistra voleva dire perseguire l’obiettivo di proteggere queste persone dalla povertà, dall’umiliazione e dallo sfruttamento, dischiudere loro possibilità di formazione e di ascesa sociale, rendere loro la vita più facile, più organizzata e pianificabile.
Adesso l’immaginario pubblico della sinistra sociale è dominato da una tipologia che si potrebbe definire “sinistra alla moda”, in quanto chi la sostiene non pone più al centro della politica di sinistra problemi sociali e politico-economici, bensì questioni riguardanti lo stile di vita, le abitudini di consumo e i giudizi morali sul comportamento.

Ore 18.00 presentazione del libro Contro la sinistra neoliberale di Sahra Wagenknecht “” (disponibile in Casa Rossa) e interventi su come questa “sinistra”, in merito ai temi della guerra e della pace, sia complice oppure subalterna di Washington e del suo braccio armato in Europa che è la Nato.

Sarà in collegamento l’economista Vladimiro Giacché, autore della prefazione del libro.

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