Tutto avrei pensato, qualche anno fa, fuorché di dover scrivere proprio questo articolo. Prima di tutto perché è augurabile non scrivere mai di premature scomparse, soprattutto se al di sotto dei quarant’anni (oltre che di persone anagraficamente più giovani del redattore che state leggendo). E poi perché non amando il Grande Fratello non ero assolutamente in grado di comprendere il senso stesso dei suoi protagonisti.
Primo fra tutti proprio questo ragazzotto palestrato e all’apparenza un po’ burino, come dicono dalle sue parti. Qualche tempo dopo, alla conclusione della prima edizione del 2000 di questo fortunato format (che dura tutt’oggi …) ascoltai che cosa rispondeva a Enrico Mentana, allora direttore in forza al TG5. Pietro Taricone, il guerriero, come lo avevano appellato, era il simpatico incrocio del compagno di scuola tamarro che tutti abbiamo avuto, con il tipico ragazzotto sveglio che ha comunque delle cose da dire.
Per quanto continuava a farmi ancora un po’ ridere scommisi con me stesso che aveva le carte in regola per farcela.
Da allora, al di là di un calendario per donne, e non solo, la strada che intraprese fu invidiabile. Relaxes and diminishes harmed and abused muscle tissues Reduces fits and cramping Increases joint adaptability. buy viagra in usa Stones can be in the purchase levitra no prescription prostate for years without ill effect. You can lowest priced viagra make payment using your credit card information. All cialis super you need to do take some amount of disability for years to follow, especially if not treated properly. Anziché bruciarsi, letteralmente, come fecero molti altri protagonisti di reality, Taricone capitalizzò la fama acquisita dandosi dei precisi obiettivi.
Analogamente a quanto è accaduto per Ricky Memphis e Valerio Mastrandrea, altri due simpatici coatti in forza al Maurizio Costanzo Show successivamente divenuti anch’essi veri attori, anche il “guerriero” passò da lì nella celebre puntata di Uno contro tutti che rivista tutt’oggi non può che suscitare una certa ammirazione per dialettica e coraggio.
Altro suo merito è stato quello di farsi costruire addosso ruoli in cui calzava piuttosto bene, dallo scopritore di talenti, e di sottane, in Ricordati di me di Gabriele Muccino, anno 2003, al pusher in Maradona – La mano de Dios del 2007, all’eroe della fiction, Vigili del Fuoco e ne La nuova squadra (spin-off de La squadra, ndr), o nelle esilaranti vesti dello sciupa-femmine infingardo della seconda serie di Tutti pazzi per amore. Aggiungiamo il ruolo di testimonial in vari spot, e di protagonista del videoclip Se tu non sei con me di Syria.
Sul fronte televisivo singolare, ma apprezzabile, anche la rubrica Pietro la notizia, nel programma “Niente di personale” su La7, oltre alla partecipazione a diversi programmi televisivi come ospite o giurato. Una presenza sempre ironica, con l’aria di chi si sta divertendo, ma non per questo con l’arroganza di chi è legittimato di sparare a zero su persone e cose. Fin qui l’apprezzabile collocazione di un ragazzo che si intelligentemente venduto per quello che gli avevano chiesto, e che si è saputo creare un più che dignitoso spazio.
L’altro Pietro Taricone, quello del titolo, è stato invece quello che ha pubblicamente difeso lo scrittore Roberto Saviano dalle accuse mosse dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. E’ bene anche ricordare che le accuse del Presidente contro lo scrittore, “reo” di aver diffamato l’Italia, sono state accolte con un certo favore da un più che discreto numero di personaggi pubblici, salvo poi smentite, precisazioni e contro-gaffe.
”Soffro per non essere riuscito a ringraziarlo, perché all’indomani delle critiche rivoltemi da Berlusconi, mi difese pubblicamente, cosa non scontata per chi viene dalla nostra provincia” è stata la dichiarazione dello scrittore partenopeo di qualche giorno fa, dopo che era stata resa nota la scomparsa dell’attore. I due avevano frequentato lo stesso liceo, l’Armando Diaz di Caserta, nel quale Taricone, classe ’75, di qualche anno più grande di Saviano, che è del ’79, era stato carismatico rappresentante d’istituto.