L’epopea di Walter Bonatti vista al Libero di Milano
Scalare una vetta, esplorare luoghi sconosciuti, andare “in cima al mondo” significa entrare in contatto con la poetica dell’universo. Luca Redaelli, accompagnato dalla chitarra di Maurizio Aliffi, circondato in scena da tanti scatoloni che si trasformano in nuove montagne da scalare, compone come in un affresco le imprese e gli stati d’animo di Walter Bonatti, considerato uno dei più grandi alpinisti di tutti i tempi.
Il palco del Teatro Libero di Milano, dove il monologo è andato in scena fino a lunedì 16 novembre, è così divenuto un ricettacolo di ricordi ed emozioni, di fatiche ripagate da successi come anche di grandi delusioni, come il mitico “caso del K2” del 1954, in cui Bonatti rischiò la vita con il pakistano Amir Mahdì per negligenza dei suoi compagni di spedizione Achille Compagnoni e Lino Lacedelli. Un’esperienza negativa, dovuta soprattutto alla delusione per il comportamento del capo spedizione Ardito Desio che non volle approfondire la questione, che segnò profondamente l’alpinista, al punto da fargli dichiarare, nel libro Le mie montagne pubblicato nel 1961, « Quello che riportai dal K2 fu soprattutto un grosso fardello di esperienze personali negative, direi fin troppo crude per i miei giovani anni. ».
Da allora Walter Bonatti preferì le azioni solitarie o con un unico compagno, tuttavia le sue imprese, anche al di là dell’alpinismo, lo resero autore di reportage, molti dei quali pubblicati sul settimanale Epoca di Arnoldo Mondadori Editore, di cui diventò come giornalista inviato esploratore nelle aree più impervie del pianeta.
Luca Redaelli nel suo lavoro, scritto a quattro mani con Federico Bario, fa un resoconto lucido e suggestivo, curato nei minimi dettagli, come la descrizione dei primi scarponi dell’alpinista e i calzini cuciti a mano da lui stesso piuttosto che la biblioteca condivisa con la moglie Rossana Podestà, coadiuvato da proiezioni video che utilizzano la “montagna” di scatole come schermo. Uno spettacolo di narrazione che appassiona e a tratti commuove, dove l’azione scenica diviene vivida interpretazione di una delle pagine più esaltanti del nostro Paese nella vita di un suo protagonista.
Giudizio: ***
Produzione TEATRO INVITO
con il sostegno del progetto NEXT Regione Lombardia
patrocinio Cai Lecco
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In capo al mondo – In viaggio con Walter Bonatti di Luca Radaelli e Federico Bario
Con Luca Radaelli e Maurizio Aliffi alla chitarra
Regia di Luca Radaelli
Immagini a cura di Paola Nessi
Progetto luci e tecnica: Michele Napione e Marco Mantella
Videoinstallazione: Daniele Lorenzo Fumagalli
Organizzazione: Elena Scolari
Milano, Teatro Libero, via Savona 10
Dal 10 al 16 novembre 2015
www.teatrolibero.it