Foto: copertina libro © ADD Editore“Come rubano i nostri soldi e perché dobbiamo dire basta”, recita il sottotitolo di questo lavoro realizzato in tandem da un imprenditore “di sinistra”, il Di Caterina, e da una giornalista “di destra”, la Marinaro, come se rispetto al problema della legalità, che nel nostro paese acquisisce connotati di particolare surrealismo, una distinzione del genere possa avere un senso. Dal cosiddetto Sistema Sesto, di cui Filippo Penati è stato il principale, e oscuro, protagonista per raccontare un percorso, ben scritto e altrettanto bene documentato, su come la corruzione in Italia possa essere troppo spesso l’abbecedario del fare, naturalmente a spese di una collettività che paga conti tanto salati da risultare indigesti, ma che raramente per questo ha moti di ribellione. Una discesa dantesca attraverso gironi di cui, quotidianamente, la maggior parte di noi vede la facciata ma ne ignora i meccanismi, con figure cha vanno dal cosiddetto architetto da riporto (citando Gianni Barbacetto, ndr) a soggetti nel duplice, ma The longer a studio is in business, the more that men will viagra on line pharmacy be willing to try it. Both spouses have unexplained infertility despite being bulk buy cialis physically healthy. cialis generic overnight You need to ensure this so that your body can get enough time for the recovery. Thanks to male enhancement pills, men started opting for oral medications and seeking medical help. cialis price look at more info incompatibile, ruolo di controllati e di controllori, agli iter utilizzati dalle lobby (le quali, benché non ufficialmente riconosciute, esistono esattamente come altrove) fino ai cosiddetti sistemi che prevedono, per esempio, gare d’appalto su misura. Una matassa tanto intrecciata non solo difficile da dipanare, ma in cui le differenze politiche, rapportate agli affari, almeno sotto il profilo della legalità, perdono ogni distinguo.

Una voragine che metterebbe le vertigini se gli stessi autori, nella parte conclusiva di questo libro, non indicassero alcune delle soluzioni per poter uscire da un simile verminaio, senza per questo perdere la vita (vedi il caso di Ambrogio Mauri).

Un dito puntato anche nei confronti degli stessi cittadini, perché come espressamente scritto, non è possibile pensare che la magistratura e le forze dell’ordine possano fare tutto da sole, almeno fino a quando gli stessi italiani, non soltanto attraverso il proprio voto, decideranno di spaccare a metà il potere, politico e non, tra onesti e disonesti.