Una sala affollata e un lungo affettuoso applauso hanno salutato Luca Ronconi, direttore artistico del Piccolo Teatro di Milano, mentre riceveva dalle mani del Sindaco Giuliano Pisapia e dell’Assessore alla Cultura, Moda e Design Stefano Boeri il Sigillo della Città di Milano.
Introducendo la serata, Sergio Escobar, direttore del Piccolo, ha letto un messaggio di auguri del Presidente della Repubblica.
“Desidero farti giungere”, scrive Giorgio Napolitano, “gli auguri più affettuosi per il tuo felice ingresso nella categoria cui da tempo appartengo, complimentandomi con te per l’esempio di passione e creatività che continui a offrirci”.
Recita la motivazione del riconoscimento: “A Luca Ronconi, ai suoi sessant’anni di lavoro attraverso cui ha reinventato il ‘rito perduto’ del teatro, va la più profonda gratitudine della Città di Milano.
E’ infatti al Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa che il grande regista ha creato uno dei cicli più mirabili della sua lunga e produttiva carriera. Grazie a un amore puro verso il palcoscenico, sentito sempre quale occasione di conoscenza e esperienza a tutto tondo, Ronconi ha creato spettacoli originali, sorprendenti, indimenticabili con i quali ha saputo disvelare, con tocco lirico e visionario, il mistero della vita.
Attraverso il lavoro sui testi, mai scontati, sulla parola e sulla recitazione dell’attore, le sperimentazioni sullo spazio, da autentico architetto di visioni, la restituzione al tempo del suo respiro più dilatato, la costante attenzione allo spettatore, è stato unico nel rivelare la meraviglia dell’ordinario. Post Traumatic Stress Disorder (PTSD) can viagra prescription cute-n-tiny.com occur at any age. When Martin Luther King said, “I have a dream,” it was his passion and conviction that have kept those words so alive for over forty years. generic levitra The other starts working viagra sample free in an hour of taking meal. So, online stores help buy female viagra people to treat their illnesses secretly by offering medication which needs no prescription. Fra i pochi ad essere riuscito a ricomporre la frattura fra scienza e creatività, indagine e necessità, invenzione e verità.
Ha saputo rigettare con forza gentile e piacere del gioco, lungo i suoi cento spettacoli per il teatro e le sue cento regie per l’opera lirica, la riduzione del teatro a semplice rappresentazione e gli spettacoli a ordinarie confezioni. E’ per queste ragioni che oggi Ronconi ci appare, in cristallina evidenza, come il vero Leonardo della scena italiana e internazionale”.