Foto: M.°Claus Peter Flor © Orchestra Sinfonica di Milano
Foto: M.°Claus Peter Flor © Orchestra Sinfonica di Milano
Foto: M.°Claus Peter Flor © Orchestra Sinfonica di Milano

Il Requiem di Mozart e i Kindertotenlieder di Mahler:
Claus Peter Flor e l’Orchestra Sinfonica di Milano
incontrano Benjamin Appl

Giovedì 26 gennaio 2023 ore 20.30
Venerdì 27 gennaio 2023
ore 20.00
Domenica 29 gennaio 2023
ore 16.00

Gustav Mahler
Kindertotenlieder per voce e orchestra

Wolfgang Amadeus Mozart
Requiem in Re minore K 626

Orchestra Sinfonica, Coro Sinfonico e Coro I Giovani di Milano
Sobotka Iwona
Soprano
Bettina Ranch Mezzosoprano
Bernhard Berchtold Tenore
Benjamin Appl Baritono
Massimo Fiocchi Malaspina Maestro del Coro
Maria Teresa Tramontin Maestro del coro I Giovani
Claus Peter Flor Direttore

È il tema della morte a fare da filo conduttore dell’appuntamento di giovedì 26 (ore 20.30), venerdì 27 (ore 20) e domenica 29 gennaio (ore 16) della Stagione Sinfonica dell’Orchestra Sinfonica di Milano: dopo aver diretto a novembre il Requiem di Verdi, Claus Peter Flor non poteva non misurarsi anche con il Requiem di Mozart. Giovedì 26, venerdì 27 e domenica 29 gennaio dirige il testamento del genio salisburghese insieme all’Orchestra e al Coro Sinfonico di Milano (guidato dal suo Maestro, Massimo Fiocchi Malaspina), insieme a un cast vocale di altissimo livello che vede impegnati Sobotka Iwona (Soprano), Bettina Ranch (Mezzosoprano), Bernhard Berchtold (Tenore), Benjamin Appl (Baritono), abbinato agli struggenti Kindertotenlieder  per voce e orchestra di Gustav Mahler, insieme al baritono Benjamin Appl.
Un appuntamento che vede combinate due delle pagine più profonde e intense della storia della musica legate al tema della morte. Da sempre esiste una mitologia legata alla corrispondenza tra la prematura morte di Wolfgang Amadeus Mozart e la composizione del suo Requiem. Si tratta di un lavoro infatti incompiuto, che, secondo Stendhal, fu commissionato da un lugubre e misterioso uomo dal mantello nero che si presentò mascherato alla porta di Mozart richiedendogli la composizione di questa messa in quattro settimane per cinquanta ducati. Altra storia vuole che nel luglio 1791 Mozart riceva la commissione da parte di un intermediario del conte Walsegg, un nobile vedovo che intendeva eseguire l’opera nell’anniversario della morte della moglie. Pare che l’intermediario non rivelò a Mozart l’identità del committente, invitando anzi il musicista a non ricercarla; vero o non vero, questo presunto anonimato del committente contribuì indubbiamente all’alone di mistero che avvolge quest’opera. Vera o falsa che sia questa storia, il Requiem fu scritto da Mozart in condizioni di salute molto precarie. Ad occuparsi del completamento del Requiem furono alcuni suoi allievi, Franz Xaver Süssmayr in primis, ma prima di lui erano stati coinvolti Franz Jakob Freystädtler e Joseph Eybler. Tutti costoro furono legati da un vincolo di segretezza; nessuno doveva sospettare che Mozart non fosse l’unico autore del Requiem.Appaiati a questo capolavoro assoluto troviamo i Kindertotenliederdi Gustav Mahler (cantati dal baritono Benjamin Appl), scritti fra il 1901 e il 1904 musicando delle poesie di Friedrich Rückert, pensando a un unico ciclo da eseguirsi tutto insieme, senza soluzione di continuità in nome della tematica dagli struggenti contorni. Si legge sull’intestazione della partitura una chiara indicazione programmatica del compositore: “Questi cinque lieder formano un tutto unico e indivisibile. Per questa ragione la continuità deve essere mantenuta (impedendo le interruzioni e in particolare gli applausi alla fine di ogni singolo brano)”. Un capolavoro in cinque parti: da Nun will die Sonn’ so hell aufgehn! (Ora il sole sorgerà così splendente!), un’apertura lugubre in cui ci si domanda come sia possibile credere che il sole mai risplenderà dopo la perdita di un figlio, a Nun seh’ ich wohl, warum so dunkle Flammen (Ora capisco perché tali fiamme oscure), struggente melodia in cui si rievocano gli occhi dei figli, che risplendono come stelle nel firmamento. Da Wenn dein Mütterlein (Quando la tua mammina), l’entrata della madre nella stanza dei figli, a Oft denk’ ich, sie sind nur ausgegangen (Spesso penso che siano appena usciti), la passeggiata da cui i bambini non faranno mai più ritorno, al conclusivo In diesem Wetter, in diesem Braus (In questo tempo, in questa bufera), tempesta che rappresenta in realtà un tragico clima psicologico scandito dall’ostinato dei violoncelli e dei contrabbassi.
La voce di Benjamin Appl, baritono la cui gamma di colori vocali è pressoché infinita, come affermato dal Suddeutsche Zeitung, rende gloria a queste pagine di intensissima profondità. Un ciclo interamente in tonalità minore, e che, alla sua pubblicazione nel 1905, fu origine di discordia tra Mahler e la moglie Alma, allora genitori di due bambine. Il fatto che il compositore affermasse di essersi calato nei panni di chi aveva perduto un figlio, fece sì che Alma accusò il marito di voler provocare il destino.

Conferenza:

Giovedì 26 gennaio alle ore 18.30 si terrà una conferenza introduttiva intitolata “Mozart, Mahler. Il romanzo del Requiem” nel Foyer della Balconata, relatori Matteo Marni e Laura Nicora: “Il Requiem è la summa musicale di una vita – anche se quella di Mozart fu troppo breve – spesa a cogliere e rielaborare in un crogiuolo le moltissime suggestioni del variopinto mondo musicale del secondo ‘700. Il confronto con il mistero della morte e la consapevolezza del proprio malessere distillarono nel Requiem l’essenza dell’uomo e del genio, riflesso suonante di quell’ultimo scorcio del 1791, l’ultimo anno di Mozart. Dopo oltre un secolo, fra il 1901 e il 1904, Mahler offriva con i Kindertotenlieder un suffragio laico allo strazio del loro poeta, Friedrich Rückert, per la morte dei suoi bambini. “Quasi anticipando la propria stessa vita”, scrisse la moglie Alma, poiché un identico destino aveva poco dopo colpito la loro figlioletta Maria.”

Ingresso libero fino a esaurimento posti.

Biografie:

Iwona Sobotka, soprano
Iwona Sobotka ha ottenuto il plauso internazionale come vincitrice del Gran Premio del Concorso Internazionale di Musica Regina Elisabetta del Belgio.Nella stagione 2022-23, Sobotka esplora il repertorio slavo debuttando al Teatro Real Madrid ne Il Naso di Shostakovich, al Chicago Opera Theatre nel King Roger di Szymanowski e al Grand Theatre di Poznań come Rusalka nel capolavoro di Dvorak.Altri momenti salienti della stagione includono Tosca a Saragozza, Manon Lescaut a Poznan, un’esibizione in concerto di Paria di Moniuszkoalla Filarmonica di Berlino accanto alle apparizioni con laLondon Symphony Orchestra e Sir Simon Rattle, la Nashville Symphony e la Warsaw Philharmonic, tra gli altri. Nella stagione 2021-22, Iwona ha debuttato come Madama Butterfly  e Tosca al Grand Theatre di Poznań, è tornata all’Opera Nazionale Polacca di Varsavia come Violetta ne La Traviata e allo Schleswig Holstein Musik Festival per  A German Requiem di Brahms. Iwona ha fatto il suo debutto operistico all’Opera Nazionale di Parigi, dove ha interpretato Il flauto magico e Ariane et Barbe-Blue. Altri ruoli con cui ha riscosso grande successo sono stati: Tatyana (Eugene Onegin), Donna Anna (Don Giovanni), Violetta (La Traviata), Magda (La Rondine), Mimì (La Boheme) e Liù (Turandot). Si è esibita come Pamina nella produzione di fama mondiale di Barrie Kosky de Il flauto magico allaKomische Oper Berlin, apparendo in Germania, Australia, Nuova Zelanda, Macao e Taiwan con grande successo di critica. Le apparizioni ai festival includono Osterfestspiele Baden-Baden, Bayreuther Festspiele, Schleswig Holstein Music Festival e Tokyo Spring Festival. Iwona si è esibita con molte orchestre di fama mondiale, tra cui i Berliner Philharmoniker, la London Symphony Orchestra, la Staatskapelle Berlin, i Wiener Symphoniker, l’Orchestre Philharmonique de Luxembourg, la Rundfunk-symphonieorchester Berlin, la Royal Philharmonic Orchestra e  la Mahler Chamber Orchestra, avendo lavorato con rinomati direttori come Sir Simon Rattle, Sir Colin Davies, Marco Armiliato, Marek Janowski, Jesus Lopez Cobos,  Juanjo Mena, Massimo Zanetti e Vladimir Jurowski tra gli altri. Nel 2016 si è unita alla Filarmonica di Berlino e a Sir Simon Rattle per il loro tour di concerti in Giappone e Taiwan.Nel 2010, ha partecipato al programma ‘Szymanowski Focus’ curato dall’illustre pianista polacco Piotr Anderszewski per promuovere la musica di Karol Szymanowski con concerti alla Wigmore Hall e alla Carnegie Hall. È stata un’artista che ha contribuito a una raccolta completa di canzoni di Szymanowski per Channel Classics insieme al tenore polacco Piotr Beczala. Come risultato di questa collaborazione discografica, Sobotka è stato presentato con il Fryderyk Award dalla National Academy of Recording Arts in Polonia.
La sua successiva pubblicazione per EMI Classics nel 2006, Songs of a Fairytale Princess con Sir Simon Rattle e la City of Birmingham Symphony Orchestra, ha ricevuto cinque stelle nella BBC Music Magazine. Dopo essersi diplomata all’Università di Musica Fryderyk Chopin di Varsavia, Iwona ha continuato i suoi studi con il famoso artista e pedagogo Tom Krause presso la Escuela Superior de Música Reina Sofía di Madrid.

Bettina Ranch, mezzosoprano
Il mezzosoprano Bettina Ranch è nata a Berlino. Ha iniziato a studiare violino per poi passare al canto.
Giá da alcuni anni è presente sulla scena dei più importanti teatri di Berlino (Deutsche Staatsoper, Staatsoper Unter den Linden, Komische Oper, Staatsoper Hamburg). Dal 2016 fa parte della compagnia di canto dell’Aalto-Theater di Essen.
Numerose anche le sue presenze su altri palcoscenici d’Europa – il Grand Théâtre de la Ville de Luxembourg e la Nederlandse Opera Amsterdam – in diversi ruoli, da Händel a Mozart a Wagner.
In campo concertistico Bettina Ranch è stata solista nelle Messe di Mozart, le Passioni e nella Messa in si minore di Bach, nel Requiem di Verdi, nello Stabat Mater di Dvorák, nelle Sinfonie e Das klagende Lied di Mahler, in Das Buch mit sieben Siegeln di Franz Schmidt, Missa Solemnis e Nona Sinfonia di Beethoven.
Bettina Ranch è stata ospite di rinomate orchestre – Philharmoniker Hamburg, International Bach Academy Stuttgart, Potsdam Chamber Academy, Dresdner Philharmonie, Bremer Philharmonie, Gewandhausorchester Leipzig, RTVE Orchestra di Madrid, DSO Berlin, RIAS Kammerchor, Mozarteum Orchester Salzburg – sotto la guida di celebri direttori: Hartmut Haenchen, Markus Poschner, Simone Young, Helmuth Rilling, Rinaldo Alessandrini, Paul Goodwin e Ivor Bolton.
Il suo debutto al Festival di Salisburgo è avvenuto nel 2019 ne Il Canto sospeso di Nono con l’Orchestra Sinfonica e Coro SWR (Süd-West Rundfunk) sotto la direzione di Peter Rundel.

Berhard Berchtold, tenore
Il tenore austriaco Bernhard Berchtold ha studiato al Conservatorio di Innsbruck, continuando gli studi di canto al Mozarteum di Salisburgo.
Il suo nome è soprattutto legato a Schubert (Schwanengesang e Winterreise), alle registrazioni per la Radio tedesca WDR al Klavier-Festival della Ruhr, alle esibizioni nel corso delle Schubertiadi Schwarzenberg.  Nel 2010, a 150 anni dalla nascita di Hugo Wolf, Bernhard Berchtold è stato invitato ad esibirsi in due Liederabende dal ORF- Radiokulturhaus, recitals poi pubblicati su DVD. È stato ospite della Semper Oper di Dresda, Teatro de la Maestranza di Siviglia, Opéra di Lyon, Bayerische Staatsoper di Monaco, Festival di Salisburgo (Die Schuldigkeit des ersten Gebots, Bastien und Bastienne e Der Schauspieldirektor di Mozart), Theater an der Wien (Orlando Paladino di Haydn sotto la direzione di Nicolaus Harnonocourt). Ha lavorato con Howard Arman, Semyon Bychkov, Enoch zu Guttenberg, Ton Koopman, Simon Rattle, Helmuth Rilling, Stefan Soltesz, Fabio Luisi, e Sebastian Weigle. Con Michael Hofstetter (Orchestra e Coro della NDR), ha registrato La Resurrezione di Händel; con Christian Arming e si è esibito in Giappone nel Te Deum di Bruckner e con Martin Haselböck ha intrapreso una lunga tournée che ha toccato gli Stati Uniti e il Sudamerica. Altre e recenti sue partecipazioni solistiche nel repertorio sinfonico sono: Krönungsmesse di Mozart con la Israel e Zubin Mehta a Tel Aviv; Messa in fa min. di Bruckner con Marek Janowski a Bruxelles e la Dresdner Philharmonie; Elias di Mendelssohn con Philippe Herreweghe a Bruxelles e l’Orchestre des Champs-Élysées; Weihnachtsoratorium di Bach con I Barocchisti e Diego Fasolis; Te Deum di Bruckner con i Stuttgarter Philharmoniker e Hans-Christoph Rademann; Nelson-Messe di Haydn alla Elbphilharmonie di Amburgo con Kent Nagano; 9.Sinfonia di Beethoven con Stéphane Denève e la Bruxelles Philharmonic Orchestra; Faust Szenen di Schumann con John Storgårds e l’Orchestra Sinfonica della Radio di Berlino.
Si è esibito nei ruoli mozartiani di Tamino, Ferrando, Don Ottavio, Belmonte, Lurcanio in Ariodante di Händel, Henry in Schweigsame Frau, Sänger nel Rosenkavalier, Adolar nell’Euryanthe, Alfredo in Traviata, 1° Tenore in Die sieben Todsünden di Kurt Weill. Recentemente ha affrontato i ruoli Erik in Olandese volante e Loge in Rheingold. Significative le sue presenze in Italia: Tamino al Carlo Felice di Genova e al Teatro Lirico di Cagliari, Camillo de Rossillon in Vedova allegra al San Carlo di Napoli, Belmonte al Comunale di Bologna e al Teatro San Carlo; nel 2019, Erik in Fliegender Holländer al Teatro del Maggio Musicale sotto la direzione di Fabio Luisi. “Straordinario e commovente” è stato definito il suo Evangelista nelle Passioni di Bach, ruolo che ha cantato e continua a cantare nei più importanti centri musicali europei e regolarmente con l’Orchestra Sinfonica di Milano sotto la direzione di Ruben Jais.

Benjamin Appl, baritono
Il baritono tedesco Benjamin Appl è stato Young Artist of the Year del Gramophone Award (2016), BBC New Generation Artist (2014-16), Wigmore Hall Emerging Artist e ECHO Rising Star (2015-16). Ha firmato in esclusiva per Sony Classical nel 2016 e da allora ha stabilito una discografia ampia e variegata. Il suo album più recente “Winterreise” è stato pubblicato nel febbraio 2022 con grande successo di critica. Affermato recitalista, Appl si è esibito ai festival Ravinia, Rheingau, Schleswig Holstein, Edinburgh International, Life Victoria Barcelona e Oxford Lieder; de Singel Antwerp, Heidelberger Frühling e al Klavier Festival Ruhr. Si è esibito in importanti sale da concerto tra cui Festspielhaus Baden-Baden, Het Concertgebouw Amsterdam, Elbphilharmonie Hamburg e il Musée de Louvre, Parigi, e in aggiunta fa apparizioni regolari alla Wigmore Hall, Schubertiade Hohenems e Schwarzenberg. In egual misura come solista sui palcoscenici più prestigiosi del mondo, collabora con la Concergebouw Orchestra, NHK Symphony, Philadelphia Orchestra, Staatskapelle Dresden, Philharmonia Orchestra, Seattle Symphony, Vienna Symphony e molti altri.

Claus Peter Flor, direttore
Rispettato in tutto il mondo come direttore d’orchestra con una musicalità istintiva e incisiva, Claus Peter Flor mantiene una prestigiosa carriera internazionale, rinomata in particolare per la sua competenza e per l’interpretazione del repertorio austro-germanico, tra cui Bruckner, Mahler, Strauss, Brahms e Schumann. Il Maestro Flor ha anche una grande affinità con le opere di Shostakovich, così come con il repertorio ceco di Dvorak e Suk, avendo registrato molti dei loro lavori durante il suo mandato come direttore principale della Malaysian Philharmonic.
Nato a Lipsia nel 1953, il Maestro Flor ha iniziato la sua carriera musicale studiando violino a Weimar e Lipsia, prima di dedicarsi alla direzione d’orchestra con Rolf Reuter e successivamente con Rafael Kubelik e Kurt Sanderling. Nel 1984 è stato nominato General Music Director della Konzerthausorchester di Berlino, attivando allo stesso tempo regolari collaborazioni con le altre principali orchestre tedesche: la Gewandhaus di Lipsia e la Staatskapelle di Dresda. Nel 1988 ha debuttato con la Filarmonica di Berlino, dove è poi tornato in altre due occasioni. Nel corso della sua carriera ha ricoperto incarichi presso un gran numero di importanti orchestre, tra cui la Philharmonia Orchestra di Londra, la Dallas Symphony Orchestra, la Tonhalle Orchester Zürich e la Malaysian Philharmonic Orchestra. Prima di ricoprire la carica di Direttore Musicale della Malaysian Philharmonica dal 2008 al 2014, il Maestro Flor ha ricoperto la carica di Direttore Ospite Principale dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi (2003-08) su invito personale del loro Direttore Musicale Riccardo Chailly, dove è stato successivamente nominato Direttore Musicale dalla stagione 2017/2018, con il compito di sviluppare il lavoro dell’orchestra nel repertorio mitteleuropeo. Nella stagione 2018/2019, il Maestro Flor è nominato Direttore Ospite dell’Het Gelders Orkest. Nelle ultime stagioni, ha diretto con successo di pubblico e di critica concerti con la London Symphony Orchestra (la Sinfonia n. 3 di Bruckner) e l’Orchestra Santa Cecilia di Roma in un programma interamente dedicato a Mozart. Tra i recenti e i prossimi impegni di rilievo la collaborazione con la Het Gelders Orkest così come il ritorno alla South Netherlands Philharmonic, alla Dallas Symphony Orchestra, allo Hyogo Performing Arts Centre Orchestra in Giappone e il debutto con la Philharmonic Orchestra di Sofia. La sua grande esperienza in ambito lirico lo ha portato a instaurare una lunga collaborazione con il Théâtre du Capitôle di Tolosa, dirigendo celebri produzioni di Le Prophète di Meyerbeerbeer, Tiefland di d’Albert e Die Walküre di Wagner. Tra le produzioni passate si ricordano Faust di Gounod, Tristan und Isolde di Wagner, Madama Butterfly di Puccini, Die Zauberflöte di Mozart, Hänsel und Gretel di Humperdinck. Per queste produzioni il Maestro Flor ha collaborato con diversi registi, fra i quali Götz Friedrich, Joachim Herz, Harry Kupfer, Nicolas Joël, Mariame Clément e Walter Suttcliffe. Altri impegni lirici includono una produzione di Siegfried di Wagner, diretto da David McVicar, con l’Opéra National du Rhin a Strasburgo, Le Nozze di Figaro e Die Meistersinger alla Monnaie di Bruxelles, quest’ultimo anche in tournée a Tokyo, Die Zauberflöte di Mozart per la Houston Grand Opera, Euryanthe di Weber per la Netherlands Opera con la Royal Concertgebouw Orchestra, e La Bohème per la Dallas Opera. Ha anche diretto una pletora di altri titoli con la Staatsoper di Berlino, la Deutsche Oper e i teatri lirici di Monaco, Dresda, Amburgo e Colonia. Il Maestro Flor ha una discografia ampia e diversificata, che include una serie di registrazioni di Mendelssohn con la Bamberg Symphony, recentemente ristampata dalla Sony/BMG. Il suo rapporto di lunga data con l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi ha anche portato l’orchestra a diventare la prima orchestra italiana a registrare tutte le Sinfonie di Mahler come produzioni concertistiche dal vivo per Idagio. Il Maestro Flor ha registrato anche l’Asrael Symphony di Suk (2009) e le Sinfonie n.7 e 8 di Dvorak (2012) con la Malaysian Philharmonic per l’etichetta BIS.

Massimo Fiocchi Malaspina, Maestro del Coro
Nato a Novara, ha compiuto gli studi musicali presso il Conservatorio G. Verdi di Milano dove si è diplomato in Musica corale e Direzione di coro, in Composizione e in Pianoforte e presso il Conservatorio di Santa Cecilia dove ha conseguito il diploma in Direzione d’orchestra. Si è inoltre perfezionato in Direzione d’orchestra all’Accademia musicale pescarese sotto la guida di Donato Renzetti. In qualità di pianista e di direttore si è esibito in numerosi teatri e sale da concerto italiane ed estere (Svizzera, Germania, Cina, Giappone, Emirati Arabi) e per la RAI.
Collabora con il Teatro Regio di Parma in qualità di maestro del coro e di Direttore musicale di palcoscenico, con Aslico OperaLombardia, in qualità di Maestro del coro e con il Teatro Comunale di Piacenza in qualità di Direttore musicale di palcoscenico. Ha collaborato con Ravenna Festival e Macerata Opera Festival in qualità di Maestro del coro. È Maestro del Coro di voci bianche del Teatro Regio di Parma. È invitato regolarmente in Cina a tenere masterclass universitarie sul repertorio lirico italiano.
Dal 2011 è Maestro di Cappella presso la Basilica di San Marco di Milano. Si occupa degli arrangiamenti corali per il programma televisivo Fratelli di Crozza, ha collaborato con il Clan Celentano per l’animazione Adrian ed è stato il professore di canto corale nel docu-reality “Il Collegio 2” in onda su RAI2 nell’autunno 2017. È direttore artistico di Arona Music Academy e dal 2022 è docente al Conservatorio di Cagliari.
Insieme a Lucrezia Drei è ideatore e amministratore di OnTheatre.tv, la prima piattaforma on demand interamente dedicata al teatro e sviluppata durante il lockdown della primavera del 2020.
Laureato in Filosofia all’Università di Lugano, affianca all’attività musicale gli studi medici presso l’Università degli Studi di Milano. Ha vinto diversi premi in concorsi di musica da camera e corale (in duo con il baritono Niccolò Scaccabarozzi e con il coro Le voci del Mesma) e in concorsi letterari.

INFO Biglietti:

Intero: 52 € in platea,42 €in galleria. Over 60 e Convenzioni: 42 € (platea), 37 € (galleria). Under 30 e Sostenitori: 32 € (platea), 27 € (galleria).
I biglietti sono in vendita presso la biglietteria dell’Auditorium di Milano, oppure online su Vivaticket.

Orari biglietteria Auditorium di Milano: Martedì-Domenica, 10 – 19.
Recapiti: T. 02 83389.401, e-mail: biglietteria@sinfonicadimilano.org