Foto di scena © Roberto RognoniArgante soffre di ipocondria cronica; è talmente preso dai suoi finti malanni che perde di vista la quotidianità e non si rende conto delle trame ordite dalla moglie per accaparrarsi l’eredità. Per assicurarsi una consulenza medica gratuita e continua, Argante promette in sposa la figlia Angelica a un giovane medico. Grazie a esilaranti stratagemmi, sarà l’astuta e bistrattata serva Tonietta a rimettere le cose a posto smascherando l’avidità della moglie di Argante e risolvendo i problemi di cuore di Angelica.

Molière aveva concepito Il malato immaginario come una commedia balletto nel quale comparivano intermezzi cantati e ballati; nella rilettura fatta da Quelli di Grock la recitazione, la danza, la musica e il canto si mescolano l’uno con l’altro e creano una spettacolo cabarettistico nel quale, attraverso una comicità beffarda, si mette in scena un’aspra satira dei vizi dell’umanità. A una prima parte vivace e chiassosa che procede con ritmo incalzante, si contrappone una seconda parte più cupa e meno caotica. In the recent past, there are a lot of substances in this herb that have anti-cancer properties that will certainly reduce the viagra sale australia risk of cancer. It elevates spermatogenesis, super viagra for sale improves sperm motility and health. Your physician can help you in managing cialis online your dog’s health. cost cialis viagra Kamagra is a cheap and effective treatment of male Erectile dysfunction. Ciò che viene rappresentato e cantato assume sfumature sarcastiche e caricaturali; in particolar modo ci si accanisce contro la categoria dei medici: i dottori (vestiti con abiti che ricordano artisti circensi) vengono accusati di conoscere tutti i paroloni delle malattie ma “in quanto a guarire la gente non sanno neppure da che parte cominciare”.

Colpisce l’idea di introdurre nell’intreccio un narratore/cantastorie che con interventi parlati e cantati accompagna lo spettatore per tutta la commedia: Monsieur Partout si situa ai margini della vicenda ma si inserisce anche nel vivo dell’intreccio quando dialoga con Argante del drammaturgo Molière creando in tal modo una sorta di mise en abîme, di teatro nel teatro; tale personaggio sembra essere onnisciente, sta dappertutto proprio come evoca la parola francese “partout”.

Un testo dalle molte sfaccettature che, a distanza di secoli, rimane attuale e veritiero; nella trascinante rivisitazione di Quelli di Grock si mescolano linguaggi differenti e l’opera risulta gradevole anche a un pubblico più giovane avvezzo a musical e a cabaret.

Giudizio: ***

QUELLI DI GROCK

Il malato immaginario da Molière

Con Giulia Bacchetta, Lorenzo Castelluccio, Pietro De Pascalis, Alessandro Larocca, Marco Oliva, Maurizio Salvalalio, Bruna Serina de Almeida, Max Zatta

Regia di Valeria Cavalli e Claudio Intrepido

Traduzione e adattamento: Valeria Cavalli

Scene e costumi: Carlo Sala

Disegno luci: Claudio Intropido

Musiche originali e arrangiamenti: Gipo Gurrado, Carlo Zerri

Coreografia: Valeria Cavalli

Milano, Teatro Leonardo da Vinci, via Ampère 1

Dal 4 al 23 dicembre e dal 27 al 31 dicembre 2009

www.quellidigrock.it