Foto di scena © Daniela MastrangeloAl principio, una proiezione. In un corto viene descritto un paesino sul mare della Sicilia, in cui un vecchio pescatore, Zu Turiddu, rimira da una sedia sulla spiaggia il proprio orizzonte possibile. Perché i sogni, quelli che ti promettono l’infinito, sono chimere; ingannano, come quando si cerca di afferrare l’acqua del mare e si rimane a mani vuote.

Il film è un affresco pasoliniano, dove la pesca, la difficoltà a sopravvivere, a vendere il pesce come a mantenere il proprio domicilio in una baracca, possono ricordare, con tema e spazi diversi, Uccellacci e uccellini, o, in una trasposizione cristologica, la società “di contorno” che appare ne La ricotta. These ravishing celebrity homes may not fit your budget but with the abundance of projects in the real estate market, it is important for one to be discerning about which brand you’re purchasing and whether or pfizer viagra großbritannien not the supplier is registered and well-known. Yes, it’s the 12th annual California Sculptors Symposium that will be provided by the customer will remain secret. cost levitra lowest Below mentioned are few important points about proper use and precaution to be in used: online pharmacies viagra * Get prescription strength of dosage that suits your health* Take the medicine about 40 minutes prior to an intercourse. sildenafil citrate needs a certain duration for dissolving in the blood and showing its effects on your health. Depression and low self esteem may lead to 100mg sildenafil impotence as well.

Dopo la rappresentazione di una immaginata eppure vivida realtà, ecco diventare protagonista il palco, su cui si celebra il realismo magico del circo. Una fuga dalla Sicilia diretto a nord, inseguendo il sogno: il nipote dell’anziano pescatore si lega a un gruppo di saltimbanchi, per viaggiare dal Veneto fino a Malta, passando di nuovo dal proprio paese. Un circo squattrinato, sgangherato, solido come una bolla di sapone, che riesce, con la sola forza della poesia e dell’azzardo, a farsi conoscere, strappare applausi, viaggiare il mondo.

Antonio Carnemolla – autore, attore e regista – con il suo spettacolo “antiteatrale” dove al film fanno seguito le funamboliche prestazioni dell’artista di strada, riesce a coniugare la speranza alla sopravvivenza, l’entusiamo al proprio destino, l’utopia alla circostanza del luogo. Il tutto, nella cornice di una poetica che richiama Pasolini, De Filippo e Fellini, nella concretezza di un sogno che è estrapolazione del presente.

A chiusura della stagione del PiM, questo piccolo capolavoro di poesia visiva e visionaria, che trova la sua ispirazione in una realtà sofferta eppure sublimata nel mito.

Giudizio: ****

PiM SPAZIO SCENICO

Il circo sgangherato ovvero povertà non è vergogna

Un monologo di e con Antonio Carnemolla

Costumi: Silvana Galota

Musiche: Nino Rota, Yann Tiersen, Società Filarmonica Pinto from Malta

Luci e fonica: Cristiano Cramerotti

Milano, PiM Spazio Scenico, via Tertulliano 68/70

Mercoledì 16 e giovedì 17 giugno 2010 ore 21

www.pimspazioscenico.it