Sensualità ed erotismo nella rilettura del più celebre poema d’amore alla Sala La Cavallerizza di Milano
Composto da otto capitoli e inserito nella Bibbia ebraica (Tanakh) e cristiana addirittura un secolo dopo la comparsa del Nazareno, in virtù del sinodo rabbinico di Iadne, il Cantico dei Cantici è un testo misterioso, erotico e sensuale attribuito a Salomone, Re celebre per la sua saggezza e i suoi amori, ma probabilmente scritto non prima del IV secolo a.C. È strutturato in forma dialogica tra un uomo, Salomone, e una donna, Sulammita, ed è diviso in un prologo, cinque poemi, un epilogo e un’appendice finale.
Roberto Latini propone una chiave di lettura insolita, una ricerca del linguaggio nascosto che non si basa né sull’interpretazione religiosa e tantomeno sul rigorismo semiologico, ma nella comunicativa delle sensazioni di cui il testo è fucina poetica. La traduzione non letterale si ammanta della semantica atemporale di un afflato canoro dalla straordinaria bellezza nei suoi risvolti epici o, meglio, di una possibile interpretazione del vissuto passionale come dell’immaginario amoroso.
Il palco della Sala La Cavallerizza di Milano, dove lo spettacolo è andato in scena dal 15 al 20 maggio,è stato allestito come una stazione radiofonica, simulacro allegorico di una fonte comunicativa, e i versi interpretati a più riprese con modulazioni diverse, preceduti da intermezzi musicali popolari che fanno leva sulle vibrazioni sonore collettive.
La performance teatrale di Latini è frutto di una ricerca che, più che destrutturante, cerca di aprire lo scrigno di questo capolavoro poetico per rapportare il suo contenuto sacer a una voluttà individuale contestualizzata nell’elemento sociale. Un esperimento che sembra voler dipanare l’incipit favolistico per incontrare la dolcezza e la sensibilità amorosa in quanto percezioni dal significato assoluto. Di converso, per assioma comunicativo, può anche inconsciamente rivelare quanto l’aura misterica e divinatoria possa essere presente, quale rappresentazione formale dal gusto imitativo, nel sentimento umano comune. Un enigma irrisolvibile, protagonista celato della magica dissacrazione di questo lavoro.
Giudizio: ***1/2
Produzione FORTEBRACCIO TEATRO
con il sostegno di Armunia Festival Costa degli Etruschi
con il contributo di MiBACT Regione Emilia-Romagna Fortebraccio teatro
Cantico dei Cantici adattamento e regia di Roberto Latini
Con Roberto Latini
Musiche e suoni: Gianluca Misiti (
Luci e tecnica: Max Mugnai
Organizzazione: Nicole Arbelli
Foto: Fabio Lovino
Milano, MTM Sala La Cavallerizza, Corso Magenta 24
Dal 15 al 20 maggio 2018
www.mtmteatro.it