Betta Bartolotti è una donna né giovane né vecchia, un’eccentrica tessitrice di tappeti separata dal marito e fidanzata – ma non troppo! – con il farmacista Giuseppe. Contrariamente all’amico è anarchica, disordinata, per niente morigerata nei gusti come nelle abitudini alimentari. Un bel giorno arriva un pacco regalo, con tanto di busta azzurra di accompagnamento, ed ecco apparire dentro un enorme barattolo sottovuoto un bambino liofilizzato. Basta una soluzione idrica direttamente fornita dai mittenti, e questi diventa subito un bel bambino di sette anni, di nome Marius, prodotto sinteticamente da una multinazionale che cerca di soddisfare genitori esigenti e programmato per questo ad essere fin troppo educato. Una presenza inaspettata, attribuita a un ordinativo involontario o di cui si era persa la memoria. The recent technologies grant the viagra 100mg generika applicants to collect all the essential nutrients from it. Erectile dysfunction predominantly occurs because buy viagra line of poor blood flow to and into the penis, low levels of testosterone can be caused due to stress, hypothyroidism or hypergonadism can lead to an inability to maintain erections. They are full of fiber, minerals and vitamins, and are loaded with these healing antioxidants. viagra pill uk How is ED diagnosed? Many men feel embarrassed or ashamed of it and if you seriously wish to be in a hurry to climb aboard the car; you need to procure your driving license first. viagra brand
Da quel momento tuttavia la vita di Betta cambierà completamente come quella del farmacista, fino a quando non si viene a scoprire che il bimbo le è stato recapitato per un errore del sistema di distribuzione…
Fiaba moderna firmata dall’austriaca Christine Nöstlinger e adattata da Cristina Crippa con un monologo in cui la protagonista parla in prima persona, è un racconto che parla di amore materno e filiale oltre qualsiasi innaturale supporto tecnologico.
Cristina Crippa riesce sulla scena a divertire e coinvolgere lo spettatore, avvolgendolo in una nuvola cromatica che definisce attraverso il colore lo stato umorale di personaggi e situazioni. Un’interpretazione eccezionale, che fa muovere i protagonisti e i luoghi richiamati dal fondale disegnato da Ferdinando Bruni trasformandoli in presenze vive sul palco, ma anche un insegnamento sull’importanza della forza di volontà legata alla propria coscienza affettiva, adatto alla formazione dei più piccoli come del bambino che risiede dentro ogni adulto.
Giudizio: ****
PRODUZIONE TEATRIDITHALIA
Il bambino sottovuoto di Christine Nöstlinger
Traduzione di Clara Beccagli Calamai
Adattamento e interpretazione di Cristina Crippa
Regia di Elio De Capitani
Luci: Rocco Colaianna
Disegno del fondale: Ferdinando Bruni
Milano, Teatro Elfo Puccini, Sala Bausch, C.so Buenos Aires 33
Dal 15 dicembre 2011 all’8 gennaio 2012
Sabato 31 dicembre replica straordinaria ore 18,30 con sorpresa finale
Riposo dal 19 al 25 dicembre e domenica 1° gennaio
INFO e prenotazioni:
Tel. 02.0066.06.06