Foto: Absolute Beginners © IED
Foto: Absolute Beginners © IED
Foto: Absolute Beginners © IED

OMAGGIO A DIECI DONNE VISIONARIE
DAI SAPERI DIVERSI MA UNITE DALLA CAPACITÀ DI GUARDARE OLTRE

Dialogo, scambio e contaminazione al centro del progetto che ha coinvolto
150 studenti IED provenienti da corsi diversi e dalle sedi del Gruppo in Italia, Spagna e Brasil

BASE Milano, via Bergognone 34 – Dal 6 al 12 giugno 2022

L’Istituto Europeo di Design presenta al Fuorisalone Absolute Beginners, un progetto inedito e collettivo che ha coinvolto centocinquanta studenti appartenenti alle sedi del Gruppo IED presente in Italia a Milano, Cagliari, Firenze, Roma, Torino, Venezia e a Como con l’Accademia di Belle Arti Aldo Galli; in Spagna a Barcellona, Madrid e Bilbao e in Brasile a Rio de Janeiro e San Paolo. L’installazione visitabile negli spazi di BASE Milano – all’interno della mostra Exhibit nell’ambito del laboratorio sperimentale We Will Design – è l’espressione di un metodo progettuale che ha riunito studenti di corsi diversi delle sedi del Network e ha dato voce ad un dialogo fra giovani designer, debuttanti assoluti di oggi, e dieci donne considerate absolute beginners per il loropensiero visionario. Gli studenti per sei mesi hanno lavorato in team lasciandosi ispirare dalle storie delle absolute beginners in uno scambio continuo all’interno del proprio gruppo di lavoro e con gli altri team e tutor.

Il nome del progetto Absolute Beginners identifica proprio questo dialogo ed è tratto dal titolodella nota canzone di un altro grande anticipatore come David Bowie: « I’ve nothing much to offer, there’s nothing much to take, I’m an absolute beginner and I’m absolutely sane as long as we’re together the rest can go to hell but we’re absolute beginners with eyes completely open but nervous all the same». « Non ho molto da offrire, non c’è molto altro da prendere, sono un debuttante assoluto e sono perfettamente equilibrato finché siamo insieme il resto può andare al diavolo ma siamo dei principianti assoluti con occhi ben aperti ma ugualmente nervosi».

IED con Absolute Beginners mostra il risultato di una vera contaminazione progettuale – dichiara Fabrizia Capriati, Responsabile Comunicazione Gruppo IED. Centocinquanta studenti delle nostre sedi del Gruppo hanno intrecciato culture e background diversi e per sei mesi hanno lavorato in team allo sviluppo del concept legato ad una delle absolute beginners. Da questo scambio, e poi dal confronto aperto con i colleghi, sono nati output progettuali straordinari e inaspettati che presenteremo a BASE in un’installazione organica, che ha prima seguito questa imprevedibilità progettuale e ne poi ha preso la forma.

Le dieci Absolute Beginners – Lina Bo Bardi, Eva Mameli Calvino, Ada Bursi, Rei Kawakubo, Cinzia Ruggeri, Laura Solera Mantegazza con Maria Montessori e Giuseppina Pizzigoni, Gala Eluard Dalì, Bélen Moneo, Carla Accardi, e Patricia Urquiola – sono state scelte perchè con il proprio genio creativo e la propria lotta di genere hanno lasciato una personale ma indelebile impronta nella storia. È così dall’ispirazione sono nati dieci progetti di interpretazione:lina[S] omaggio a Lina Bo Bardi, Un cinguettio che rompe il silenzio a Eva Mameli Calvino,A chat with Ada a Ada Bursi, It is what it isn’ta Rei Kawakubo,Not a bestiary a Cinzia Ruggeri, Who’s there under the table? a Laura Solera Mantegazza con Maria Montessori e Giuseppina Pizzigoni, La femme visible a Gala Eluard Dalì, XX: Pouring Lighta Bélen Moneo, Frammenti a Carla Accardi e Labirinto: la quarta dimensione a Patricia Urquiola.

L’installazione a BASE Milano si presenta come uno spazio organico che ha preso forma dai progetti esposti in dialogo fra di loro, sia in modalità digitale sia analogica in un gioco di luci, suoni, proiezioni, materiali e colori. Dallo scambio e dal confronto fra gruppi le idee emerse hanno contaminato l’allestimento nel suo insieme, come nel caso del progetto Labirinto: la quarta dimensione ispirato alla poetica di Patricia Urquiola, che propone una struttura modulare per riflettere su come lo spazio si modifichi interagendo con le quattro dimensioni. Fulcro della struttura sono dei travetti di legno che hanno “inondato” l’allestimento diventando un simbolo che attraversa e lega tutto lo spazio. O ancora Un cinguettio che rompe il silenzio,ispirato a Eva Mameli Calvino, è una composizione di casette per uccelli, animali cari alla scienziata perchè fondamentali nel processo di disseminazione, capaci di raccontare al loro interno le potenzialità, i pericoli e le devastazioni ambientali di cui siamo testimoni. Dei piccoli mondi da ‘spiare’ attraverso il foro di ingresso, capaci di stimolare vista, udito, olfatto e sensibilità di chi vuole avvicinarsi. La parete in parte bruciata, che accoglie la composizione, ricorda una Sardegna attaccata dagli incendi in un rimando ad un contesto globale dove è tutto il Pianeta che brucia.

DIECI DONNE ABSOLUTE BEGINNERS
Le dieci Absolute Beginners con le loro storie sono uno spaccato multiforme che unisce passione e professionalità. Lina Bo Bardi, architetta e designer di origine italiana, ha iniziato la sua carriera lavorando nello studio di Gio Ponti. Emigrata in Brasile dopo la guerra, ha saputo valorizzare la sua formazione contribuendo al nuovo panorama modernista brasiliano. Eva Mameli Calvino, dopo i primi studi a Sassari si trasferisce a Pavia dove è la prima donna sarda a laurerasi in Scienze Naturali. Nel 1920, con il marito Mario Calvino, agronomo e botanico, lascia l’Italia per Cuba dove lavoreranno insieme allaStazione Sperimentale di Agricoltura a Santiago de las Vegas. Torneranno poi in Italia per stabilirsi a Sanremo dove lavoreranno presso la stazione sperimentale di floricultura del luogo. Mameli Calvino verrà poi chiamata a dirigere l’Orto Botanico dell’Università di Cagliari. Rei Kawakubo, Direttrice creativa e Fondatrice del marchio Comme des Garçons, è una donna timida, essenziale, rigorosa. Kawakubo si è sempre mossa nello spazio “in mezzo” tra forma e funzione, tra corpo e astrazione, tra assenza e presenza. La sua epifania nel mondo degli anni Ottanta, in compagnia di un gruppo di colleghi altrettanto innovatori come Yamamoto e Miyake, ha permesso un cambiamento radicale dell’idea stessa di moda. Ada Bursi, una delle prime donne ad esercitare a Torino la professione di architetto. Nella sua lunga carriera ha progettato edifici pubblici e privati, musei, monumenti, grafiche e manifesti. Ha lasciato un archivio molto ricco e documentato, che è stato donato all’Archivio di Stato di Torino. Cinzia Ruggeri,stilista, costumista, artista e designer dall’estetica indipendente sin dal proprio esordio. Nel suo studio/negozio a Milano, la ricerca di Cinzia Ruggeri si muove tra moda, design, scultura, installazione, architettura e performances, sul confine tra gioco e sperimentazione. Maria Montessori, Giuseppina Pizzigoni e Laura Solera Mantegazza, tre donne che con modelli assolutamente rivoluzionari, rispetto ai loro periodi storici di riferimento, hanno fatto scuola: le prime due lavorando con l’infanzia, la terza nell’800 preoccupandosi di dare una formazione a madri single lavoratrici. Gala Eluard Dalì, nota al pubblico per essere stata moglie, manager e musa ispiratrice di molte opere del celebre Salvador Dalì è stata anche lei stessa artista e mercante d’arte. Bélen Moneo, architetta spagnola e fondatrice dello Studio Moneo Brock, hub multidisciplinare di incontro di tendenze. Carla Accardi, artista italiana, femminista militante, con uno sguardo e un pensiero fuori dagli schemi del suo tempo e Patricia Urquiola, nota designer contemporanea e architetta spagnola trasferita a Milano.