Foto: Extinction – Paris © Arianna Bonucci
Foto: Extinction – Paris © Arianna Bonucci
Foto: Extinction – Paris © Arianna Bonucci

MOSTRA D’ARTE EXTINCTION

Chapter 1: “Zwergen Dämmerung” + Chapter 1 ½: “Full Metal Karma”
di Max Papeschi a cura di Stefania Morici
ospitata presso l’Istituto Italiano di Cultura

Un progetto realizzato con la collaborazione di Giorgio Angelico, Michele Ronchetti, Maurizio Temporin, Flavia Vago, Arianna Bonucci, Fabrizio Campanelli, Giovanni Musica e la consulenza speciale di Gianluca Marziani

Prodotto e organizzato da Arteventi con la speciale partnership di ArTI e Terzago Robotics e la collaborazione di Artistinct e BeeBest

La mostra indaga con ironia
la possibile rielaborazione della cultura e della storia umana

28 Ottobre 2024 28 Marzo 2025

L’inaugurazione del 28 ottobre della mostra Extinction firmato dall’artista Max Papeschi e curato da Stefania Morici con il supporto di BeeBest,  presso la prestigiosa sede dell’Istituto Italiano di Cultura nel VII arrondissement a Parigi ha rappresentato un momento importante di condivisione e valorizzazione della creatività italiana nel mondo dell’arte.

Il lavoro di Max Papeschi è arrivato  in Francia fortemente voluto da Antonio Calbi,  direttore dell’Istituto di Cultura Italiana, in un momento storico, come quello che stiamo vivendo, con due guerre che coinvolgono l’Europa in maniera profonda e la crisi di credibilità del mondo dell’informazione minato dal mondo dei social e dell’AI. Il progetto Extinction esplora con ironia le contraddizioni della civiltà umana, come potrebbe essere percepita da una civiltà aliena dopo l’estinzione umana, in modi paradossali, per stimolare la riflessione sulla guerra, il conflitto e l’impoverimento culturale.

La mostra, che sarà aperta al pubblico sino al 28 marzo 2025, si sviluppa in capitoli e racconta la storia di una civiltà aliena che, in un futuro prossimo, quando la razza umana si sarà estinta, da una galassia lontana giungerà sulla terra richiamata da segnali spaziali e cercherà di ricostruire la storia degli antichi abitanti del pianeta. Ogni capitolo rappresenta i nuovi dati emersi dal “messaggio terrestre originale”, ricostruiti digitalmente e presentati al pubblico alieno, similmente a come gli archeologi terrestri studiano civiltà antiche, come gli Aztechi, Mesa Verde o Creta, e ironizza sugli aspetti più assurdi della nostra civiltà, riflettendo sulle possibili cause della nostra estinzione.

Il Capitolo 1, intitolato Zwergen Dämmerung (Il Crepuscolo dei Nani), la prima ricostruzione ottenuta con l’aiuto di una potente intelligenza artificiale, è un esercito di terracotta composto da 54 soldati con la testa di gnomo. Tuttavia, le informazioni non sono sufficienti per comprendere la causa dell’estinzione umana. Dopo numerose rielaborazioni, emerge un secondo importante reperto. Gli alieni si interrogano sul significato di questi idoli e su quale evento abbia portato alla fine del pianeta. Confrontando i due ritrovamenti, una tematica ricorrente sembra emergere.

Questo capitolo si focalizza su due temi principali: la minaccia della guerra e l’impoverimento culturale. L’installazione è composta da 54 statue alte 1,80 metri, con i corpi dei guerrieri di terracotta di Xi’an e le teste di nani da giardino. Il fatto che il primo ritrovamento degli alieni sia un esercito è emblematico e rappresenta una civiltà in perenne conflitto. Questo contrasto tra “alto” e “basso” sottolinea anche la distruzione legata all’impoverimento culturale.

Il Capitolo 1½Full Metal Karma” è uno spin-off del progetto Extinction, situato temporalmente tra il Capitolo 1 presentato a Milano a gennaio 2023 e il Capitolo 2 che sarà presentato nel 2025. Il concept riprende l’idea originale del progetto, ovvero la rielaborazione erronea della cultura e della storia umana da parte degli alieni-archeologi. In questo caso, il processo di “lost in translation” mescola due figure iconiche e diametralmente opposte del pensiero umano: Buddha, simbolo della pace interiore e dell’illuminazione, e Napoleone Bonaparte, emblema dell’azione e del periodo illuminista. Partendo dal crossover semantico tra Illuminazione e Illuminismo, si sviluppa la teoria aliena secondo cui la principale dottrina terrestre fosse la ricerca della pace interiore attraverso il conflitto perenne. Una delle ipotesi sull’estinzione di massa è che gli umani si siano annientati tra loro in una serie infinita di guerre. L’installazione invita gli spettatori a riflettere sull’assurdità della guerra, utilizzando simbolismi e riferimenti che spaziano dalla cultura pop alla saggistica.

Max Papeschi artista, autore e regista in ambito teatrale e televisivo in soli 10 anni di attività ha realizzato più di 60 mostre personali e partecipato a un centinaio di mostre collettive in giro per tutto il mondo. Nel 2014 è uscita in Italia la sua autobiografia “Vendere Svastiche e Vivere Felici” edita da Sperling & Kupfer (Gruppo Mondadori). Nel 2016 ha realizzato negli Stati Uniti il videoclip e la copertina dell’album “It’s All Devo” di Gerald Casale (DEVO) Nel 2018 è uscito il suo secondo libro “Max vs Max” pubblicato da Giunti Editore. Da aprile 2016 sta portando in giro per il mondo il progetto culturale-umanitario Welcome to North Korea, un vero e proprio precedente artistico realizzato in collaborazione con Amnesty International, che unisce arte digitale, performance e installazioni in un’operazione multimediale che attraverso una fittizia e parodistica propaganda di regime svela gli orrori perpetuati dal dittatore Kim Jong Un.

INFO:
Max Papeschi
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