Racconto cinematografico di formazione, ambientato dal ’43 al’45, che vede protagonista il giovanissimo Allen Ginsberg, matricola universitaria, al suo incontro con Jack Kerouac, William Burroughs e Lucien Carr. E se con i primi due il sodalizio artistico durerà fino alla fine, con il terzo il rapporto, anche più profondo, si interromperà di lì a poco, ma lascerà sul poeta leader della Beat Generation un’orma indelebile. Infatti, tra di loro si insinuerà l’amico del primo, David Kammerer, fino al tragico epilogo raccontato all’inizio, e spiegato successivamente all’interno di una magistrale scena che, a a mio avviso, il pubblico non dimenticherà tanto facilmente. In un’America in cui si percepisce l’esplosione prossima ventura di una generazione che vuole e deve cambiare (una cristallizzazione dovuta a una Grande Depressione prima e a un conflitto mondiale poi, ndr) e gli adulti, dalla famiglia alla scuola, paiono essere chiusi nelle loro certezze, i giovani protagonisti si lanciano a capofitto alla ricerca di una nuova identità anche sotto il profilo dell’arte della parola, e sconvolgono le loro vite sotto tutti i punti di vista. Dalla sperimentazione di droghe e alcol, fino alla ricerca della propria sessualità, ognuno di loro precipita scientemente, e forse anche incoscientemente, in un vortice dalla doppia valenza, collettivo e individuale, tuttavia molto vicino all’autodistruzione. take a look at the pharmacy here cheapest cialis Impotence treating meditation aids you forgetting about all the worries and lessens time to share your feelings with your partner to get rid of male impotency. You can consult your doctor to ask about which buying levitra online form is the best for your sexual condition. However, not everyone is an ideal candidate for the medication, which are brought on by allergic reactions or if you have a history of other medical conditions. 5mg cialis price These will block the blood arteries that distribute the http://respitecaresa.org/parents-corner/registration-packet-pdf/ levitra price blood to the penis. Convincente la trattazione tematica, che mostra con metodo e intelligenza senza mai indulgere nell’autocompiacimento, evitando di relegare il racconto al cinema cosiddetto di genere (il tema dell’omosessualità viene trattato in maniera funzionale al racconto, idem per gli altri argomenti), mentre regia e sceneggiatura procedono di pari passo senza prevaricare vicendevolmente.
Buona la recitazione, a partire proprio da Radcliffe, sempre più lontano da Harry Potter (benché il doppiatore italiano resti lo stesso), fino alla madre, una Jennifer Jason Leigh quasi irriconoscibile. Filologica, ed entusiasmante, la colonna sonora, dai brani jazz dell’epoca fino a Brahms. Totalmente inutile, ma innocuo, il titolo italiano.
Giovani ribelli (Kill Your Darlings) di John Krokidas, Biografico, 143’, USA, 2013
Con Daniel Radcliffe, Dane de Haan, Ben Foster, Jack Huston, Michael C. Hall, Jennifer Jason Leigh
NELLE SALE DA GIOVEDI’ 17 OTTOBRE 2013