Il professor Goodman è noto per la sua attività di smascheramento di chi utilizza credenze e superstizioni ultraterrene (in cui questi ovviamente non crede) per scopi di lucro, fino a quando viene contattato da colui che ritiene essere il proprio maestro ispiratore, Charles Cameron, scomparso misteriosamente qualche anno prima. Quest’ultimo, un tempo scettico quanto il protagonista, lo incarica di investigare su tre casi che, a suo dire, davvero paranormali oltre che piuttosto terrificanti. Un’indagine che porterà Goodman a una vera e propria discesa agli inferi, riesumando anche un episodio del suo passato che sembrava avere dimenticato.
Scritto da Jeremy Dyson e Andy Nyman, quest’ultimo anche nel ruolo del protagonista, tratto dalla pièce teatrale omonima, si tratta di un pregevole film horror che avrebbe potuto anche essere stato scritto da Tiziano Sclavi (il creatore di Dylan Dog, ndr). Un racconto decisamente classico, ma non per questo non meno spaventoso, anzi, in bilico tra certi B-movie britannici anni ’60 e ’70 e l’essenza del racconto gotico tout-court, con una partenza tutto sommato quasi sottotono per procedere in un crescendo il cui pathos culmina in un epilogo quasi razionale, con un capovolgimento di ruoli e di personaggi, come se nulla fosse accaduto.
Paura e humor vengono mescolati sapientemente tra di loro, all’interno di una narrazione di pregio, grazie a un solido testo, una buona regia e un cast praticamente perfetto, a partire dallo stesso protagonista. Apprezzabile anche la parsimonia nell’uso di effetti speciali abbastanza tradizionali, e una messa in scena dal taglio decisamente teatrale specie nella seconda e ultima parte, con, nel quasi finale, il definitivo abbattimento (ma siamo al cinema!) della cosiddetta quarta parete.
Finalmente un cosiddetto film de paura (citando il farlocco cineasta Rokko Smitherson di Corrado Guzzanti) che mai annoia e che strappa una risata esclusivamente in qualche preciso intenzionale momento senza scadere nel ridicolo involontario come troppo spesso avviene.
Vivamente sconsigliato ai non cultori della materia, e a chi non possiede nervi più che saldi.
Ghost Stories di Jeremy Dyson e Andy Nyman, drammatico, 98’, UK, 2017
Con Andy Nyman, Paul Whitehouse, Alex Lawther e Martin Freeman