Davanti ad un gruppo di giornalisti e docenti universitari, riuniti per l’occasione in un capannone situato nella zona industriale di Bologna, un ingegnere ed un fisico dell’università di Bologna comunicano di esser riusciti, impiegando nichel ed idrogeno, a riprodurre una reazione nucleare di bassa energia, da loro stessi indicata come possibile fusione nucleare fredda. Non si tratta di un banale processo chimico di combustione: lo dimostra il fatto che, in base alla misura di quanta acqua viene vaporizzata al secondo, a fronte di una potenza in ingresso di 600 W se ne stimano 12 kW in uscita, con un guadagno in termini energetici superiore a 15 volte. All’avvio i materiali presenti sono rappresentati da nichel e idrogeno. Quando quest’ultimo, scaldato con una normale resistenza, viene portato alla temperatura d’innesco, reagisce col nichel trasformandolo in rame. A ciò segue la produzione di energia.
In realtà quella di Bologna sarebbe solo la prima dimostrazione in pubblico di una scoperta che risale al 2008 ed è stata riprodotta altre volte. Infatti, in un articolo pubblicato sul Journal of Nuclear Physics e intitolato “A new energy source from nuclear fusion“ sono descritti i risultati di almeno altri sei test e si illustra come l’energia generata possa servire per alimentare generatori o riscaldare ambienti. Questo processo potrebbe costituire un nuovo sistema per creare grosse quantità di energia a basse temperature, economico (basta qualche grammo di Nichel per raggiungere energie utili), con reattori poco ingombranti (di dimensioni confrontabili con una mano) e sicuri (il piombo è in grado di schermare efficacemente i raggi gamma). In cialis canadian prices this manner, it arrests free radicals and prevents oxidative stress. He sort of relives the Biblical times with powerful depiction and personification of the faraway characters of viagra prescription downtownsault.org kings, prophets and buffoons. In fact, sugar addiction can cause tadalafil price more than 150 health problems including — * pre menstrual syndrome (PMS) * polycystic ovary syndrome (PCOS) * night sweats * chronic fatigue * candida * wrinkles * premature aging * depression * sexual dysfunction Considering that adults consume about 160 pounds of sugar each year,you might say sugar is more devastating than heroin. Herbal cures – If sildenafil in canada downtownsault.org you are looking for within a stipulated time period sitting at home, without having to go anywhere. Praticamente funziona come una stufetta elettrica di casa, capace, però, di generare un’energia nettamente superiore a quella richiesta per causare la reazione e con un’efficienza energetica senza precedenti, cioè non equiparabile minimamente ai sistemi di produzione energetica in circolazione.
Ma è stata davvero realizzata la fusione fredda con un reattore posto su un normale banco da lavoro, oppure si è verificato qualche altro evento? Il fenomeno in base al quale un protone di idrogeno entra nel nucleo di nichel non è ancora del tutto chiaro: si sa solo, infatti, che avviene, è riproducibile e può generare energie fino a 200 volte superiori a quelle necessarie per l’innesco.
Comprensibile, quindi, lo scetticismo da parte della comunità scientifica, che ha accolto con estrema cautela i risultati dell’esperimento, per non ripetere la grossa delusione che seguì all’annuncio nell’89, da parte degli scienziati Fleischmann e Pons, della scoperta della fusione fredda. In particolare, i più critici riguardo al test compiuto parlano semplicemente di un congegno che produce energia e non certo di fusione fredda. Dal loro punto di vista è fondamentale scoprire come l’energia sia stata generata, perché la misura sperimentale non ha evidenziato alcun tipo di reazione nucleare, come dimostrato ampiamente dai rilevatori presenti nel capannone che non hanno registrato la benché minima traccia di fotoni o particelle, normalmente presenti in fenomeni di questo tipo. Per poter davvero provare l’esistenza di reazioni nucleari è necessario trovare, innanzitutto, una valida spiegazione scientifica, compiendo numerose misure su periodi di settimane o mesi e misurando l’energia in ingresso e in uscita nonchè eventuali prodotti nucleari.
Comunque sia questa scoperta rappresenta un grosso passo in avanti. In effetti, il prototipo, che costa circa 2mila euro per kW di potenza e funziona con un grammo di nichel, potrebbe essere un’altra importantissima via per ottenere energia pulita.