Foto: Lo Sbarco in Lombardia -Cascinet © Davide Aiello
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Un progetto di Bardha Mimòs

13 quartieri coinvolti per un totale di 200 eventi in 10 giorni

Dal 31 maggio al 9 giugno – Milano

Il FringeMI Festival, rassegna diffusa di spettacolo dal vivo, si terrà dal 31 maggio al 9 giugno 2024. L’iniziativa, ideata e coordinata da Bardha Mimòs, è giunta alla sua sesta edizione e si svolgerà in 13 quartieri della città di Milano con 75 spazi per oltre 200 eventi.
La novità principale di quest’anno, oltre al coinvolgimento di nuove zone di città e all’aumento del numero di spettacoli, è l’espansione temporale del festival. Quattro giorni in più per animare la città e prendersi nuovi spazi.
FringeMI inaugura il 31 maggio, a partire dalle 19.30, presso il Nuovo Armenia di Dergano con una serata speciale a ingresso libero. Si comincia con lo show Fantastico, format di successo in bilico tra nonsense e follia, in cui il frontman Lorello, facendo il verso ai grandi varietà degli anni ’80, porta sul palco numerosi ospiti. A seguire, direttamente dal Thessaloniki Fringe, dj-set con Mr. Collage: musica elettronica e proiezioni.

Gli spettacoli del FringeMI sono disseminati in luoghi non strettamente teatrali: bar, locali, due ostelli, due studi d’artista, un cinema, quattro librerie, due biblioteche,  un hotel di lusso, la sede di una casa editrice, tante cascine, qualche ristorante e perfino un mercato comunale coperto, una falegnameria e la sede di una RSA.

Riprendere possesso degli spazi della città è peraltro una spinta necessaria, e quindi molti eventi sono realizzati anche in luoghi aperti alla cittadinanza: parchi, anfiteatri, piazze, aree strategiche sottratte al traffico, mercati rionali e cortili di condomini.
Eventi per tutti i gusti: nuova drammaturgia, rimando ai classici, prosa, performance, teatro di narrazione, teatro-canzone, stand up e musica, ma anche spettacoli per famiglie, presentazioni di libri, una tavola rotonda sullo spettacolo dal vivo nei luoghi ai margini, buskers, diversi spettacoli itineranti a piedi e uno anche in bicicletta! Per scoprire Milano e riappropriarci degli spazi della città.

LA CITTÀ PARLA
La scoperta di Milano, la curiosità per i luoghi nuovi e l’utilizzo della cultura come metodo di indagine della realtà sono nel cuore del festival fin dalla prima edizione.
Nel programma troviamo numerosi spettacoli itineranti e in particolare il primo evento che inaugura FringeMI, sabato 1 giugno, ha un forte valore sociale e politico: vuole portare la forza dirompente delle biciclette nelle strade della città. Il campione e la zanzara di Faber Teater, raccontando la storia di Coppi e della zanzara che lo ha ucciso, si snoda per le vie della città e il pubblico assisterà alle varie tappe a bordo della propria bicicletta, per riprendersi lo spazio che molto spesso a ciclisti e pedoni viene negato.
L’idea di “abitare” i luoghi del quotidiano è alla base di Steli, di Stalker Teatro, un intervento urbano interattivo, un gioco emozionante adatto a tutto il pubblico, che creerà un’originale costruzione scenica: un’architettura ambientale essenziale, colorata e partecipata (8 giugno, luogo da definire).
Milano si trasforma e le sue contraddizioni a volte ci spiazzano, Milano bella d’addio, organizzato da Yourban e TempiDiversi, è un percorso di narrazione poetica partecipata sulla città che cambia e sul cambiamento delle relazioni all’interno della città, a partire da uno dei luoghi simbolo della trasformazione di Milano: NoLo.
Un altro luogo di forte trasformazione è San Siro dove mare culturale urbano organizza e coordina numerose azioni sul quartiere. Un concerto presso il mercato agricolo in piazza Cenni, incursioni teatrali nei mercati via Paravia e Osoppo e una sfilata solidale in collaborazione con Azione Solidale, presso Cenni di Cambiamento: in passerella le autoproduzioni realizzate durante il laboratorio solidale.
Dress code pigiama invece per affrontare La parata dei sogni, organizzata in Martesana: una camminata festosa in pigiama, ovvero “il costume dei sogni”, per raggiungere RSA San Francesco D’Assisi dove si svolgerà lo spettacolo Gli amori difficili, un incontro tra generazioni accompagnato dalle avventure di Calvino, viste dagli occhi di sognatori e sognatrici over 70. Evento di comunità del progetto Gli Amori Difficili, realizzato con il contributo di Fondazione Cariplo.
Dopo il successo della scorsa edizione, tra le vie di Villapizzone, torna Sulle tracce di Majorana (6, 7, 8 giugno con partenza da Spazio Polline), una performance audioguidata realizzata da La Confraternita del Chianti e Karakorum Teatro. Non è una visita guidata, né un podcast: richiede la partecipazione dello spettatore, chiamato a risolvere un vero e proprio rompicapo del ‘900. A Ortica invece l’associazione OrMe – Ortica Memoria, in collaborazione con il collettivo artistico Orticanoodles e Succo d’Arte, presenta il walkie-talkie teatrale 20134 che se mi guardi da lontano mi vedi il volto, che se mi guardi da vicino mi vedi l’anima: una camminata guidata tra i murales di Ortica, per raccontare un’Ortica insolita, a cavallo tra realtà e visione.
La riflessione su come vivere le città in Sopra i tetti… profumo di fiori, del Teatro del Buratto e messo in scena nell’Anfiteatro antistante, viene dalle bambine e dai bambini; nello spettacolo si racconta che la città deve essere “restituita” alle più piccole e ai più piccoli, non solo gli spazi a loro dedicati, ma dovunque: rivedendo le priorità, favorire l’andare a piedi, per conoscerla meglio e in sicurezza, ampliare gli spazi verdi, gli spazi di aggregazione, aumentare le aree verdi (8 e 9 giugno, Anfiteatro Maciachini a Dergano)
Nella sede di Fondazione Feltrinelli, centrale rispetto a tutti gli altri quartieri, andrà idealmente in scena uno spettacolo in cui la città svolge il ruolo di protagonista. In Still Night di Silvia Mercuriali, ispirato alle Città Invisibili di Italo Calvino, lo spettacolo assegna alla città in cui si svolge il ruolo di protagonista e varia a seconda del luogo dove viene ospitato.

FRINGEMI: PROGRAMMA UFFICIALE + FRINGE EXTRA
Gli eventi in programmazione al FringeMI 2024 sono circa 200, molto diversi tra loro, con lo scopo programmatico di interessare un pubblico quanto mai trasversale e variegato.
Il programma si divide tra programma ufficiale e Fringe Extra. Il programma ufficiale è composto da 17 spettacoli che si ripetono per 5 sere consecutive, dal 4 all’8 giugno. Sono gli spettacoli scelti tra i quasi 300 video arrivati tramite una call internazionale. Questi spettacoli saranno votati ogni sera dal pubblico: il vincitore avrà la possibilità di essere inserito nella programmazione del Teatro Elfo Puccini di Milano. Il Fringe Extra raccoglie altri spettacoli, performance e incontri che si svolgono in diversi luoghi dei quartieri, spesso con la partecipazione diretta dei suoi residenti.
La questione ambientale, il greenwashing, i problemi generazionali, mixati a ironia, impegno e musica, questo è Ecologia Capitalista, in scena nell’Auditorium di Fondazione AEM dal 4 all’8 giugno, per scoprire perché Dio non fa la differenziata. La lotta al buonismo è anche al centro di Funerale all’italiana, un meccanismo dissacrante di Alice Sinigaglia e Benedetta Parisi, in scena dal 4 all’8 giugno a mare culturale urbano.
La riflessione politica – programmaticamente – senza retorica è al centro del lavoro di un artista come Max Collini, che torna sul palco del FringeMI con il suo nuovo reading Storie di antifascismo senza retorica, il 2 giugno, Festa della Repubblica, presso il giardino di ArteMadia.
L’ironia e la riflessione generazionale sono al centro di DUE – Canto di balene per pinguini soli della compagnia Banikola, spettacolo finalista del Premio Scenario 2023 (dal 4 all’8 giugno, Cascina Cuccagna, new entry FringeMI 2024): riflessioni amare sulla fine di una storia, portate in scena con lucidità e ironia.
Stone di Carmen Pellegrinelli è liberamente tratto da Stone Butch Blues di Leslie Feinberg. Laura Mola porta in scena la figura di Jess, stone butch che non si sente di appartenere a nessuno dei due generi negli anni della nascita del movimento LGBTQIA+. In scena dal 4 all’8 giugno presso il ristorante Dulcis In Fundo.
Un grande prova d’attrice, dal 4 all’8 giugno presso Nuovo Armenia, è quella di Angela Ciaburri in Chilometro 42 la storia della vita di Kathrine Switzer, la prima donna nella storia che abbia mai corso una maratona. Un’altra storia vera e di denuncia è quella di Viva Sara Viva di Claudia Fontana, spettacolo di narrazione che racconta la storia di Sara, vittima di violenze (dal 4 all’8 giugno presso la Biblioteca di Baggio). Nel programma di Ortica, il 2 giugno presso San Faustino 5, Il mio segno particolare, tratto dall’omonimo romanzo di Michele D’Ignazio, racconto autobiografico e ironico sulla sua vita passata convivendo con un nevo congenito gigante. E poi ancora, a cavallo tra temi sociali e comicità, Monica Faggiani con un doppio appuntamento presso la Bottega d’arte di Samira Zuabi (AAA il 31 maggio e Quel che resta il 6 giugno).
Stand-up e comicità la fanno da padrone nel palinsesto del Festival. Contiamo tre one-woman show nel programma ufficiale: Meri Folli è Parzialmente stremata sul palco di CasciNet (4-8 giugno), Sofia Gottardi con One disagiata show sul palco del Tranvai (4-8 giugno), un vero e proprio tram ATM trasformato in bar vicino alla Martesana, Meglio un bidet oggi che un attico in Francia domani di Altea Bonatesta è sul palco di U/N in Piazza Napoli, nuovo locale entrato quest’anno nella mappa del festival (4-8 giugno). Ma ricordiamo anche State comedy con Corinna Grandi e Mario Raz e Andrea Pellizzoni, presso Impronta Birraia (3 giugno) e poi l’immancabile e storica serata Mercomedy, La stand-up del Ghe organizzata da Matteo Russo ed Edoardo Confuorto (ArteMadia, 5 giugno).
La comicità, ma in forma poetica è la protagonista di un genere di spettacolo dal vivo che sta prendendo fortemente piede, la slam poetry. Presso lo spazio WEMI di via Rizzoli Mia mamma fa il notaio ma anche il risotto di Filippo Capobianco, campione italiano di poetry slam, dal 4 all’8 giugno.
L’unione tra comicità e psicologia serpeggia in questi titoli ed è del tutto esplicitata in Tutti bene ma non benissimo, prima milanese per Daniele Vagnozzi (Hotel Ramada Plaza, 2 giugno). In prima nazionale debutta al FringeMI il Guerrin Meschino di Alessandro Ciacci, stand up comedian già stato ospite di FringeMI nel 2023, che si cimenta quest’anno (1 giugno ad ArteMadia) nella narrazione delle mirabolanti vicende cavalleresche di Guerrino, il risultato è una sarabanda caleidoscopica, raffinata e popolare.
Il desiderio di portare sul palco i grandi autori, studiati sui banchi di scuola, accomuna tre spettacoli in scena dal 4 all’8 giugno: I promessi sposi di Carlo Decio (presso Spazio Polline, nel passante ferroviario di Villapizzone), Generazione Pasolini di Marta Bulgherini (presso Alibi, locale da poco aperto in zona Martesana) e soprattutto Dandy Alighieri, teatro-cabaret in cui i due attori, Filippo Capparella e Giacomo Tamburini, accompagnano il pubblico, come Virgilio e Dante, tra le bolge di un inferno comico e goffo in cui i personaggi della letteratura che man mano incontrano vengono stravolti rendendoli esilaranti. Lo spettacolo va in scena in un nuovo palco del Fringe di Cistà: il mercato comunale di piazza Andrea Fusina.

IL FRINGE E LA MUSICA
La musica, di tutti i tipi, si intreccia con il teatro in moltissimi spettacoli del FringeMI. C’è il reggae di Duane Forrest che, direttamente dal Canada, racconta la storia della vita di Bob Marley Bob Marley: how reggae changed the world, invitando il pubblico a cantare insieme e a immergersi nei ritmi contagiosi della sua musica, dal 4 all’8 giugno presso Ostello Bello Grande. Concerto (4-8 giugno, Ligera) invece è “uno spettacolo teatrale che sogna di essere una performance musicale”. Il lavoro muove da una raccolta di sogni di conoscenti, trascritti e trasformati in canzoni. I due performer in scena inseguono il loro stesso sogno: quello di essere cantanti, anche solo per il tempo di uno show.
C’è moltissima sperimentazione musicale dentro RAP (Requiem Al Poeta) di Pouria Jashn Tirgan e Emanuele Fantini. L’ultima preghiera a un defunto diventa un moderno concerto che attraversa musica rap, spokenword e spoken music. I due performer, che riportano alla mente i becchini di Amleto, vivono un flusso continuo dove parole e musica scorrono senza mai fermarsi. In scena dal 4 all’8 giugno sul palco del GhePensiMI a NoLo.
La musica popolare nostrana e di altri paesi è protagonista dello show di Camilla Barbarito, Sentimento Popolare, presso la Biblioteca di Baggio (5 giugno). Raffaele Kohler fa il bis nel programma del FringeMI: Kohler e gli Slide Pistons suonano al Villaggio Barona il 1 giugno e al Meneghino l’8 giugno, con un unico imperativo: farvi ballare. Sempre il 1 giugno al Villaggio Barona Sing and Rejoice col Coro Incontrotempo, una formazione corale mista composta da circa 30 elementi, per un concerto che passa dal gospel, spiritual, standard jazz, pop e swing. Il 5 giugno a SpazioPontano35 un evento in collaborazione con Terra Amara, Michelangelo Vood, che con il suo nome rievoca la natura e i boschi di Rionero In Vulture in cui è nato, porta al FringeMI un concerto potente, malinconico e romantico. A proposito di romanticismo: “preparate fazzoletti per le lacrime e fiale di insulina” questo ci consigliano i Duduliny Trio per affrontare il loro concerto di “canzoni coccolose, dolcine e strappalacrime” provenienti da diverse epoche l’8 giugno a CasciNet.
Tra musica e prosa, per chi ama sognare a qualsiasi età: I Meravigliati di Antonio Catalano con Matteo Curatella (Scamamù, 8 giugno) e Più su di quaggiù di Andrea Robbiano (Parco ex-Armenia Films, 8 giugno). Una lezione di psicologia cantata è invece quella di Chiara Claudi in Manuale di sopravvivenza – sulla felicità (Hotel Ramada Plaza, 3 giugno).

FRINGE POETRY
La poesia serpeggia nei palinsesti dei vari quartieri del festival: recitata, improvvisata, commentata e suonata, ogni occasione è buona per accostarsi a questo genere poetico.
Sicuramente precursore nel portare la poesia fuori dalle “segrete stanze” in cui era relegata è Il Menù della Poesia che torna al FringeMI portando in bar e bistrot incursioni e degustazioni poetiche. Vincenzo Zampa, sempre del gruppo del Menù della Poesia, accompagnato dal basso elettrico di ANSIAH. debutta, in prima nazionale, l’8 giugno presso il giardino di ArteMadia, con Poesie dal basso.
Il 6 giugno sul palco di SpazioPontano35 di poesia si parla: Lorenzo Maragoni, campione di Poetry Slam e l’attrice Valeria Perdonò si interrogheranno sul ruolo sociale e letterario della poesia in una perfomance teatralizzata e inedita.
A Villaggio Barona il 2 giugno saranno diversi gli appuntamenti dedicati alla poesia: Poesia in piazza la mattina del 2 giugno, e nel pomeriggio Paolo Pasi tra canzoni e poesia mette in scena il suo Diario di un disadattato.
Erika Urban, presso la Bottega d’arte di Samira Zuabi, vi invita a un viaggio erosgastonomico con Poesie sessualmente trasmissibili, in una serata condita di poesie e ricette (2 giugno). In un altro studio d’artista, questa volta a Cistà – Città Studi Acquabella, presso lo studio di Marta Mez va in scena lo show di Ciccio Rigoli, “un insieme di stand up comedy, poetry slam, canzoni fatte male e twerking”.
Si conclude il palinsesto poetico con un late show: Black in ⁄ Black out in cui Nicolas Cunial con le sue poesie e grazie all’uso della musica ha in mente una missione precisa: farvi ballare durante un terremoto. La performance è programmata per sabato 8 giugno, alle ore 23.30, presso l’Ostello Bello.

FRINGE KIDS
Ci sono tantissimi eventi per bambine e bambini di tutte le età disseminati, nel palinsesto di FringeMI. Un’attenzione alle giovani generazioni che porta a scoprire nuovi modi di intrattenimento: a Baggio ci sarà Ludobus con giochi del passato e dalle tradizioni e culture del mondo, angoli ludici per i più piccoli e giochi di strategia per i più impegnati, giochi per bambine e bambini dai 0 ai 99 anni, per tutto il pomeriggio del 7 giugno.
A Barona si fanno le cose in grande il 2 giugno, con I grandi giochi: giochi classici come il tangram, gli scacchi giganti, la dama, il domino e lo shanghai costruiti in grandi dimensioni per i luoghi aperti. Sempre il 2 giugno bambine e bambini saranno impegnati in una caccia al tesoro ecologica, con la guida dell’aliena Ronfella, alias l’attrice Rossella Raimondi.
Le storie hanno davvero dei super poteri: ce lo raccontano bene alla Libreria Brioschi di Cascina Cuccagna, sabato 6 giugno, con la lettura de Il superpotere delle storie!
A Dergano Fringe il palinsesto dedicato anche al pubblico più giovane è molto fitto, per i più piccoli ci sono le Bollerine, con la loro fabbrica delle bolle, presso il parco ex-Armenia Films il 7 giugno.

FRINGE SCHOOL
I ragazzi e le ragazze, chi studia e chi insegna, sono nel cuore degli interessi di FringeMI. Con grande piacere si inaugura la collaborazione con il Laboratorio Permanente di Teatro Franco Parenti e Associazione Pier Lombardo. Le allieve e gli allievi, under 25, proporranno il primo studio dello spettacolo Altrimenti scompaio, presso le corti di BIG, Borgo Intergenerazionale di Greco. Ortica Fringe ospiterà, presso CasciNet, il musical Il giorno più bello della nostra vita creato da giovani dai 15 ai 24 anni grazie al bando MusicaMi della Fondazione di Comunità, a cura di PaT – Passi Teatrali aps. Nel Teatrino del Parco Trotter andrà in scena lo spettacolo della 4C della scuola primaria, e in via Beroldo, area da poco pedonalizzata, Circe degli studenti della 1C del Liceo Carducci.

TAVOLA ROTONDA: AI MARGINI SUCCEDONO COSE
FringeMI apre per la prima volta un momento di riflessione, dedicando un intero pomeriggio, quello di giovedì 6 giugno, a un confronto su quello che da tempo sta accadendo nell’ambito delle arti performative, in territori marginali delle metropoli, una volta chiamati, con una certa nota di disprezzo “periferie”. Attraverso il racconto di case history di eccellenza culturale e interventi pubblici e privati in zone marginali delle metropoli e di eventuali influssi positivi e osmosi della creatività culturale sulla rigenerazione urbana, si vuole ragionare su quanto è accaduto e sta accadendo in Italia, confrontare idee e risultati e immaginare possibili futuri scenari. Non a caso il luogo dell’incontro è mosso, uno degli spazi-simbolo della più recente rigenerazione urbana a base culturale. Il titolo scelto per questa tavola rotonda è “Ai margini accadono cose” una frase con cui nel 1948 il giornalista scozzese Robert Kemp evidenziò quanto stava accadendo alla periferia di Edimburgo, dando il nome (“margini” è la traduzione di “fringe”) a quello che da quel momento in poi sarebbe stato chiamato Fringe Festival.

FRINGEMI – LA STORIA
Il FringeMI Festival è una rassegna di spettacolo dal vivo, multidisciplinare, che si svolge in spazi non teatrali della città di Milano. È strutturato secondo una formula “Fringe”, cioè senza un tema specifico, senza una vera e propria direzione artistica, con varietà di toni, stili e linguaggi, libertà espressiva, uso di spazi non convenzionali e vicinanza con gli spettatori.

  • FringeMI nasce nel 2019 come NoLo Fringe Festival, organizzato da Bardha Mimòs ETS, il cui direttivo è composto da professionisti dello spettacolo dal vivo e dell’organizzazione eventi. Dal festival di NoLo, area particolarmente attiva e multietnica alla periferia nord-est della città, in pochi anni diventa un festival cittadino, con il coordinamento di Bardha Mimòs e la co-organizzazione di enti e associazioni dei vari quartieri milanesi, e nel 2022 cambia nome in FringeMI.
  • Il Festival nelle sue cinque edizioni ha coinvolto più di 150 compagnie, con 500 repliche totali in 70 palchi diversi, un pubblico totale di quasi 20.000 persone e attenzione crescente di stampa, operatori e istituzioni, diventando una delle più importanti rassegne milanesi di teatro indipendente.
  • Fra gli obiettivi del Festival ci sono: invadere i quartieri con spettacoli multidisciplinari di qualità, offrire una vetrina alle compagnie teatrali professioniste che vi partecipano, agire come motore di sviluppo per un nuovo pubblico, creare occasioni di convivialità e inclusione sociale, fornire un impatto positivo alle attività della zona. In poche parole: rigenerazione urbana, impatto economico, innovazione culturale.

FRINGEMI E ACCESSIBILITÀ
Anche quest’anno FringeMI Festival si è impegnato a lavorare sull’accessibilità: un percorso a lungo termine, che non si esaurisca ma che possa continuare negli anni futuri.
Ci si è dunque concentrati su alcuni aspetti dell’accessibilità, con la consapevolezza di essere solo all’inizio di un processo che richiede cura e costanza.
Come lo scorso anno il festival ha avuto il supporto di Associazione Culturale Fedora, che promuove l’accessibilità in ambito culturale offrendo percorsi di formazione e sensibilizzazione.
Grazie a Fedora sono stati identificati nel festival due momenti accessibili:

  • Una replica di uno spettacolo del programma ufficiale sarà accessibile per i sordi segnanti grazie alla presenza dell’interprete LIS e per i sordi non segnanti grazie a un particolare sistema di sovratitolazione.
  • Lo spettacolo Macbeth (3 giugno, presso lo studio dell’artista Mataro da Vergato) per la sua stessa natura è accessibile a persone non vedenti perché mette tutti sullo stesso piano. La nostra associazione collabora nella realizzazione di eventi accessibili alle persone con disabilità con Abilitando Onlus. Da qui – racconta Luca Zilovich, regista dello spettacolo – ha preso il via l’idea di uno spettacolo che consentisse a tutti, persone con disabilità visiva e non, di fruirne alla pari. In una società dove è tutto immagine abbiamo ragionato in controtendenza, chiedendo al pubblico di riprendersi l’immaginazione.

FRINGE GREEN – SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE COME FATTORE CREATIVO
Il rispetto per l’ambiente è nel cuore del Festival fin dal primo anno. Fin da subito era chiaro che anche gli eventi culturali non sono esenti dalla produzione diretta e indiretta di inquinamento, per questo il festival si impegna da un lato ad adottare sistemi a basso impatto su tutti gli aspetti che riguardano l’evento, dall’altro ad adottare soluzioni concrete che possano essere di ispirazione per altri eventi.
Per questo motivo FringeMI Festival riduce il consumo di carta del 90%. L’unico materiale promozionale che il pubblico troverà in giro per Milano sarà un segnalibro in cartoncino riciclato, utile, riutilizzabile, con un QRcode che rimanda al programma del festival.
Per caratterizzare la presenza del Festival, e del suo color fucsia, in location che sono anche molto distanti fra loro, anche quest’anno ci sarà la collaborazione con ilVespaio, start up per la produzione di merchandising a partire dagli scarti di produzione e i rifiuti di aziende ed eventi. La struttura che il Vespaio ha proposto si chiama Taca Lì ed è perfetta perché autoportante, leggera, facilmente trasportabile e montabile e soprattutto totalmente in plastica riciclata. Ma se la creatività è quella de ilVespaio lo sforzo è stato collettivo: sono infatti stati attivati nove punti di raccolta di tappi di plastica ed è grazie alla collaborazione degli abitanti dei quartieri che la plastica raccolta è stata abbastanza per costruire i giunti del Taca Lì. I tappi raccolti sono stati poi tritati e fusi, attraverso speciali macchine per il riciclo, e infine trattati con la tecnica di Precious Plastic che ha portato alla creazione dei giunti che tengono insieme le strutture degli allestimenti presenti in tutti i palchi del programma ufficiale del FringeMI. Gli allestimenti così realizzati verranno poi smembrati per poi essere riutilizzati per altri eventi, oltre che per i futuri allestimenti di FringeMI.

13 QUARTIERI E I LUOGHI COINVOLTI
FringeMI Festival quest’anno coinvolge tredici quartieri. Si aggiungono alla mappa: Giambellino Lorenteggio Fringe organizzato da I Distratti, San Siro Fringe organizzato da mare culturale urbano, Barona Fringe organizzato a Villaggio Barona dalla Fondazione Attilio e Teresa Cassoni, Calvairate Fringe diventa Calvairate Romana Fringe, unendo i due quartieri limitrofi di Calvairate e Porta Romana, organizzato da Cascina Cuccagna. Si riconfermano NoLo, Martesana, Cistà Città Studi – Acquabella, Ortica, Dergano, Villapizzone, Baggio, Parco Lambro e Fondazione AEM.
A NoLo, in cui il festival è nato sotto il nome di NoLo Fringe, è ormai un appuntamento fisso dal 2019. Vengono riconfermati i palchi storici del GhePensiMI cuore della vita notturna del quartiere, l’affascinante Tranvai, un vero e proprio tram ATM trasformato in bar, il ristorante Dulcis in fundo, il giardino “segreto” di ArteMadia, il Parco Trotter, il giardino dell’elegante Ramada Plaza Hotel, un ostello (Ostello Bello vicino alla Stazione Centrale), lo studio dell’artista Mataro da Vergato, la libreria NOI, mosso, la Salumeria del Design, Genè. Si aggiungono Spazio Pontano35, luogo molto conosciuto dagli appassionati di jazz, che nei giorni del Fringe sperimenta nuove arti, i bar Edolo Cafè, L’ultimo metrò, la nuova apertura Don’t Tell Mama e poi due spazi aperti a tutta la città come l’area pedonale “rubata” al traffico di via Beroldo e il cortile del condominio di via Padova 36.
Il quartiere Martesana quest’anno amplia moltissimo la sua area di intervento, da una parte i locali della vita notturna: il rinnovato Ligera su via Padova, Radici e la new entry Alibi, ex officina meccanica, oggi spazio polifunzionale che ospita interessanti concerti e talk. Dall’altro lato i luoghi sociali aperti del quartiere animano il Martesana Fringe: l’RSA San Francesco d’Assisi, affacciata su Piazza Piccoli Martiri, l’Anfiteatro della Martesana, il nuovo spazio polifunzionale Mart-out, il cortile di BIG, il borgo di Greco e per concludere il cortile di Stazione Radio, sede di un nuovo progetto da seguire con interesse.
Cistà è un acronimo che riunisce i quartieri di Città Studi e Acquabella, qui lo spettacolo del programma ufficiale verrà ospitato nel Mercato comunale coperto di Piazza Andrea Fusina, un luogo affascinante che entra a far parte della mappa del Fringe da quest’anno. New entry anche il chiosco Fruit & Salad di Piazzale Susa e lo studio della pittrice Marta Mez. Si riconfermano poi Enoteca Scintilla e il pub Meneghino.
L’Ortica Fringe torna per il secondo anno, riconfermando uno dei palchi più grandi della rassegna: CasciNet, e la birreria Impronta Birraia. Si aggiunge all’elenco lo Spazio SanFaustino5, sede pulsante di numerose associazioni della zona, e, come location all’aperto, i murales di OrticaNoodles.
Nel quartiere Calvairate Romana, che unisce i due quartieri di Calvairate e Porta Romana, il centro del Fringe sarà Cascina Cuccagna, che ospiterà il programma ufficiale e le letture per il pubblico più giovane di Libreria Brioschi Cuccagna. Il FringeMI si riconferma a Madama Hostel, un ostello e bistrot dallo stile internazionale, al Bar Larg_o e, per la prima volta, raggiungerà il DopoTutto di via Muratori, la Biblioteca Comunale di Calvairate e l’esclusiva Terrazza Marcos, della casa editrice Marcos Y Marcos.
Giambellino Lorenteggio Fringe, è un nuovo quartiere della costellazione di FringeMI: si estende da Piazza Napoli, su cui affaccia U/N locale palco cucina e via Savona con il Cinema Mexico, per spingersi fino al Naviglio con Testami, ristorante all’interno della Canottieri San Cristoforo, alla libreria Gogol&Company e a La Bottega d’Arte di Samira Zuabi in via Giambellino.
San Siro Fringe, organizzato da mare culturale urbano, porta il festival naturalmente all’interno di Cascina Torrette, sede di mare, ma anche alla vicina Cascina Case Nuove, gestita da Fondazione Terzoluogo, presso Cenni di Cambiamento, progetto di housing sociale, nei mercati rionali di via Osoppo e di via Paravia, e nella Scuola di Musica Cluster.
A Dergano gli spazi interessanti non mancano e sono tanti a far parte della famiglia del FringeMI: il Nuovo Armenia, sede della festa d’inaugurazione e del programma ufficiale, Rob de Matt, locale che coniuga cucina e attenzione al sociale, la libreria Scamamù, il birrificio La Ribalta e poi ancora – new entry – Polignum, un’officina di restauro di mobili e oggetti lignei. C’è anche un’incursione nel vicino quartiere Bovisa con il nuovo inserimento della storica Scighera. Non mancano gli spazi all’aria aperta come il Parco di ex-Armenia films, davanti agli storici studi cinematografici di inizio ‘900, l’anfiteatro a gradoni di via Imbonati e per finire gli spazi del condominio ALER di via Belinzaghi.
A Villapizzone Fringe si arriva con il passante ferroviario e per vedere gli spettacoli non serve risalire in superficie: c’è Spazio Polline nel sottopassaggio. Si riconferma FringeMI a Baggio, per il secondo anno nella Biblioteca di Baggio e per la prima volta al Centro Socio Educativo Gerico, per persone con disabilità. Per la prima volta FringeMI arriva a Barona negli spazi aperti alla cittadinanza di Villaggio Barona. Parco Lambro Rizzoli Fringe porta per la prima volta gli spettacoli del programma ufficiale nello Spazio WEMI di via Rizzoli.
FringeMI Festival torna anche nella sede di Fondazione AEM, una storica sottostazione elettrica situata nel cuore di piazza Po, parte attiva nella promozione dello sviluppo sociale e culturale della città.
Per concludere, alla costellazione del FringeMI si aggiunge Fondazione Feltrinelli, che ospiterà uno spettacolo che idealmente vuole essere una riflessione sulla città.

ORGANIZZAZIONE DIFFUSA – I QUARTIERI
FringeMI Festival rappresenta una formula di organizzazione diffusa che ha caratteri di innovatività. L’idea base, infatti, è che in ogni quartiere in cui si dispiega il programma del festival l’organizzazione sia in capo a un organismo che normalmente opera e lavora in quella zona; in questo modo si ottiene un reale ancoraggio al territorio, una scelta dei palchi e anche della tipologia di spettacoli che siano coerenti con i bisogni dei cittadini di quel territorio, senza il rischio di avere cattedrali nel deserto o di creare una specie di colonialismo culturale, conclusioni che porterebbero a effetti contrari rispetto ai valori del progetto.
La necessità di organizzare una porzione, spesso rilevante, del festival comporta, da parte di ognuno degli enti con sede nei vari quartieri, un’importante assunzione di responsabilità che in qualche caso diventa una forma di vero e proprio capacity building, svolto sul campo e con il coordinamento di Bardha Mimòs, cioè l’ente che nel 2019 ha ideato la manifestazione, e che continua comunque a organizzare la parte del festival che si svolge a NoLo.
Si ottiene in sostanza un duplice scopo: quello di valorizzare competenze e capacità di organismi che lavorano nei territori e a contatto con i loro cittadini, e quello di avere eventi in location-cardine delle trasformazioni e delle rigenerazioni urbane, spesso conoscibili soltanto da chi normalmente ci vive o ci lavora.

FRINGEMI NETWORK: UNA VETRINA DI NUOVE PRODUZIONI
Uno degli scopi principali di un Fringe Festival è quello di essere vetrina di produzioni di artiste, artisti e compagnie giovani o poco note, e di sostenerne e agevolarne la distribuzione. Lo spettacolo vincitore del festival, decretato dal pubblico, ha la possibilità di esibirsi presso il Teatro Elfo Puccini, dove, proprio nei giorni del festival, andrà in scena Mi manca van Gogh, spettacolo vincitore dell’edizione 2023. A partire dal 2023 viene costituita una rete internazionale di realtà “amiche” di FringeMI, che si impegnano a scegliere almeno uno spettacolo presentato a FringeMI da inserire nella propria stagione successiva, con formule e accordi da decidere fra le parti. L’obiettivo ultimo è quello di creare rapporti virtuosi, condivisione di buone pratiche e conoscenza reciproca, per favorire circuitazioni di spettacoli e di idee.
Al momento fanno parte del FringeMI Network: il Teatro Elfo Puccini di Milano, il Teatro della Tosse di Genova, il Teatro Trastevere di Roma, Modus di Verona, Gli Scarti di La Spezia, Retablo, associazione che organizza una stagione nei teatri del cremonese, la stagione di FuoriTraccia che porta il teatro in luoghi insoliti in Brianza, la rassegna Il Paese dei narratori a Verbania. Si aggiungono, all’interno del World Fringe Network, i Fringe Festival di Torino e di Salonicco.

GRAZIE
Anche quest’anno il FringeMI Festival può contare sul supporto e la vicinanza di diverse realtà partner che credono nel valore e nell’importanza di un progetto culturale così articolato e strategico per la nostra città.
Un dialogo proficuo che si manifesta nella reciproca fiducia e nella consapevolezza che lo scambio tra mondo imprenditoriale e artistico sia in grado di creare ricchezza per la comunità e per il territorio. Accanto alle istituzioni quali il Comune di Milano, i Municipi di zona e Fondazione Cariplo, un rinnovato ringraziamento è rivolto a Fondazione AEM che si riconferma palco ufficiale e partner del Festival per il secondo anno consecutivo, a Fondazione BPM che ha scelto di sostenere nuovamente FringeMI Festival, sposando l’idea comune che “la rivoluzione culturale” dal basso sia una leva di sviluppo e di rigenerazione vincente, a Trenord in qualità di nostro Travel Partner consolidato, oltre a KPMG e Borio Mangiarotti che saranno al nostro fianco nella certezza che insieme si possano raggiungere importanti obiettivi di sviluppo sociale, contribuendo al benessere collettivo. Infine, il nostro grazie va alle realtà che hanno scelto di sostenere la programmazione del quartiere dove operano: in particolare lo sponsor Opera Fiore, che gestisce una serra comunitaria e didattica presso il Villaggio Barona, sostiene gli eventi di Barona Fringe e Edilizia Acrobatica, che sostiene gli eventi di Martesana Fringe e ne condivide i valori di inclusione, solidarietà e cultura accessibile.

INFO
FringeMI Festival
MILANO – dal 31 maggio al 9 giugno 2023 – luoghi vari
info@fringemi.com

www.fringemi.com

Sul sito www.fringemi.com troverete le modalità di accesso per ogni evento.
la maggior parte degli eventi sono gratuiti ma comunque si consiglia la prenotazione.

ticketing partner DICE

Biglietti in promozione per gli abbonati Trenord, travel partner del FringeMI Festival

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