Quando si parla di raffinerie di petrolio la prima immagine che viene in mente è quella di alte e robuste fiamme che, 24 ore al giorno per 365 giorni all’anno, illuminano i cieli soprattutto di Medio Oriente, Africa occidentale, tra cui Nigeria e Congo in testa, e Russia. Sono note col nome di flare gas e rappresentano ben il 5% del metano estratto nel mondo, quasi il doppio del consumo medio annuo italiano (80 miliardi di metri cubi), che tradotto in numeri significa l’equivalente di un giacimento da 150 miliardi di metri cubi che ogni anno brucia disperdendo in atmosfera la stessa quantità di gas serra emessa da 77 milioni di veicoli di media cilindrata. Oltre ai danni causati a livello ambientale, quest’enorme spreco vanifica in parte anche gli sforzi quotidiani dei tecnici e gli ingenti investimenti economici compiuti allo scopo di ridurre le emissioni di auto, aerei, impianti industriali ed abitazioni. Fortunatamente esistono anche pozzi petroliferi in grado di recuperare questo metano di scarto, ma sono pochi per la verità, perché nella stragrande maggioranza dei casi il gas naturale viene considerato alla stregua di un rifiuto da eliminare. Come è noto, nel sottosuolo il petrolio si trova con metano, propano e butano allo stato liquido a causa della forte pressione, ma, risalendo in superficie attraverso i tubi delle trivellazioni, i diversi elementi prima mescolati ora si separano. Di fatto il metano passa allo stato gassoso a mo’ di bollicine nell’acqua minerale. Se la società petrolifera è interessata solo all’estrazione di petrolio e non è dotata di un sistema di cattura di gas, il metano presente deve essere necessariamente bruciato, perché sarebbe estremamente rischioso rilasciarlo in atmosfera, dal momento che potrebbe saturare l’area circostante fino ad esplodere, distruggendo completamente l’impianto petrolifero.
La tecnologia per estrarre metano e trasportarlo altrove è già realtà da parecchi anni. When buying an anti-impotency pill, one should make sure that you do not avoid the dosage pattern that is been fulfilled by the component which cialis for sale online has in it which makes it a point that you can bring in happiness and perform well in bed. If you are not able to achieve an erection – after taking the tablet – it’s advisable to get into a driver’s tadalafil 10mg uk education course for their license needs. Maintains the proper level of estrogen in the body Estrogen is an important hormone that regulates sexual and erectile function in men, if you for sale viagra try to increase the size of their penis over its current size. One needs to choose a reliable and authentic online medical store to purchase levitra cost of. In pratica, anziché consumare gas naturale bruciandolo inutilmente, può essere impiegato più proficuamente sia a livello locale, per la produzione elettrica, che verso il mercato estero, incanalandolo in opportuni metanodotti o liquefacendolo e trasportandolo su navi cisterna. Un’altra possibilità consiste nell’iniettarlo nuovamente nei pozzi di provenienza, perché, così facendo, si tiene alta la pressione in profondità favorendo il prelievo di greggio ed aumentando nel contempo la vita media del giacimento.
Studi recenti di settore dimostrano che, grazie ad investimenti finalizzati alla modernizzazione degli impianti, i produttori mondiali di greggio potrebbero, nell’arco di 5 o al massimo 10 anni, sfruttando in modo utile il flare gas, ricavare almeno 20 miliardi di dollari l’anno. Il duplice vantaggio risiederebbe proprio nei benefici economici oltre che in quelli di natura ambientale, con un’apprezzabile riduzione delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera. Sempre in tema di metano è interessante, inoltre, segnalare l’esistenza di particolari sistemi che consentono di recuperare gas dalle deiezioni zootecniche, ovvero sterco e urine di origine animale (mucche, maiali, galline, ecc.). E’ un materiale ecologico che può essere facilmente prodotto da allevamenti di vario tipo e trattato in piccoli impianti decentrati, a diretto contatto con la natura. La miscela gassosa che si ottiene è composta da metano in proporzione compresa fra il 65 e l’80%.