Giovedì 25 luglio 2013

Museo Cervi, Gattatico (Reggio Emilia)

SERATA DELLA STORICA PASTASCIUTTA ANTIFASCISTA

nel 70° ANNIVERSARIO della Caduta del Fascismo

Serata Conclusiva del Festival di Resistenza (3>25 luglio 2013)

Ore 19.00 > Aperitivo a Casa Cervi “Aspettando la caduta” con Dj Robert Passera

Ore 19.30 > Fondazione Teatro Due > letture in musica de “I miei sette figli”

di Alcide Cervi e Renato Nicolai

Ore 20.30 > Cena con la Storica Pastasciutta Antifascista, rievocazione della pastasciutta nel 70° Anniversario dalla caduta del fascismo

Ore 21.30 > La rete delle pastasciutte in Italia, collegamento streaming con le feste in svolgimento contemporaneo in tutta Italia

Ore 22 > Bebo Storti e la sua testimonianza di attore antifascista

Ore 22.30 > Cerimonia di Premiazione del 12° Festival di Resistenza

Ore 22.50 > Emilio Zucchi legge alcuni brani del suo poema “Le midolla del male”

Ore 23.00 > DJ Set Antifascista – Mark Bee

Nel 70° Anniversario della caduta del fascismo, giovedì 25 luglio 2013, ritorna, come da tradizione a Casa Cervi, la Serata della Storica Pastasciutta Antifascista, con un programma ricco di contenuti ed eventi speciali, tra cui spicca la conclusione del Festival Teatrale di Resistenza, in corso per tutto il mese di luglio.

Alla caduta del Fascismo, il 25 luglio del 1943, fu grande festa a Casa Cervi, come in tutto il Paese. Una gioia spontanea di molti italiani che speravano nella fine della guerra, nella morte della dittatura. La Liberazione verrà solo 20 mesi dopo, al prezzo di molte sofferenze. Ma quel 25 luglio, alla notizia che il duce era stato arrestato, c’era solo la voglia di festeggiare. A Campegine, i Cervi insieme ad altre famiglie del paese, portarono la pastasciutta in piazza, nei bidoni per il latte. Con un rapido passaparola la cittadinanza si riunì attorno al carro e alla “birocia” che aveva portato la pasta. Tutti in fila per avere un piatto di quei maccheroni conditi a burro e formaggio che, in tempo di guerra e di razionamenti, erano prima di tutto un pasto di lusso. C’era la fame, ma c’era anche la voglia di uscire dall’incubo del fascismo e della guerra, il desiderio di “riprendersi la piazza” con un moto spontaneo, dopo anni di adunate a comando e di divieti. Di quel 25 luglio, di quella pagina di storia italiana è rimasto poco nella memoria collettiva. Eppure c’è stato, in tutta Italia e in quella data, uno spirito genuino e pacifico di festa popolare: prima dell’8 settembre, dell’occupazione tedesca, della Repubblica di Salò. Prima delle brigate partigiane e della Lotta di Liberazione.

A settant’anni esatti da quella data di svolta, e da quella festa spontanea, l’Istituto Cervi vuole ricordare ancora una volta la ricorrenza di una delle date cruciali di quel tumultuoso 1943 con una serata festosa e popolare, ma anche ricca di contenuti e valori da riportare all’attualità.

Come da tradizione, la serata della Storica Pastasciutta è anche la serata conclusiva del Festival Teatrale di Resistenza, giunto alla 12^ edizione e promosso dall’Istituto Alcide Cervi in collaborazione con l’Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna, con il sostegno di Boorea e con il patrocinio dei Comuni di Reggio Emilia e Parma, della Provincia di Reggio Emilia e di Fondazione Teatro Due di Parma.

Ore 19.30 > Fondazione Teatro Due di Parma presenta “I miei sette figli” di Alcide Cervi e Renato Nicolai, con Tania Rocchetta, Paolo Bocelli e Cristina Cattellani, e con la partecipazione di Sidraco Codeluppi, musiche di Alessandro Nidi al pianoforte, a cura di Paola Donati. Al centro la voce narrante di Papà Cervi che comincia con la presentazione della sua numerosa famiglia, i suoi sette ragazzi. Il racconto di una serena quotidianità e di un sempre crescente impegno politico sino alla consapevolezza che la lotta partigiana è ormai l’unico modo di concepire l’esistenza in quel momento storico così travagliato. Sino alla tragica notte e all’epilogo in cui un padre, pur non trovando pace, è di nuovo consapevole che ‘il raccolto non viene da sé, bisogna coltivare e faticare, perché non vada a male’.

In collaborazione con Teatro Due verrà inoltre presentato, durante la serata, il Bando di Nuova Drammaturgia per il 70°: Teatro Documento 2014, per promuovere nuove scritture teatrali con particolare riferimento ai temi legati al 70° e alla vicenda specifica della famiglia Cervi.

Ore 20.30 > Cena con la Storica Pastasciutta Antifascista, rievocazione della pastasciutta a 70 anni dalla caduta del fascismo. Rispettandone ancora di più lo spirito popolare e genuino, per il Settantesimo, la pastasciutta di Casa Cervi ricalcherà la “ricetta originale” burro e formaggio. Per ricordare ancora di più “quando la pasta era in bianco, e le camicie no…”

Ore 21.30 > La Pastasciutta Antifascista diventa rete nazionale: collegamento in streaming con le feste in svolgimento contemporaneo in tutta Italia.

L’idea di “esportare” la festa della pastasciutta è nata quasi spontaneamente, a partire dalle tante realtà associative che sono in contatto con il Cervi in tutta Italia. Grazie all’impulso dell’ANPI nazionale, la rete delle pastasciutte antifasciste si è allargata, a macchia d’olio, in molte parti della penisola. L’ideale della pastasciutta del 25 luglio ha conquistato così altri territori, altre comunità che vogliono riproporre gli stessi ingredienti della serata di Casa Cervi: la festa per la caduta del fascismo, la pastasciutta, la rievocazione storica. prescription de viagra canada They are: medication and self care. cialis 10 mg navigate to these guys All you need to do is break the routine. One must disclose his entire past and present health history. buy cipla viagra With as many as 30 million men afflicted with viagra online without prescription ED also suffer through loss of confidence in their manhood. Anno dopo anno, la pasta in “onore dell’arresto di Mussolini”, è diventata (è il caso di dirlo) “virale”. In alcune contrade è già tradizione (Fosdinovo, Sasso Marconi ed altre), ma molti altri hanno risposto alla ricorrenza del 70° e all’appello di Casa Cervi per collegare regioni e città in questo ideale avvenimento diffuso, dalla vicina Parma a città di confine come Porzius (Udine). Un collegamento reale e visivo, che si realizzerà con la connessione in streaming di molte di queste feste con la Storica Pastasciutta del Museo Cervi, durante la serata del 25 luglio. Settanta anni dopo, così come la notizia della caduta del Regime nel 1943 contagiava di speranza tante comunità in tutta Italia, rivive una festa diffusa, un piatto di pasta dopo l’altro. Quest’anno (almeno a Casa Cervi) rigorosamente in bianco!

Ad oggi sono oltre 15 le feste gemelle di Casa Cervi, l’elenco (in espansione): Sasso Marconi (BO), Parma, San Giovanni in Persiceto (BO), Monticelli d’Ongina (PC)
Busto Arsizio (VA), San Marcello pistoiese (PT), Vicenza, Fosdinovo (MS), Porzius (UD), Grontardo (CR), Cardano al Campo (Va), Travaino (Va), Rezzato (BS), Verona, Oleggio (NO), Ceriale (SV), Caldarola (MC), Milano, Legnano (Mi) e i Circoli cooperativi lombardi.

Ore 22 > Bebo Storti, ospite della serata, attore e regista, protagonista di una testimonianza nata dal suo noto impegno antifascista con lo spettacolo: Mai Morti era il nome di uno dei più terribili battaglioni della Decima Mas”, che ha diviso, emozionato e commosso. Con una sorta di affabulazione nera, ripercorre la nostra storia recente attraverso i racconti di un uomo mai pentito, per riflettere su quanto – in Italia – razzismo, nazionalismo e xenofobia siano ancora difficili da estirpare. Durante la serata della Storica Pastasciutta, gli sarà affidato il ‘difficile’ compito di mostrarsi a nudo, attraverso una sorta di intervista/narrazione, nello spiegarci i sentimenti, gli umori, le impressioni, che hanno pervaso il suo essere militante antifascista, nel vestire la camicia di un repubblichino della XMas. Brani dello spettacolo, in forma recitativa, e il collegamento con le vicende delle reggiane, saranno l’occasione concreta per riaffermare, proprio da casa Cervi, che essere antifascisti oggi, significa continuare a vigilare, perché le conquiste non sono mai definitive.

Ore 22.30 > Cerimonia di Premiazione della 12^ Edizione del Festival di Resistenza: la Giuria – composta da Alessandro Averone, Lorenzo Belardinelli, Stefano Campani, Gigi Dall’Aglio, Mariangela Dosi, Carlo Ferrari, Jefte Manzotti, Remo Melloni, Valeria Ottolenghi, un rappresentante di “I Teatri” di Reggio Emilia e un rappresentante dell’Istituto Cervi – assegnerà il “Premio Museo Cervi. Teatro per la Memoria” alla Compagnia vincitrice del Festival, il premio alla Compagnia seconda classificata. Sarà inoltre assegnato, e consegnato dalla mani della Compagnia Quinta Parete di Casalgrande, il Premio del Pubblico, istituito quest’anno che verrà assegnato ad un terzo spettacolo. Il Premio del Pubblico ha coinvolto il pubblico nelle serate del Festival, sottolineando l’aspetto di aggregazione che ne costituisce una delle caratteristiche fondanti.

Alla premiazione, come conclusione delle serata, seguirà alle ore 22.50 la lettura, da parte dell’autore, de “Le midolla del male” poema storico-civile di Emilio Zucchi (Premio Toti Scialoja, Premio Lerici-Pea, Pemio Tarquinia-Cardarelli) sugli orrori commessi dai torturatori fascisti della banda Koch. Il poema, pubblicato nel 2010 da Passigli Editore, ha riscosso un grande e vasto successo di critica. Due mesi fa è stato pubblicato in traduzione inglese sulla rivista accademica americana ”Journal of Italian Translation” del Brooklyn College di New York, con il titolo ”The Marrows of Evil”.

Ingresso ad offerta libera.

INFO E PRENOTAZIONI:

Museo Cervi, via Fratelli Cervi, 9 – Gattatico (Reggio Emilia)

Tel. 0522. 678356 – fax. 0522 477491

info@istitutocervi.it

museo@fratellicervi.it

www.fratellicervi.it