Foto di scena: Trilogia dell’Estasi © Serena Nicoletti
Foto di scena: Trilogia dell’Estasi © Serena Nicoletti
Foto di scena: Trilogia dell’Estasi © Serena Nicoletti

30/31 maggio 2024
Auditorium Zubin Mehta (Firenze)

prima assoluta

Compagnia Zappalà Danza
L’APRÈS-MIDI D’UN FAUNE | BOLERO |

LE SACRE DU PRINTEMPS (trilogia dell’estasi)
regia e coreografia Roberto Zappalà

musica Claude Debussy/’L’après-midi d’un faune’ – Maurice Ravel/ ‘Boléro‘ – Igor Stravinskij/ ‘Le Sacre du Printemps’ – altre musiche AA.VV

danza e collaborazione Samuele Arisci, Faile Sol Bakker, Giulia Berretta, Andrea Rachele Bruno, Corinne Cilia, Filippo Domini, Laura Finocchiaro, Anna Forzutti, William Mazzei, Silvia Rossi, Damiano Scavo, Thomas Sutton, Alessandra Verona, Erik Zarcone

drammaturgia Nello Calabrò
scene e disegno luci Roberto Zappalà | costumi Veronica Cornacchini e Roberto Zappalà
realizzazione costumi Majoca | goatmask Giada Russo Art Atelier

una co-produzione Scenario Pubblico|Compagnia Zappalà Danza Centro di Rilevante Interesse Nazionale, Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino (Firenze), Centre Chorégraphique National de Rillieux-la-Pape (Lione), Fondazione I Teatri (Reggio Emilia), MilanOltre Festival (Milano), Teatro Massimo Bellini (Catania), in collaborazione con Fondazione Teatri di Piacenza e Fondazione Ravenna Manifestazioni con il sostegno di MiC Ministero della Cultura e Regione Siciliana Assessorato del Turismo dello Sport e dello Spettacolo dal Vivo

Roberto Zappalà affronta tre grandi composizioni classiche e per lui anche “sacre” che hanno segnato il percorso coreografico e musicale del secolo scorso. Un processo creativo lungo dieci anni che sottolinea il rispetto che il coreografo catanese ha per questi lavori e che oggi giunge a maturità per la messa in scena.

L’après midi d’un Faune, Boléro, Le Sacre du Printemps (trilogia dell’estasi) sono le tre creazioni che compongono un unico spettacolo, unite dal comune denominatore del linguaggio chiaro e selvaggio di Zappalà.

Lo spettacolo debutta in prima assoluta il 30 e 31 maggio all’Auditorium Zubin Mehta di Firenze, nel cartellone del Festival del Maggio Musicale Fiorentino, ed è una co-produzione Scenario Pubblico|Compagnia Zappalà Danza Centro di Rilevante Interesse Nazionale, Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino (Firenze), Centre Chorégraphique National de Rillieux-la-Pape (Lione), Fondazione I Teatri (Reggio Emilia), MilanOltre Festival (Milano), Teatro Massimo Bellini (Catania), in collaborazione con Fondazione Teatri di Piacenza e Fondazione Ravenna Manifestazioni. Un lavoro per 14 danzatori e 10 comparse che vedrà per le date catanesi al Teatro Massimo Bellini (6/13 ottobre) l’esecuzione dal vivo della musica a cura dell’Orchestra dello stesso Teatro, diretta da Vitali Alekseenok.

SCENARIO PUBBLICO / COMPAGNIA ZAPPALÀ DANZA
Via Teatro Massimo, 16 | 95031 Catania | ITALY
tel. +39 095 2503147 | fax +39 095 314684

info@scenariopubblico.com | info@compagniazappala.it

p.iva 04639410879 | pec: compagniazappala@pec.it

scenariopubblico.com

La sfida e la scommessa di questa trilogia è quella di trovare un nuovo immaginario che tenendo conto del passato, forte della maturità acquisita, personalizzi un mondo che ha già un potere evocativo immenso. Il lavoro sullo spazio è una componente fondamentale tanto che Roberto Zappalà crea un “dispositivo scenico” unico e valido per le tre composizioni musicali, che limita, amplifica, “modifica”, la danza.

Il primo spunto concettuale della creazione è ispirato ad un tragico fatto di cronaca accaduto durante una festa in una villa nella campagna romana agli inizi del 2021 sul quale si innesta un’evocazione dell’iconica sequenza della festa in Eyes wide shut di Kubrick; entrambi, episodio di cronaca nera e scene cinematografiche, vengono liberamente trasfigurate dall’immaginario visivo e coreografico di Zappalà.
La creazione è appunto realizzata in un set unico per tutte e tre i lavori.

Ne L’après midi d’un faune, (già rappresentato in forma di studio con un solo danzatore, negli anni passati) l’esclusione, il sentirsi estranei, il non potere o volere partecipare a una socialità forzata, quasi obbligata, ha una “via di fuga” in un erotismo sognato e vagheggiato, in parte onanistico; in Boléro, al contrario, l’inclusione, il vizio, la lussuria sono soggetti a una sessualità apparentemente libera ma in realtà sottomessa a una ritualità che prevarica sugli stessi partecipanti al rito; e, infine, ne Le Sacre du Printemps, la persecuzione e il sacrificio è collettivo e non individuale e sono parte integrante del rito che viene messo in scena.

Per citare il titolo di un vecchio film di Lelouch che si conclude appunto con le riprese del Boléro di Ravel/Béjart si tratta sempre di danzare con e per “gli uni e gli altri”.

L’accento come sempre è sulle relazioni umane, in particolare qui sui rapporti tra uomini e donne: negati, esaltati, violati in una “riflessione” coreografica sulle
derive della società contemporanea.

TOUR

30 e 31 maggio 2024
Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, Piazza Vittorio Gui, 1, Firenze

INFO: www.maggiofiorentino.com

Prima assoluta

24 e 25 settembre 2024
Teatro Elfo Puccini /Festival MilanOltre Milano

6/13 ottobre 2024
Teatro Massimo Bellini /Stagione di Opere e Balletti Catania

12 novembre 2024
Teatro Comunale, Bolzano

15 novembre 2024
Teatro Rossini, Pesaro

16 febbraio 2025
Teatro Municipale / Fondazione Teatri di Piacenza, Piacenza

19 febbraio 2025
Teatro Ariosto /Fondazione I Teatri, Reggio Emilia

22/23 febbraio 2025
Fondazione Ravenna Manifestazioni, Ravenna

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *