In data giovedì 25 gennaio ha avuto luogo all’Auditorium di Milano una Conferenza Stampa per la presentazione del nuovo Direttore Musicale dell’Orchestra Sinfonica di Milano: Emmanuel Tjeknavorian
Si apre la Conferenza (tra il pubblico, i musicisti dell’Orchestra Verdi) con i saluti di Ambra Redaelli (Presidente della Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico Giuseppe Verdi), di Francesca Caruso (Assessore alla Cultura della Regione Lombardia) e di Tommaso Sacchi (Assessore alla Cultura del Comune di Milano), in diretta video.
A seguire, una conversazione/intervista a cura del giornalista e conduttore televisivo Massimo Bernardini con Emmanuel Tjeknavorian, nominato Direttore Musicale a partire dalla Stagione 2024/ 2025.
Nel corso di questo interessante dialogo, non mancano “battute” di simpatica ironia e il giovane nuovo Direttore svela la sua personalità, nonché il suo indiscusso talento.
Ma chi è Emmanuel Tjeknavorian?
Di origini armene, nasce e vive a Vienna (che considera città della musica).
Suo padre Loris è compositore e direttore d’orchestra ed Emmanuel, fin da bambino, desidera a sua volta diventarlo.
Così, dopo una rapida e brillante carriera come violinista solista (già a 5 anni d’età suona il suo violino), nel 2022 esordisce come Direttore d’Orchestra.
I successi conseguiti sono innumerevoli. Vincitore del premio Opus Klassik, ha pubblicato diversi album; ma è anche un efficace comunicatore musicale col suo programma radiofonico mensile su Radio Klassik Stephansdom dal 2017.
Questa Direzione Musicale è la prima del suo percorso artistico, e infatti Tjeknavorian si dichiara «sopraffatto dall’emozione per questa nomina… è un po’ come il primo matrimonio»; ma le sue intenzioni sono chiare e lungimiranti: «attraverso un lavoro di dedizione e approfondimento continuo, io vorrei che l’Orchestra Sinfonica di Milano si imponesse sulla scena internazionale».
Visione, passione e coraggio sono gli strumenti attraverso i quali Tjeknavorian intende perseguire il suo obiettivo.
Promette di parlare fluentemente la lingua italiana nei prossimi mesi, scusandosi di non poterlo fare ora.
Definisce il percorso che lo ha portato qui «un viaggio lungo» e ne fa un racconto affascinante; si definisce un musicista “viennese”.
Dal novembre del 2022, quando per la prima volta venne a dirigere qui, ha sempre sentito il desiderio di ritornare a Milano.
«Ogni volta che atterro a Malpensa o a Linate, mi sento bene», afferma infatti. Costruire, creare, lavorare su un repertorio -insieme – (con colleghi, amici, solisti, direttori) è per lui fondamentale.
Alla domanda che gli si pone di «come avvicinare i giovani alla musica», Tjeknavorian risponde che è importante innanzitutto pensare a ciò di cui i giovani hanno bisogno, «a ciò che si aspettano da noi»; ma assicura che a tal fine è in programma un lavoro di dedizione e impegno.
Tjeknavorian è convinto che «la musica non ha età, come l’amore», aspettando tra il pubblico spettatori giovani e non più giovani.
Sul palco dell’Auditorium, in questa stagione, vedremo Tjeknavoriam venerdì 16 febbraio e domenica 18 febbraio, (con musiche di Richard Wagner e Richard Strauss), per “Amore in musica”.
Inoltre sabato 17 febbraio proporrà musiche di Smetana e di Dvoràk, con l’Orchestra Sinfonica Giovanile di Milano.
In questa stagione si celebrano i trent’anni della Fondazione e la scelta di Emmanuel TjeKnavorian contribuisce a darne splendore.