
Dalla nascita della bomba al terrore nucleare
a cura di Egidio Bertazzoni
con Gian Luca Margheriti
letture di Anna Bonel e Stefano Rombolà
Il 6 agosto 1945, alle ore 8:16 del mattino, il bombardiere americano Enola Gay lancia sulla città giapponese di Hiroshima la prima bomba nucleare della storia. In una manciata di secondi muoiono tra le 70 e le 80mila persone. Più del doppio seguiranno nei mesi e negli anni a venire. Quella prima terribile esplosione trascina l’uomo a forza nell’Era Atomica.
A progettare quell’ordigno sono stati i migliori scienziati di quegli anni, che riuniti assieme a Los Alamos, sotto la guida di J. Robert Oppenheimer, hanno dato vita allo strumento di distruzione definitivo. Oppenheimer, dopo il primo test atomico, capisce quello che ha realizzato: «Ora sono diventato Morte, il distruttore di mondi».
L’umanità non matura da subito il sacro terrore della bomba, forse perché i dati su quello che è accaduto prima a Hiroshima e poi a Nagasaki, sulla reale potenza della bomba, sugli effetti del fallout nucleare, vengono protetti dal segreto militare. Ma in seguito, soprattutto dopo il disastroso esperimento nucleare Castle Bravo dell’atollo di Bikini, datato 1954, nasce il vero terrore dell’atomica e la paura della bomba si impossessa del mondo, tanto che l’Era Atomica diventa l’Era dell’Isteria Atomica. E oggi, come ormai non succedeva da anni, questo terrore è ritornato ad essere di stringente attualità. E ad essere preoccupati facciamo più che bene, d’altronde, come ha detto Albert Einstein, «L’uomo ha inventato la bomba atomica, ma nessun topo al mondo costruirebbe mai una trappola per topi».
Domenica 30 marzo 2025 ore 19
Teatro LabArca
Via Marco d’Oggiono 1, Milano
MM2 S. Ambrogio – S. Agostino – Porta Genova MM4 De Amicis
bus 94 tram 2-9-10-14
Ingresso riservato ai soci
Ingresso unico 12 euro
+ tessera 5 euro per nuovi soci
Prenotazioni e tesseramento obbligatori a
prenotazioni@lab-arca.it