Trasposizione teatrale dell’omonima opera letteraria di Arthur Schnitzler, andata in scena al Teatro Menotti di Milano dal 14 al 17 aprile con la regia di Giancarlo Marinelli
Doppio Sogno di Giancarlo Marinelli fonde al suo interno anche quanto raccontato nel film Eyes Wide Shut, diretto da Stanley Kubrik, a sua volta ispirato allo stesso romanzo breve.
Dopo avere coricato per la notte la loro figlia, il dottor Fridolin e sua moglie Albertine si scambiano tutta una serie di confidenze, intime quanto scottanti, rispetto a tradimenti possibili, che però di fatto non si sono mai verificati. Tra di loro da lì in poi si innesca la gelosia al desiderio di ripicca alla reale attrazione nei riguardi di altre persone, ossessioni che li portano a un vortice in parte onirico e in parte reale. Alla situazione si aggiungono la chiamata del medico al capezzale di un importante personaggio, l’arrivo, o meglio l’apparizione in scena, della madre di lui, che nei confronti della nuora nutre una malsana competizione per il possesso del figlio, fino all’incontro con Nachtigall, compagno di università del dottore ma che ora suona a pagamento, dal piano-bar a feste per così dire segrete e ben oltre l’ambiguo (leggi: orge).
Tutti ingredienti che vanno a creare un impasto in cui, volontariamente, ogni personaggio vede sé stesso in una propria versione distorta, un doppelgänger, per tacere dei sogni reali che si alternano a una realtà sognante senza soluzione di continuità. Se da una parte il testo originale si stempera nel raccontare il rapporto di coppia soprattutto attraverso la difficoltà di amare ed essere amati, anche sotto il profilo della possibilità della paura dell’abbandono e del tradimento, anche carnale, la forza del racconto è nella rappresentazione dell’inquietudine, non soltanto dei due protagonisti. L’impressione che si ha da spettatori è che, per una precisa scelta drammaturgia, e registica, chi è in scena sia disperatamente alla ricerca di qualcosa che in realtà si trova soltanto nella sua mente, e per cui almeno all’inizio è disposto a giocarsi quasi tutto per poterlo conseguire.
Di contro, tuttavia, a un certo punto gli stessi attori della vicenda, complice anche l’ambiente decadente della Vienna degli inizi del ‘900, sembrerebbero tornare indietro rispetto ai loro propositi nell’attesa di una giusta punizione per i loro misfatti.
Cast di tutto rispetto, a partire dai protagonisti Ivana Monti, Caterina Murino, Ruben Rigillo e Rosario Coppolino, apprezzabile la riscrittura di cui sopra, e tutto sommato apprezzabili anche inserzioni contemporanee, da Winnie the Pooh ai Teletubbies (avete letto bene).
Giudizio: ***
PRODUZIONE COMPAGNIA MOLIÈRE
Con il Patrocinio di Regione Veneto
Doppio Sogno di Giancarlo Marinelli
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prima milanese
Con Ivana Monti, Caterina Murino, Ruben Rigillo, Rosario Coppolino, Andrea Cavatorta, Francesco Maria Cordella, Serena Marinelli, Simone Vaio, Carlotta Maria Mondana
Regia di Giancarlo Marinelli
Aiuto regia: Federica Soranzio
Scene: Andrea Bianchi
Costumi: Adelia Apostolico
Musiche: Roberto Fia
Light designer: Mirko Oteri
Milano, Teatro Menotti, via Ciro Menotti 11
Dal 14 al 17 aprile 2016
www.teatromenotti.org