In scena dal 28 febbraio al 5 marzo al Teatro Manzoni di Milano Don Chisciotte con Alessio Boni protagonista affiancato da Serra Yilmaz, uno spettacolo della compagnia Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo. La regia è dello stesso Alessio Boni con Roberto Aldorasi e Marcello Prayer
Il celeberrimo romanzo “cavalleresco” o, per dir meglio, di fantasia scritto da Miguel de Cervantes, che ha per titolo Don Chisciotte, risulta essere il terzo libro più venduto al mondo.
Vi si narrano le avventure/disavventure di un cavaliere errante che, tra sogno e follia, in sella al suo cavallo Ronzinante, affiancato dal fido scudiero Sancho Panza, lotta contro le ingiustizie del suo tempo, tentando di liberare gli oppressi.
Egli è intimamente innamorato di Dulcinea, apparsa a lui solo una volta (o mai realmente?).
Impresa quanto mai difficile portare in scena il girovagare del fantastico vagabondo, specchio delle nostre illusioni o delle imprese sognate e mai portate a compimento.Ma lo spettacolo sembra aver raggiunto l’obiettivo.
Alessio Boni, straordinario interprete, è un Don Chisciotte veritiero.
Testardamente immerso nei suoi sogni di grandezza ed eroismo, completamente arreso al suo amore per una improbabile Dulcinea, provvisto di una sbrindellata armatura e di un ronzino, parte per un mondo che non c’è, che vive soltanto nelle sue illusioni e si fa visione.
L’attore è una maschera perfetta: urla, strepita, avanza: è energico e visionario insieme.
Il cavallo Ronzinante, amico e compartecipe delle sue avventure, ammicca a tempo debito, conferma o si oppone coi suoi nitriti, ma gli è fedele, fino all’addio forzato dell’epilogo.
E bravo l’attore che lo muove, fino a renderlo credibile.
Non si può dire lo stesso del personaggio di Sancho Panza, lo scudiero che giunge a Don Chisciotte inaspettato, ma provvidenziale; suo confidente e alter ego.
L’attrice Serra Yilmaz, che ne veste i panni, è provvista certamente di un physique du rôle perfetto, ma la sua recitazione è debole, incolore, manca di presenza e non ci restituisce la malizia, la furberia, l’avidità contadina di un Sancho Panza in carne ed ossa.
La scenografia è altamente suggestiva, poiché, pur servendosi di elementi essenziali, risulta evocativa e sa immergerci in una storia fantastica.
Valgano come esempi una tenda e il fondo tutto rosso per rappresentare l’incendio dei libri o una asta di acciaio per figurare le ali di un mulino a vento…
L’alternarsi di quadri vuol dare significato a importanti tematiche quali l’amicizia, i folli sogni di Don Chisciotte che sogna mentre a letto dorme, la partenza per il mondo reale.
Quasi due ore di spettacolo non hanno annoiato di certo.
Giudizio: **1/2
Don Chisciotte liberamente ispirato al romanzo di Miguel de Cervantes Saavedra
Adattamento di Francesco Niccolini
Drammaturgia di Roberto Aldorasi, Alessio Boni, Marcello Prayer e Francesco Niccolini
Con Alessio Boni, Serra Yilmaz, Marcello Prayer, Francesco Meoni, Pietro Faiella, Liliana Massari, Elena Nico, Biagio Iacovelli
Regia di Roberto Aldorasi, Alessio Boni e Marcello Prayer
Scene: Massimo Troncanetti
Costumi: Francesco Esposito
Luci: Davide Scognamiglio
Milano, Teatro Manzoni, via Alessandro Manzoni 42
Dal 28 febbraio al 5 marzo 2023