Foto: Diritti violati, locandina (particolare) © Theatrework
Foto: Diritti violati, locandina (particolare) © Theatrework - Abbazia di Mirasole, Milano Opera, domenica 30 giugno 2024
Foto: Diritti violati, locandina (particolare) © Theatrework

Denuncia e speranza nel nuovo spettacolo di Sabrina Corabi

La tutela dei più banali ed elementari diritti dei lavoratori dipendenti sembra essere in fin troppi casi una chimera o una prassi inusuale, in antitesi a ciò che viene indicato quale efficace impiego delle risorse umane. Una tendenza che si è acutizzata negli ultimi trent’anni, resa possibile da una comune accettazione grazie all’applicazione del principio della “rana bollita”, dove il simpatico anfibio, tuffatosi in una tinozza di acqua fredda posta sul fuoco, non si accorge della lenta cottura finché è troppo tardi. L’assenza di piattaforme sindacali adeguate e soprattutto un tessuto culturale fuorviante hanno creato una lenta morsa che ha trasformato nel tempo il lavoro da strumento per vivere a unico scopo di vita e, quel che è peggio, non per scelta emotiva o passionale, ma per imposizione circostanziale.

Foto: Sabrina Corabi © Roberto Raisoni
Foto: Sabrina Corabi © Roberto Raisoni

Diritti violati di Sabrina Corabi, in prima assoluta domenica 30 giugno nella sala teatrale della suggestiva Abbazia di Mirasole, affronta ed eviscera il tema con una serie di testimonianze sulle vessazioni subite nei luoghi di lavoro, dentro la cornice di una precarietà degli impieghi che in molti casi si trasforma in vera e propria discriminazione con diverse modalità pretestuose.
Non sempre gli incarichi corrispondono alle promesse contrattuali e al rispetto di un’esperienza lavorativa nonché formativa, allo stesso modo in cui il gap gender, termine inglese per indicare il rovescio della medaglia rispetto alle rivendicazioni sulle “pari opportunità” tra uomo e donna, è sempre più evidente grazie anche all’assenza di accordi sindacali di secondo livello nelle aziende, garanti di quel medesimo trattamento economico a parità di mansione in miglioria di ciò che prevede lo stesso contratto nazionale di categoria laddove viene applicato, in particolare quando si prospetta per la donna un periodo di maternità. Le minacce e la precarietà sulla durata delle collaborazioni fanno poi il resto per chiunque e in qualsiasi fascia di età.

Un lavoro teatrale importante, che si avvale degli allievi di Theatrework per testi e interpretazione e che, unitamente alla denuncia, delinea la speranza di una svolta dettata da una ritrovata consapevolezza rispetto a un’occupazione che non sia puro sfruttamento e collimi con i reali valori della vita. La messa in scena stessa intende creare un forte impatto emotivo con il pubblico, seduto a fianco degli interpreti in un’interazione fisica che non può non coinvolgere l’osservatore nell’ambientazione che i plot narrativi creano. Un contesto espressivo che fa della nuova pièce di Corabi un importante tassello di teatro civile e di narrazione dalle contiguità performative, un’encomiabile e costruttiva riflessione sul presente per immaginare un prossimo futuro dove la dignità possa essere sovrana.

FONDAZIONE PROGETTO MIRASOLE Impresa Sociale

THEATREWORK presenta:

Diritti violati
Adattamento teatrale e regia di Sabrina Corabi

Testi scritti e interpretati da:
Alessandra Tagliabue, Laura Benenati, Luca Urbinati, Karen Perahya, Marcella Lamberti, Marco Autelitano, Patrizia Bertocchi

Milano Opera, Abbazia di Mirasole, domenica 30 giugno 2024 ore 16,30 e 18,00

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