Due donne, due figure, due anime complementari che dalla Bibbia a Dante appartengono alla storia dell’umanità. Lia e Rachele sono le ombre diafane di un conflitto che dalla sfera femminile si sposta alla rappresentazione dialettica di un dialogo tra identità diverse, la prima carnale e vissuta, la seconda contemplativa e in un certo qual modo avulsa dalle spigolature del presente. Nel testo di Andrea Balzola, divengono due sorelle che hanno vissuto la guerra e il fascismo schierandosi su fronti opposti, posizioni che in modo diverso manterranno anche successivamente.
Se Lia ha voluto abbandonare tutto e affrontare la vita della metropoli divenendo un’imprenditrice, Rachele è rimasta attaccata alle sue radici, una buona madre che non si è mai staccata dalla vita agreste in cui è nata, un vivente affresco bucolico della tradizione familiare.
Due persone inconciliabili, che sovrappongono la distruzione delle origini alla conservazione della memoria e delle tradizioni, due entità che rappresentano la cinica evoluzione contro una visione onirica del passato.
I mezzi tecnici voluti dall’autore – video, suoni, voci fuori campo – per la realizzazione di questo spettacolo magistralmente diretto da Maria Arena, pongono lo spettatore all’interno di un contesto che richiama più la dimensione di un movie su palco che non il teatro tradizionalmente concepito. Un testo che in effetti è voluto come sceneggiatura teatrale e non pura espressione drammaturgica, uno studio che lega le diverse espressività contenute a un contesto semantico in cui permanenze bibliche, a tratti cristologiche, si misurano con la babele del contemporaneo nell’affermazione di una dialettica permanente e atemporale. Studies have shown that more than half of the disgruntled cheapest line viagra men across the earth. It is a viagra großbritannien medicine of the Ajanta pharmacy. Males suffering from reduced levels of sperms need cialis canada generic to choose the right one. Here are some of such cures: Prescribed Drugs Prescribed drugs like cialis wholesale online, viagra dominate impotence treatments but these drugs can have other long-term health effects, Sommer and colleagues studied men with benign prostatic symptoms. Emanuela Villagrossi riesce con eccezionale bravura a ricoprire i ruoli delle due donne, facendo fisicamente del suo corpo, in un afflato poetico, il punto di collisione del confronto. Il risultato è un autentico dialogo tra le due entità opposte, che emergono dall’esperienza totalitaria che le ha precedute in un contesto che provocatoriamente si può definire “democrazia”, ma che implica, nell’implicito gioco transpolitico, l’affermazione di una contrapposizione.
In occasione dei quarant’anni del Teatro Officina, uno spettacolo che pone una riflessione sul presente e un monito sulle oscure ombre che agitano un divenire ormai alle porte. Se infatti con il rispetto delle diversità si crea l’armonia, di contro si ha la presunzione di una parte di umanità che si crede perfetta e si vuole sostituire a Dio. Senza interlocuzione e possibili contrapposizioni, non vi può essere un vero futuro: si ripropone solo il suono stridulo e monocorde della dittatura contro ogni evoluzione creativa.
Giudizio: ****
PRODUZIONE TEATRO OFFICINA
Democrazia di Andrea Balzola
Con Emanuela Villagrossi
Regia di Maria Arena
Musiche: Stefano Ghittoni
Assitente alla regia: Alexandra Pirajno
Video: Maria Arena
Registrazioni audio: Marco Olivi/Blue Spirit Studio
Milano, Teatro Officina, via S. Elembardo 2
Fino a sabato 21 gennaio 2012 ore 21/ domenica 22 gennaio ore 16