7-10 ottobre 2011 – Teatro Salone
Short Formats 2011
Running out of culture
Festival Internazionale della nuova danza
Dal 7 al 10 ottobre 2011 negli spazi del Teatro Salone torna Short Formats – running out of culture / a corto di cultura, un festival che quest’anno rilancia fortemente sul carattere internazionale portando a Milano dieci spettacoli di compagnie di 7 nazionalità diverse per la prima volta in Italia, nove prime nazionali e tre film in prima visione. Alla direzione artistica torna la danzatrice e coreografa Barbara Toma, dal 2008 direttrice artistica per la danza al PIM OFF di Milano, che ha iniziato la propria carriera proprio al CRT, prima come coreografa e poi curando le coinvolgenti edizioni di Short Formats 2005 e 2006. E che solleva domande radicali come: a cosa serve la danza? Perché e per chi continuare a danzare? Perché finanziare la cultura?
Il Festival è una festa, per ribadire l’importanza che danza e cultura ricoprono nella vita della nostra società, e per ricordare l’universalità della danza, anche se non c’è niente da festeggiare, ed è quasi paradossale una festa per la danza in un momento storico in cui questa disciplina è bistrattata dalle istituzioni di questo Paese e non sempre compresa dal pubblico. Eppure si tratta di un’espressione artistica universale. Tutti hanno un corpo, tutti ballano, la danza è in assoluto il modo di esprimersi più immediato e universale che tutti gli uomini, almeno una volta, da soli o in gruppo, hanno provato. Per Barbara Toma la scelta degli artisti è stata guidata dal desiderio di togliere alla danza l’autoreferenzialità e l’isolamento degli ultimi anni per aprirsi alla gente. Short Formats 2011 running out of culture propone spettacoli leggibili, fortemente comunicativi, provocatori, legati alla vita quotidiana e alle vicende della cronaca, comiche o tragiche che siano.
Lo spettacolo che forse più di tutti trasmette questa condizione è This is hardly an invitation di Hillary Blake Firestone (8 ottobre in prima nazionale). La danzatrice americana crea un rito che esplora tutte le modalità per fare festa. Una coreografa che con oggetti semplici e musiche complicate studia le relazioni tra suono e movimento mettendo in scena trombette, candeline, bicchieri, piattini, stelle filanti, stelline in un rituale sempre più triste accompagnato ossessivamente dal canto di un famoso motivetto dance “Let’s get this party started…” – “Cominciamo la festa…”
Direttamente dal Brasile, Flavia Meireless apre il festival venerdì 7 ottobre con No name all-purpose (prima nazionale), per la prima volta in Italia con uno spettacolo già presentato in tutto il mondo, che lavora sul paradossale gioco tra violenza e delicatezza: piccole palline sparpagliate e poi riunite, il fiato che gonfia un pallone… Piccole trame dove lo spettatore è invitato a vagare.
Cosas di Alma Söderberg (prima nazionale, 7 ottobre) è una divertente e impressionante dimostrazione di stile, di coraggio, di resistenza, dove l’artista mostra tutto quello che sa fare senza fermarsi un secondo, senza tregua, in un flusso di parole e calpestio. Come per dimostrare le sue capacità. È immediato il paragone con l’ansia della nostra generazione di fare di tutto per arrivare alla fine del mese, per dimostrare chi siamo e cosa sappiamo fare. Alma Söderberg è come noi, è così. Fa tutto quello che sa, in un tentativo di vendersi, di dimostrare a tutti chi è. Una riflessione sull’utilità di ciò che facciamo e, nel caso di Alma Söderberg, sull’utilità del danzare.
Daniel Linehan, giovane coreografo americano, arriva per la prima volta in Italia dopo aver già calcato le scene di festival importanti come IMPULSTANZ a Vienna e JULIDANS Festival ad Amsterdam, l’8 e il 9 ottobre porta due prime nazionali: Zombie Aporia e Not about everything. Due lavori che si contraddistinguono per la coraggiosa scelta di portare alle estreme conseguenze l’essenzialità della ricerca. Nel primo pezzo, un lavoro sul suono e il movimento, Linehan costruisce una sorta di concerto di pezzi musicali che tre originali interpreti eseguono con il movimento del proprio corpo e con la voce. Nel solo Not about everything Linhean introduce, all’interno di un movimento ossessivamente circolare, una serie di variazioni, accelerazioni, e impercettibili spostamenti, creando così una danza complessa e bizzarra, ripentendo una serie di parole che evocano mondi più grandi del suo più piccolo cerchio.
Collettivo Pirate Jenny è stato scelto in quanto gruppo lombardo giovane e combattivo. Un gruppo alle prime armi che potrebbe aver qualcosa di molto interessante da dare alla danza…. e l’unico modo per scoprirlo è dar loro una possibilità. Una presenza che è anche un rischio e una scommessa, in linea con l’intento del CRT di lanciare giovani compagnie che dimostrino determinazione, capacità e talento. Campioncini (domenica 9 ottobre) nasce dalla volontà di sviluppare un doppio ritratto di soggetti colti nel quotidiano volersi sentire adeguati. In scena un uomo e una donna sono numeri, codici e cifre di un campionario umano alle prese con altrettanti fragili tentativi di sentirsi adatti a qualcosa. Men actually have to bear buy cialis soft this burden as many of them are unable to perform in bedroom. 6. It is believed nerve and the damaged viagra
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Giulio D’Anna (9 ottobre) è un giovane danzatore italiano prodotto all’estero, che porta a Milano Vite di uomini non illustri in anteprima nazionale. Un pezzo molto poetico, danzato insieme al padre affetto da Alzheimer. Uno spettacolo forte e struggente, dove i D’Anna, padre e figlio, esplorano la loro relazione sul palco in un lavoro liberamente ispirato a Vite di uomini illustri di Giuseppe Pontiggia.
La svizzera Nicole Seiler (domenica 9 ottobre) sorprenderà gli abitanti della zona cinque con K TWO (prima nazionale) momenti di danza urbana estemporanei di cui non verranno comunicati né l’ora né il luogo. Uno spettacolo leggero tutto dedicato ai passanti, a chi la danza non la sta cercando ma con la quale si scontra per caso. Protagonisti sono due personaggi da videogioco che si muovono in uno spazio pubblico. Lunedì lo spettacolo replicherà per tutti al CRT Salone e la stessa sera dalle ore 20.00 sarà possibile assistere alla proiezione di Living room dancers, la ripresa video di un suo celebre spettacolo. Un documentario che racconta la vita di persone che vivono per la danza. K TWO è certamente lo spettacolo più leggero e delicato del Festival, come anche il lavoro di Roser Espinosa Lopez che con The lizard’s skin il suo corpo si trasforma quasi come un animale. Il corpo nella danza è al centro e mai come in questo spettacolo la bellezza è espressa dai movimenti, dai muscoli, dalle vene. Una lente d’ingrandimento sull’anatomia del corpo.
Paola Bianchi è una coreografa italiana prodotta e apprezzata all’estero. A Short Formats porta una nuova produzione Erbarme Dich – secondo movimento, uno straordinario lavoro sulla sofferenza con il quale continua la sua ricerca su una sottile linea tra realtà ed ossessione che rende i suoi pezzi di danza affascinanti ed estremamente contemporanei.
Novità assoluta di questa XII edizione saranno le proiezioni dei docu_film_video sulla danza, anche questi inediti in Italia. Assolutamente da non perdere Destino, acclamato come uno dei più ambiziosi progetti di danza sociale mai realizzati, che porta il pubblico dietro le quinte, mostrando le prove, la preparazione e la messa in scena delle coreografie create da Russell Maliphant e Hofesh Shechter, intrecciandole con affascinanti intuizioni sulla natura e il potere della danza contemporanea, e la sua capacità di raggiungere un pubblico di tutte le età in qualsiasi luogo. Girato tra Londra e Addis Abeba il film vede protagonisti due ragazzi africani (Junaid Jemal Sendi and Addisu Demissie) ai quali, grazie a questa opportunità, è totalmente cambiata la vita.
Caratteristica costante della direzione di Barbara Toma è la proposta di momenti di formazione gratuita rivolta a professionisti e amatori. Il festival proporrà masterclass gratuite tenute sia dai coreografi ospiti al festival che da coreografi che operano sul territorio milanese e lombardo. Un festival incentrato su chi della danza fruisce non poteva non tener conto degli Istituti Superiori vicini al CRT Salone. Ci auguriamo che alcuni significativi interventi, come la proiezione del film Destino, e come il laboratorio per i ragazzi del terzo anno con la coreografa brasiliana Flavia Meireles, affiancata da Barbara Toma, spingano alcuni ragazzi a partecipare all’intero festival.
Il Festival si concluderà con una grande festa condotta da Dj Kleopatra, la dea nera del funky, nata a Manchester, cresciuta a Londra, che ha trovato un suo pubblico in Italia per suonare la sua musica funk a 360 gradi.
Short Formats 2011 vuole essere una festa della danza per dimostrare che la danza è e deve essere accessibile a tutti. La danza è una forma di espressione universale, un’espressione artistica del corpo, uno strumento di comunicazione non solo puramente estetico ma capace di fare passare opinioni, di comunicare messaggi, a volte con rabbia, a volte con sorriso e ironia. La sfida di running out of culture è promuovere la creatività come parte fondamentale ed integrante dell’economia e della crescita di un Paese.
Perché, come dice Barbara Toma, un mondo diverso a teatro è possibile, e fare e produrre e promuovere cultura è importante. Ed è necessario ribadirlo.
PROGRAMMA:
venerdì 7 ottobre ore 21.15
Flavia Meireles (BR)
no name all-purpose 40min
prima nazionale
Alma Soderberg (SE / NL)
cosas 25 min
prima nazionale
sabato 8 ottobre ore 21.15
Daniel Linehan (USA)
zombie aporia 45 min
prima nazionale
Hillary Blake Firestone (USA / NL)
this is hardly an invitation 45min
prima nazionale
domenica 9 ottobre ore 21.15
CRT Centro di Ricerca per il Teatro/Collettivo Pirate Jenny (IT)
campioncini 20min
Giulio D’Anna (IT / NL)
VITE DI UOMINI NON ILLUSTRI 30min
Anteprima nazionale
Daniel Linehan (USA)
not about everything 30 min
prima nazionale
Nicole Seiler (CH)
k – two 20 min
prima nazionale
lunedì10 ottobre ore 21.15
Paola Bianchi (IT)
erbarme dich – SECONDO MOVIMENTO – 20 min.
prima nazionale
Roser Espinosa Lopez (ES)
The lizard’s skin 15 min.
PRIMA NAZIONALE
Nicole Seiler (CH)
k – two 20 min.
PRIMA NAZIONALE
A SEGUIRE FESTA FINALE
DJ KLEOPATRA
Docu_Film_Video
venerdì 7 ottobre ore 20
Dance United Russel Maliphant/ Hofesh Shechter Destino– 56min.
Prima visione nazionale
sabato 8 ottobre ore 20
Compagnia ubu Temporabilia 35min.
VARI ARTISTI selection short video works
lunedì 10 ottobre ore 20
C.IE NICOLE SEILER Living room dancers 45min.
Prima visione nazionale
Masterclasses
sabato
10.30- 13.00 ROSITA MARIANI
13.30 – 16.00 GIULIO D’ANNA
domenica
10.30- 13.00 HILLARY BLAKE FIRESTONE
13.30 – 16.00 FRANCA FERRARI
lunedi
10.30- 13.00 ROSER ESPINOZA LOPEZ
luoghi
spettacoli e docu_film_video
CRT Salone via Ulisse Dini 7 Milano
masterclass e laboratori
PIM OFF Via Selvanesco 75 Milano
con la collaborazione speciale di PIM OFF
e con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Lombardia, Provincia di Milano, Comune di Milano, Fondazione Cariplo
INFO: www.teatrocrt.it