Il 2 marzo i trattori italiani saranno a Roma davanti alle sedi istituzionali
La lotta degli agricoltori del Cra (Comitati Riuniti Agricoli) non si placa. Mentre Bruxelles è assediata, anche i nostri, come i contadini di altre nazioni, proseguono il loro cammino rivendicativo in Italia e mantengono salde le posizioni.
Una rivendicazione che, ricordiamo, non riguarda solo il settore agrario nella sua fattività operativa, ma costituisce oggi la testa d’ariete di un’affermazione del diritto alla salute, da troppo tempo calpestata, di cui i parametri nutrizionali costituiscono l’elemento apicale. Di conseguenza, con la qualità di allevamenti e raccolti che l’Italia esprime, si vuole difendere il futuro delle nostre generazioni, la sovranità del Belpaese, quel Made in Italy che il mondo ha sempre apprezzato e che adesso rischia di sparire in nome di un piano demagogico cosiddetto green di “decrescita felice”, che in realtà nasconde la volontà di distruggere il nostro potenziale produttivo a partire dalla compromissione di quella biodiversità che ci rende unici sul pianeta.
A tale scopo sabato 2 marzo i coltivatori raggiungeranno le principali sedi istituzionali romane, con volontà di strappare finalmente da coloro che rappresentano la governance del Paese garanzie e certezze contro i programmi d’impoverimento dell’Unione Europea supportata da gruppi speculativi internazionali che tutti i popoli del Vecchio Continente giustamente contestano.
Nel riaffermare l’appoggio e la solidarietà di Punto e Linea Magazine, riporto di seguito il comunicato stampa del Cra redatto il 26 febbraio sulla giornata di lotta di sabato.
Sabato 2 marzo alle ore 12,00 in Piazza Santi Apostoli gli agricoltori scenderanno in piazza per chiedere un confronto con il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e i Rappresentanti della Commissione Europea in Italia.
«Dopo oltre un mese di protesta – spiegano gli agricoltori – cerchiamo di verificare nei fatti se esiste una volontà da parte della politica italiana e delle Istituzioni europee di collaborare con i produttori agricoli per una rapida soluzione dei drammatici problemi del comparto agroalimentare.
Abbiamo già attivato le autorità competenti per informare il Presidente del Consiglio e i Rappresentanti della Commissione Europea e siamo certi di una risposta favorevole.
È ferma volontà del C.R.A. dare agli agricoltori la possibilità di confrontarsi liberamente con le autorità invitate all’ incontro.
Inoltre stiamo elaborando un documento programmatico che illustri le varie criticità del comparto agricolo e che diventi un primo esempio di interazione politica tra produttori e Istituzioni».
Roma 26 febbraio 2024
Ufficio Stampa C.R.A. (Comitati Riuniti Agricoli)