L’osservazione della vita quotidiana, della routine tragicomica in cui sono immersi i protagonisti dei racconti di Anton Čechov.
L’effetto che questa osservazione ha sugli allievi dell’Accademia dei Filodrammatici.
Nasce Cechoviana, un intreccio di scene, o meglio, di fotogrammi, come suggerisce il sottotitolo ‘’Ritratti di un album fotografico provinciale’’, che dà vita a una narrazione molto fluida.
Giovani attori talentuosi: ciascuno porta sul palco un volto dei tanti descritti dall’autore russo, il volto che hanno sentito di poter incarnare, spinti dalla regista Karina Arutyunyan. L’idea della regista funziona, il ritmo è giusto, come quello dell’orologio che all’inizio della prima scena scandisce le ore di una notte fatale in cui si svolge una festa di battesimo. Gli invitati a quella festa saranno a turno protagonisti di un episodio drammatico, venato di umorismo, così come era l’indole dello scrittore.
Costumi curati che creano l’ambientazione tardo ‘900 e una scenografia dove fanno da sfondo foto in bianco e nero seppia, che fissano l’attimo saliente di ciascuna storia, mentre fra loro campeggia il ritratto del padre di tutti i personaggi al quale si rende omaggio con questa pièce.
La scelta è azzeccata e il risultato è davvero godibile.
Giudizio: **
Co-produzione TEATRO Ma – Teatro Filodrammatici
con il sostegno Accademia dei Filodrammatici
Cechoviana tratto dai racconti di Anton Cechov
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Ideazione e regia di Karina Arutyunyan
Con Sonia Burgarello, Riccardo Buffonini, Luigi Celotti, Sara Drago, Giancarlo Latina, Michele Mariniello, Marta Ossoli, Luigi Rausa, Giuseppe Salmetti, Carla Stara, Giulia Viana
Spazio scenico: Agnese Bellato
Costumi: Lidia Meneghini
Coreografie a cura di Franco Reffo
Collaborazione artistica: CTRLZAK Art & Design Studio
Realizzazione scene: Davide Bassani e Agnese Bellato
Milano, Teatro Filodrammatici, via Filodrammatici 1
Fino al 29 gennaio 2012