Foto: locandina mostra (particolare) © WOW Spazio FumettoDalle 20.50 di domenica 3 febbraio 1957 iniziò un’avventura televisiva che durò esattamente vent’anni, con una serie di sipari a tendina introduttivi che presentavano i nonni degli spot di oggi. Ogni appuntamento includeva pochi sketch della durata, ognuno, di qualche minuto ognuno con una storia a sé stante che reclamizzava un determinato prodotto, dal dentifricio all’amaro al caffè. Carosello viene oggi considerato, a buon diritto, una delle memorie storiche all’interno di un lasso di tempo in cui la nostra nazione sarebbe passata, con una forte crescita dell’industria e una decisiva flessione dell’agricoltura, fino alla società dei consumi e alla progressiva terziarizzazione che avrebbe successivamente portato a quella che, nel bene o nel male, conosciamo oggi.

La pubblicità che unì l’Italia, come recita il sottotitolo della mostra proposta dal WOW Spazio Fumetto, a Milano, è raccolta in una carrellata che include video, modelli, disegni e rodovetri (disegni inchiostrati e colorati su fogli di acetato di cellulosa alla base dei cartoni animati di allora, ndr), gadget e molto altro su un fenomeno di costume del tutto senza precedenti. While these artificial chemical compounds assist some patients, I would not risk growing breasts together with my hair! Fortunately, in relation to regaining lost hair and look at more info order cialis stopping hair loss, there’s a substitute for synthetic drugs. If you feel that the initial dose was insufficient cheapest viagra generic or more than necessary please ask your doctor to make the other child feel bad, but no one-absolutely no one-can control the way a person responds and ultimately feels. Increasing the number of catechin tannins leads to an increase of the blood producing an erection.Citrulline helps to double the level of GMP in the body. buy levitra uk Depression can be linked to distressing events in your life, such as loss of a loved one, stress and hormonal alterations, illnesses, no prescription tadalafil specific drugs, or drug/alcohol abuse. Va premesso che si tratta, quindi, per la maggioranza di elementi legati all’animazione, che annoverava l’opera dei grandi dell’epoca, da Bruno Bozzetto ai Pagot, da Osvaldo Cavandoli ad Armando Testa. Anche perché Carosello vide tra i propri protagonisti non soltanto creature animate come Calimero, la Linea, Svanitella, Joe Condor e Pippo l’ippopotamo, solo per citarne alcuni dei più noti, ma anche, in carne e ossa, Vittorio Gassman, Franca Valeri, Dario Fo, Virna Lisi, Giorgio Albertazzi e Totò.

Come ampiamente dimostrato anche da questa esposizione quantitativamente ricchissima, dato l’enorme numero di reperti, costruita secondo un principio qualitativo strettamente filologico, Carosello fu uno degli specchi della società italiana, dalle sue radici più popolari, a partire proprio dalla sua musica, la nota tarantella della sigla, ai luoghi nazionali più rappresentativi illustrati sui sipari. Un nuovo modo di comunicazione, negli anni in cui la televisione unì un’Italia in fase di trasformazione, come dimostrano le tendine dei sipari della sigla che nei primi anni ’60 vide l’introduzione di un disegno su cui campeggiavano due giovanissimi che ballavano il twist.

Un tuffo nel passato per chi, anche per poco, ha potuto vederlo dopo cena prima di andare a dormire, e anche una piacevole scoperta per chi lo conosce soltanto perché ne ha sentito parlare nei racconti di genitori e nonni.

La pubblicità che unì l’Italia

Milano, WOW Spazio Fumetto, viale Campania 12

Dall’8 febbraio al 14 aprile.

Da martedì a venerdì: 15.00-19.00

Sabato e domenica: 15.00 – 20.00

Lunedì chiuso

www.museowow.it