Dieci anni fa nasceva il primo Festival della Letteratura di Milano.
Un sogno collettivo nel quale, allora, in pochi credevano. Lo abbiamo fatto senza mezzi, senza appoggi da parte delle istituzioni(anzi), e senza referenti politici. Semplicemente mettendo la nostra miglior energia al servizio diun’idea: collegare gli spazi con le persone, e queste persone conaltre ancora. Luoghi e voci – corpi, strumenti, mani, pennelli, fotocamere,cineprese – che da tempo si stavano cercando e finalmentes’incontravano. Siamo nati liberi – poeticamente indipendenti – e se mi perdonate unmoto di orgoglio, essere rimasti tali credo costituisca il nostro piùgrande successo.
Qualche anno più tardi, nel 2016, per una proposta di collaborazione diun ramo dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano – chefinalmente avvertiva la nostra presenza – abbiamo creato il Festival Internazionale di Poesia, al Mudec, Museo delle Culture. Oggi, nel bel mezzo di un evento epocale che da troppo tempo tenta diridurci al silenzio, decidiamo sia arrivata l’ora di uscire all’ariaaperta, di guardarci negli occhi, di parlare con le nostre voci, dilottare, tutti insieme – con tutti i mezzi a nostra disposizione –per un diritto irrinunciabile chiamato Cultura. Cioè, “quell’insieme dei tratti distintivi, spirituali e materiali,intellettuali e affettivi che caratterizzano una società o un grupposociale, e include – oltre alle arti e le lettere –modi di vita e diconvivenza, sistemi di valori, tradizioni e credenze”, come stabiliscel’Unesco. “Ben venga Maggio”, quel mirabile verso che il Poliziano ci donava,cinque secoli fa, diventa il nostro “gonfalon selvaggio…”.
La nostra dichiarazione d’amore alla vita. Il nostro decidere, dopo tanto gelo, che la primavera è appenacominciata. L’intero mese di maggio lo dedicheremo a questo: Festival dellaLetteratura e Festival Internazionale di Poesia di Milano, insieme. Vi chiediamo, come abbiamo fatto sempre, di mandarci le vostre proposte. I posti dove gli eventi saranno fatti potremmo deciderli strada facendo,d’accordo con i parametri e le norme dettate dall’emergenza in corso. Se i teatri e le sale ci saranno ancora vietati, celebreremo i nostririti nei parchi, nelle piazze, nelle strade, nei cortili, nei terrazzi… ovunque ci sarà la possibilità di incontrarci, con ildovuto rispetto per le norme, ma guardandoci negli occhi, cercando diriempire con la poesia quel metro e più di assenza che le circostanzeci impongono. Abbiamo cominciato ieri, con la Liturgia (laica) della parola. Iniziata in Piazza Duomo, proseguita in galleria Vittorio Emanuele, perfinire in Piazza della Scala, davanti al portone del Comune, chedovrebbe essere la casa di tutti noi. Replicheremo ogni sabato. Alle 15. Contro vento e marea.
La mail dove mandare le vostre idee e le proposte di collaborazione èla seguente: benvengamaggio2021@gmail.com Potete seguire le nostre attività di avvicinamento attraverso la paginafacebook, Instagram e il nostro sito: festivaletteraturamilano.it
Venite con noi. Il viaggio è appena cominciato
(Milton Fernández)