La musica e il corpo del tango introducono il sapore della terra d’Argentina, rimandando al personaggio fin dall’inizio già assente (Vicky, affascinante e sfuggente ballerina di tango e combattente)che inconsapevolmente farà incontrare i due protagonisti: il ragazzo che (a causa di un’agenda dove il suo numero è segnato accanto alla parola Tango, creduto un nome in codice) entrerà a far parte della schiera infinita dei desaparecidos, e il militare che non riesce a tenere del tutto a bada la propria coscienza. Umberto Terruso solo in scena, li incarna entrambi, passando con scioltezza dal terrore dell’uno, alla ferocia condita di rimorso dell’altro.
L’Argentina del tango, del calcio e della famiglia riunita, si scontrano con il pugno di ferro della dittatura che picchia forte, e tutto annienta e sommerge infine, nel silenzio ovattato della morte e dell’inspiegabilità di un’assenza.
Le agghiaccianti tappe del percorso subito dai candidati a diventare desaparecidos, spesso “pescati” a caso nel mucchio, vengono ripercorse attraverso la narrazione-monologo a due voci dei due personaggi. Il rumore della radio che trasmette i mondiali del ’76 non riesce a coprire la voce forte della tortura, e la dittatura lascia le sue tracce di sangue sulle patate rotolate a terra. It would be better to go wholesale viagra 100mg for referred website or physician recommended drug store. Reduced blood could be a result of numerous issues from play. acquisition de viagra So, there are many natural treatments for asthma by finding the cause; I usually keep a notepad next to me and see when viagra sample my asthma occurs. Don’t waste your bucks by ordering car parts which doesn’t purchase generic cialis djpaulkom.tv fit into your car model rightly.
I pochi oggetti di scena si trasformano nel corso della narrazione, condotta a due voci dal ragazzo e dal suo carnefice, ed è la soluzione scenica più azzeccata: dà forza ai gesti e alle parole che scandiscono le tappe di un viaggio dell’orrore di cui non si conoscono pubblicamente nè l’inizio nè la fine. Ma le urla rimangono, indelebili, a ricordare.
Giudizio: ***1/2
vogliamo VIVERE! Punto di fusione
Assenti per sempre
progetto di Umberto Terruso e Andrea Lapi
Con Umberto Terruso
Regia di Andrea Lapi
Milano, Spazio Pergolesi, via Pergolesi 8
Dal 1° al 4 dicembre 2011