Prima di tutto rappresentazione sacra, storia di un martirio e quindi tema fuori dal tempo e dallo spazio, o meglio tema sempre attuale…
La produzione di Elsinor, sceglie una messa in scena all’insegna della ciclicità: si apre il sipario, un delitto è in corso, così si intuisce, ma è come fosse solo un presagio: la recitazione inizia a fatto compiuto. Si racconta come si è arrivati a quella che altrimenti non si può definire se non l’esecuzione dell’Arcivescovo di Canterbury. Esecuzione perché Thomas Becket è ormai considerato un traditore del Re d’Inghilterra Enrico II, ma anche perché l’assassinio darà il via a un nuovo ordine di cose, quello in cui un simile atto ora viene aborrito, ma che allora era ordinaria amministrazione.
Si finisce con l’assassinio a scena aperta, dove un lungo drappo rosso, funge da veste arcivescovile e da lago di sangue, come se la fine cruenta di Becket, fosse contenuta nella sua stessa veste. A proposito degli abiti, interessante anche la scelta di utilizzare costumi che creano un’ambientazione anni ’30/’40, tanto che gli assassini ricordano militari nazi-fascisti.
Lo sfondo è cupo, così come cupi sono i tempi, sia dal punto di vista storico – politico, che di quello più semplicemente meteorologico, (siamo nell’inverno del 1170); un coro di donne che come in una litania accompagnano l’Arcivescovo è la voce mistica della rappresentazione; gli uomini sono sia la cruda realtà, lo schiaffo del mondo terreno con i suoi peccati all’anima pura dei martiri, che la tentazione del demonio.
Il testo è complesso, ma recitato con grande maestria e pathos e pur nella sua complessità (si dice che la scrittura di Eliot è per ‘’iniziati’’), lo si può comprendere con l’anima se si riesce a metter da parte la razionalità.
Giudizio: **1/2
ELSINOR presenta:
Assassinio nella Cattedrale diT.S.Eliot
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Con Giorgio Bonino, Stefano Braschi, Andrea Soffiantini,
Fatima Martins, Giuditta Mingucci, Ancilla Oggioni, Alberto Baraghini, Daniele Crasti
Regia di Franco Palmieri
Scene e costumi: Emanuela Pischedda
Musiche originali: Luca Belloni
Milano, Teatro Sala Fontana, via Boltraffio 21
Dal 9 al 21 novembre 2010