Foto: l’ingresso del cinema Babylon a Berlino
Foto: l’ingresso del cinema Babylon a Berlino
Foto: l’ingresso del cinema Babylon a Berlino

Nuove suggestioni cinematografiche al Kino Babylon di Berlino

Il festival Around the world in 14 films, proposto dal cinema Babylon di Berlino nel mese di dicembre 2014, ha permesso di fare un vero e proprio giro del mondo di una fetta del cinema di autori di origini, non solo geografiche ma anche cinematografiche, differenti fra loro.
La presenza del regista nel corso di molte delle serate in programma ha rappresentato un contributo prezioso per penetrare l’anima dei film. Eccone alcuni.

Con L’Armée du Salut di Abdellah Taïa siamo in Marocco, e seguiamo passo dopo passo l’adolescenza e il passaggio all’età adulta dello stesso regista, che vive la difficoltà dell’accettazione di un’identità scomoda, e il desiderio di “viversi” senza compromessi, prima di tutto con se stesso.

Passiamo al Giappone con Still the water di Naomi Kawase, dove la natura ha un ruolo dal quale i protagonisti non possono prescindere; cresceranno apprendendo che vita e morte sono strettamente intrecciati in un ciclo continuo, e saranno accompagnati alla scoperta delle radici e delle sfaccettature del sentimento primordiale: l’Amore.

The Kindergarten Teacher di Nadav Lapid ci porta in Israele, nel mondo interiore di un bambino che si esprime attraverso la poesia, mostrando di accogliere dentro di sé un’anima più antica del corpo che abita. In un mondo dove “non c’è posto per i poeti” la sua insegnante si assumerà l’ingombrante ruolo di salvatrice, temendo per l’incolumità interiore di una creatura che ritiene fuori dal comune.

Con Viktoria di Maya Vitkova, in Bulgaria, assistiamo ad una storia surreale, condita da un’ironia sottile, sullo sfondo degli anni del regime comunista. Una bambina nasce nonostante sia indesiderata, e passando attraverso il rifiuto materno arriverà a realizzare la vita che la madre aveva sempre rincorso.

Ci porta in Francia Adieu au langage, ultima opera di Jean-Luc Godard. Potremmo essere al contempo in qualsiasi altro luogo/non luogo abitato da una comunicazione che indossa l’abito della metafora, e ne fa materia visiva. Rendendo poco utile usare parole per disquisire su un’esperienza totalmente relativa.

Festival Around the world in 14 films:

1 Argentinien: Jauja, R: Lisandro Alonso
2 Venezuela: Pelo Malo-Bad Hair, R: Mariana Rondón
3 USA: Foxcatcher, R: Bennett Miller
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5 Spanien: La Distancia, R: Sergio Caballero
6 Schweiz / Frankreich: Adieu au Langage (3D), R: Jean-Luc Godard
7 Schweden: Something Must Break, R: Ester Martin Bergsmark
8 Bulgarien: Viktoria, R: Maya Vitkova
9 Ukraine: The Tribe, R: Myroslav Slaboshpytskiy
10 Türkei: Winterschlaf, R: Nuri Bilge Ceylan
11 Israel: The Kindergarten Teacher, R: Nadav Lapid
12 Japan: Still the Water, R: Naomi Kawase
13 Taiwan: Stray Dogs, R: Tsai Ming-Liang
14 Philippinen: From What is Before, R: Lav Diaz

INFO:
http://14films.de